Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate hanno condotto un’analisi congiunturale sul mercato delle abitazioni.
La nostra Società Immobiliare, insieme ad numerose altre agenzie immobiliari, hanno reso possibile predisporre uno studio disaggregato per aree territoriali e caratterizzato da un elevato livello di rappresentatività statistica, rispondendo ad un sondaggio riferito al terzo trimestre 2020.
- Dall’indagine è emerso che la quota delle agenzie che hanno venduto almeno un immobile si è riportata ai livelli medi del 2019.
- La maggior parte delle agenzie ha segnalato una stabilità dei prezzi di vendita, rispetto al secondo trimestre dello stesso anno.
- I giudizi sulle condizioni della domanda sono migliorati, così come quelli sull’andamento dei nuovi incarichi a vendere; i tempi di vendita ( 7- 8 mesi) e lo sconto medio sui prezzi di vendita (circa 10,9%), rispetto alle richieste iniziali sono rimasti invariati rispetto al trimestre precedente.
- La causa principale di cessazione dell’incarico resta il divario tra prezzi richiesti e prezzi domandati, perchè le proposte di acquisto sono ritenute troppo basse dai venditori, oppure perchè, i compratori giudicano troppo elevati i prezzi offerti.
- Si segnalano alcuni cambiamenti nella tipologia di immobili oggetto di compravendita: aumento della dimensione media delle abitazioni acquistate, nonchè delle quote di transazioni che riguardano unità abitative indipendenti e di alloggi con disponibilità di spazi esterni.
- Sono diminuite di circa 4 punti percentuali le compravendite finanziate con mutuo ipotecario, riportandosi sui valori medi del 2019.
- Peggiorano le attese delle agenzie riguardo al proprio mercato di riferimento, ci si aspetta un impatto negativo dell’epidemia Covid – 19 sulla domanda di abitazioni nell’arco del 2021, e riflessi negativi sui prezzi di vendita che, per la maggior parte degli intervistati, si protrarranno anche oltre il 2021.