TERRENO EDIFICABILE, CESSIONE CON IVA O IMPOSTA DI REGISTRO?

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente precisato che la cessione di un terreno edificabile effettuata da un imprenditore agricolo è soggetta a Iva, qualora il bene partecipi all’attività agricola.
La questione è annosa e recentemente si è verificata una diversità di vedute tra la agenzia delle Entrate e Cassazione.
L’Agenzia delle Entrate sostiene da tempo che la cessione di un terreno edificabile appartenente ad una impresa agricola deve essere assoggettato ad Iva a condizione che il terreno sia stato precedentemente destinato alla produzione agricola.
Invece la Cassazione pur avendo in passato condiviso questa interpretazione, recentemente ha affermato che un terreno divenuto edificabile ha assunto il carattere di suolo destinato alla edificazione, così perdendo la qualità di bene strumentale (cioè di bene relativo alla impresa).
In verità le posizioni si possono conciliare.
Se un terreno inserito in una zona edificabile e quindi suscettibile di utilizzazione edificatoria viene comunque coltivato, esso è relativo all’impresa agricola in quanto fattore della produzione. La cessione in questo caso è soggetta ad Iva.
Invece quando su un terreno è stata avviata l’attività di lottizzazione o addirittura di urbanizzazione da quel momento scatta l’estraneità alla sfera dell’impresa agricola e quindi la relativa cessione è soggetta ad imposta di registro.

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