Il 12 settembre la BCE ha annunciato la riduzione dei Tassi sui depositi di 10 punti base (al -0,5%) e il riavvio degli acquisti di titoli con immissione di moneta da parte della Banca centrale europea, a partire da novembre, per 20 miliardi di euro al mese e finché sarà necessario.
Con questo provvedimento Mario Draghi ha messo in atto un intervento di politica monetario non convenzionale chiamato QE o allentamento quantitativo volto ad intervenire sul sistema economico e finanziario di un Paese per aumentare la moneta in circolazione, immettendo liquidità.
Con il QE, la Banca Centrale Europea acquista titoli di stato o altre obbligazioni sul mercato, stimolando così la crescita economica dell’area euro. Il programma della Bce, infatti, ha tra gli obiettivi quello di scongiurare il rischio di deflazione e mantenere il tasso di inflazione attorno al 2%.
Con l’acquisto di titoli di stato e delle obbligazioni i tassi di interesse diminuiscono e i prestiti diventano più economici. Le aziende e i privati possono così chiedere prestiti, spendendo meno per rimborsare i propri debiti. Consumi e investimenti ricevono in questo modo una spinta, determinando una crescita maggiore nel medio termine.
Le nuove condizioni imposte dalla Bce potrebbero pertanto dare una nuova spinta ai mutui delle famiglie ed al mercato delle surroghe . In particolare non è escluso che si possano vedere tassi negativi
A vedere in maniera favorevole questo nuovo taglio dei tassi sui mutui è stato anche il presidente di Fimaa, Santino Taverna: “Questo secondo quantitative easing, il cui avvio coinciderà con il passaggio del testimone, il primo novembre, a Christine Madeleine Lagarde, dovrebbe permettere ulteriori ribassi sul costo dei mutui e dei prestiti da parte delle banche. Ne potrà beneficiare anche il comparto immobiliare. Auspichiamo ora che il governo Conte bis avvii una nuova stagione politica fiscale in grado di stimolare maggiormente le banche a supportare famiglie ed imprese, e un programma di riduzione della pressione fiscale sugli immobili, permettendo così al comparto immobiliare di recuperare posti di lavoro e ritornare a trainare l’economia del Paese”.