In caso di compravendita di capannone agricolo, destinato a demolizione integrale, con annessa porzione di terreno edificabile non è applicabile l’imposta di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa.
L’agenzia delle Entrate suggerisce di scindere la compravendita del solo capannone agricolo, cui l’agevolazione è applicabile, dalla compravendita dell’area edificabile che invece è soggetta a tassazione ordinaria.
Autore: cibelli
Rivalsa sul proprietario qualora l’inquilino non paghi le spese condominiali
Cosa succede qualora l’inquilino nel lasciare l’appartamento lasci insolute le quote condominiali a lui spettanti?
Tutte le spese condominiali devono essere richieste dall’amministratore al condomino- locatore che dovrà poi corrisponderle pro quota salvo poi rivalersi sul proprio conduttore.
Miglioramento energetico con la facciata termoattiva
Con la nuova tecnologia della facciata termoattiva muri e pavimenti diventano innovativi sistemi di accumulo naturale del caldo e del freddo.
La facciata termoattiva si compone di diversi elementi:
– il termointonaco la cui miscela ha una capacità di mantenere una temperatura fra i 25 e i 30 gradi oltre a fare da barriera alle dispersioni;
– un sistema di serpentine in cui circola acqua calda o fredde posato direttamente sotto l’intonaco stesso;
– un sistema domotico che controlla la temperatura collegato ad un impianto solare termico;
– uno strato isolante che ricopre l’edificio.
Non tutti gli immobili sono adatti a questa tecnologia, più la muratura è massiva più il risultato sarà efficiente, per questa ragione sono particolarmente adatti gli edifici con struttura in cemento.
I risultati sono notevoli, si può arrivare ad abbattere anche a zero i consumi dell’edificio.
Compravendite di case in frenata
Dopo un primo trimestre 2019 con transazioni nel settore residenziale in crescita dell’8,8% rispetto all’anno precedente, nel periodo aprile/giugno la crescita è risultata decisamente più contenuta, sicuramente influenzata dal rallentamento in tutta Europa del ciclo immobiliare positivo.
Se i capoluoghi in passato sono stati la locomotiva della ripresa ultimamente hanno avuto un tasso di crescita dimezzato rispetto ai comuni non capoluogo.
Anche alcune gradi città hanno subito una decisa frenata.
L’aumento più consistente delle vendite ha riguardato gli appartamenti di piccole dimensioni, fino a 50 metri quadrati.
I prossimi mesi saranno decisivi per capire l’andamento del mercato.
Bonus arredi: si può usufruire del bonus se è già stata comunicata la chiusura della Cila
Si può usufruire del bonus arredi anche se la Cila è chiusa.
L’applicazione del bonus mobili è strettamente collegato alla data di inizio lavori indicata nella Cila, non importa se è già stata comunicata la chiusura della pratica, quello che conta è che i lavori non siano iniziati prima del 1° gennaio 2018.
Mutuo per l’acquisto dell’abitazione e interessi detraibili
Qualora si sia stipulato un mutuo per l’acquisto dell’abitazione vi è la possibilità di detrarre gli interessi passivi. Se si decidesse di estinguere tale mutuo ed accenderne un altro non finalizzato all’acquisto di un immobile ad uso abitativo non è più possibile portare in detrazione gli interessi passivi poiché tale possibilità è strettamente legata all’acquisto di un’abitazione.
E’ possibile usufruire delle agevolazioni prima casa con il cambio di residenza
Se si ha già acquistato un immobile con agevolazione prima casa sita nello stesso comune nel quale si trova l’immobile che si vuole acquistare non si potrà usufruire nuovamente delle agevolazione della prima casa anche se si effettua il cambio di residenza nel nuovo immobile.
L’installazione delle inferriate e la sostituzione della caldaia danno diritto all’applicazione del bonus mobili?
Sia l’installazione delle inferriate che la sostituzione della caldaia in una singola abitazione consentono l’applicazione del bonus mobili.
Si parla in questo caso di interventi di manutenzione straordinaria che usufruiscono della detrazione del 50% per la ristrutturazione ma che possono anche accedere all’applicazione del bonus mobili (detrazione del 50% fino a 10.000 euro per lavori non iniziati prima del 01 gennaio 2018).
Per aver diritto all’applicazione delle detrazioni sarà necessario presentare le autorizzazioni comunali necessarie.
Prelazione agraria: nuovo affitto
La legge n. 203/82 prevede il diritto di prelazione in caso di nuovo affitto del fondo.
Il locatore che, alla scadenza del contratto di affitto in essere, intende concedere in affitto il fondo a terzi e non più al vecchio affittuario, deve comunicare con lettera raccomandata con avviso di ricevimento al conduttore le offerte ricevute, ciò almeno novanta giorni prima della scadenza del contratto.
Tale obbligo non ricorre quando il precedente conduttore ha comunicato che non intende rinnovare l’affitto ovvero nei casi di cessazione del rapporto di affitto per grave inadempienza o recesso del conduttore.
Il conduttore ha diritto di prelazione quando, entro quarantacinque giorni dal ricevimento della comunicazione, offre condizioni contrattuali uguali a quelle comunicategli dal locatore.
Per effetto dell’esercizio del diritto di prelazione, tra le parti originarie del rapporto, si instaura un nuovo rapporto di affitto alle medesime condizioni del contratto in precedenza concluso dal locatore con i terzi.
Prelazione agraria: come funziona
Con la prelazione si attribuisce, a determinati soggetti, una “preferenza” rispetto ad altri in particolari situazioni relativamente a determinati atti giuridicamente rilevanti.
La prelazione agraria si caratterizza nel diritto assegnato all’affittuario coltivatore diretto del fondo rustico ovvero al proprietario coltivatore diretto o Iap confinante, ad essere “preferito” al soggetto terzi acquirente nel caso di trasferimento a titolo oneroso del terreno medesimo.
Il venditore è tenuto a comunicare la proposta di vendita intercorsa con il terzo al coltivatore tramite lettera raccomandata, con allegato il contratto preliminare di compravendita che riporti il nome dell’acquirente, il prezzo e le altre condizioni pattuite.
Il coltivatore diretto ha quindi la facoltà di esercitare il suo diritto di prelazione entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione. In questo caso dovrà versare il prezzo indicato nel preliminare di vendita entro tre mesi, decorrenti dal trentesimo giorno dal ricevimento della comunicazione di vendita (salvo diverso accordo fra le parti).
Ci sono però alcuni limiti: il coltivatore diretto insediato sul fondo può esercitare la prelazione solo se coltiva il fondo stesso almeno da un biennio (il periodo biennale va calcolato prendendo come riferimento la data di stipula del contratto preliminare di vendita del fondo dal proprietario al terzo).
Per esercitare la prelazione l’affittuario non deve aver venduto, nel biennio precedente, altri fondi rustici di imponibile fondiario superiore a lire mille, salvo il caso di cessione a scopo di ricomposizione fondiaria
La prelazione agraria è stata estesa al coltivatore diretto proprietario di terreni confinanti con i fondi offerti in vendita, purché sugli stessi non siano insediati mezzadri, coloni, affittuari, compartecipanti ad enfiteuti coltivatori diretti”. La legge prevede il diritto di prelazione in favore del confinante a condizione che questi sia contemporaneamente proprietario e coltivatore diretto o IAP del fondo confinante. E’ essenziale è che la conduzione diretta si riferisca allo stesso terreno contiguo a quello venduto.