L’ipotesi più frequente che ci troviamo ad affrontare quando parliamo di vendita di immobili è la compravendita della piena proprietà o proprietà perfetta ossia il trasferimento della titolarità del bene e del possesso immediato dell’immobile.
A questo punto l’acquirente può utilizzare l’appartamento come meglio crede abitarci, locarlo venderlo per intero o trasferire ad altri solo diritti minori mantenendo la nuda proprietà.
Ma perchè qualcuno dovrebbe decidere di limitare il suo diritto di proprietà? Ed ancora a chi conviene acquistare la nuda proprietà?
Pensiamo all’ipotesi più frequente di un anziano proprietario di un immobile di prestigio che decide di vendere la propria casa mantenendo per sè il diritto di viverci per tutta la vita dietro pagamento di un congruo prezzo allo scopo di avere maggiore liquidità per trascorrere in agiatezza gli ultimi anni della sua
vita oppure per aiutare i figli a realizzare un progetto importante o avviare una attività.
L’acquisto della nuda proprietà è vantaggioso perchè l’immobile si rivaluta doppiamente sia per l’avanzamento dell’età dell’usufruttuario sia per la normale rivalutazione del mercato immobiliare .
Ma come si calcola il valore della nuda proprietà?
Il valore della nuda proprietà non può prescindere dal valore della piena proprietà ma subisce dei correttivi in base all’età dell’usufruttuario dell’habitor maggiore è il valore della nuda proprietà con una percentuale che oscilla tra il 65 el’80% del valore di mercato.
Esistono a tal fine delle tabelle predisposte dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per fini meramente fiscali ma proprio per la delicatezza e la complessità della materia ancora una volta un semplice calcolo matematico non sarà sufficiente a determinare il corretto valore dell’operazione ma sarà quanto mai opportuno e necessario rivolgersi ad un agente immobiliare qualificato che conosca bene il MERCATO DI RIFERIMENTO.
E’ QUASI IMPOSSIBILE OTTENERE UN MUTUO PER ACQUISTARE LA NUDA PROPRIETA’. In realtà non esiste alcun divieto di Legge ma gli istituti di credito generalmente non gradiscono intervenire in questo genere di operazioni a meno che non vi sia l’assenso dell’usufruttuario in qualità di garante.
QUANDO UN TERZO PUO’ UTILIZZARE O ABITARE UNA CASA di proprietà di un altro soggetto si parla di diritti reali di godimento su cosa altrui.
I più diffusi sono l’usufrutto ed il diritto di abitazione entrambi disciplinati dal codice civile che ne stabilisce limiti e modalità.