





Numerosi i provvedimenti del nuovo decreto del Governo, pensati per sostenere e favorire la ripresa del Paese, in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19.
Decreto Rilancio, ecco le nuove misure per far ripartire l’Italia
Siamo usciti dall’emergenza sanitaria legata al coronavirus, responsabile della malattia Covid-19, anche se non ancora dall’epidemia e quindi dal rischio di contagio, ma l’Italia deve andare avanti.
Per avviare la Fase 2 dell’economia italiana, il Governo ha stanziato 155 miliardi con il Decreto Rilancio, un’ulteriore boccata d’aria dopo il primo pacchetto di misure da 25 miliardi di euro del Decreto Cura Italia (Dl 17 marzo 2020, n. 18).
L’Italia può ripartire, ma servono misure efficaci per avere una vera ripresa. Ecco perché il DL Rilancio (Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34) prevede una serie di provvedimenti non solo per sostenere le imprese, i redditi da lavoro, la cultura, il turismo, ma anche per rinforzare settori come salute e sicurezza. Ecco quali sono le principali misure varate dal Governo.
Reddito di emergenza erogato in due tranche
Il Reddito di emergenza, il cosiddetto Rem (art. 82 del DL Rilancio), è una forma di sostegno straordinaria che è stata pensata per tutelare le famiglie in difficoltà, in seguito all’emergenza Covid-19, che erano state fino ad adesso escluse da quelli che sono gli attuali sussidi.
Il Rem viene erogato in due quote, il cui valore oscilla, per ognuna, tra 400 e 800 euro, e raggiunge gli 840 euro per le famiglie con componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza. Le condizioni per accedere al Rem sono:
La domanda deve essere presentata all’Inps entro il mese di giugno 2020. Il Rem non è compatibile con altre forme di sostegno previste dal Governo per l’emergenza coronavirus e non può essere erogato a:
Congedi straordinari, permessi retribuiti e bonus baby sitter
Fino al 31 luglio 2020 è possibile ancora usufruire dei congedi parentali, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a 30 giorni. Hai diritto al congedo parentale, pagato al 50% della retribuzione, se:
Hai diritto anche, in alternativa al congedo parentale, al bonus baby sitter che era già stato previsto dal Dl Cura Italia, che sale da 600 a 1.200 euro, ed è usufruibile su 2 mesi.
Il voucher babysitter puoi utilizzarlo per i servizi integrativi all’infanzia e per i centri estivi. Per il personale sanitario e le forze di polizia il bonus aumenta da 1.000 a 2.000 euro ed è usufruibile su 2 mesi.
È stato previsto anche un incremento di ulteriori dodici giornate per quanto riguarda il permesso retribuito riconosciuto dalla normativa vigente per l’assistenza di familiari disabili e coperto da contribuzione figurativa (i cosiddetti “permessi ex legge 104/92”). Puoi usufruire dei dodici giorni aggiuntivi nei mesi di maggio e giugno 2020. Questi permessi retribuiti si aggiungono ai tre giorni di permesso mensile già previsti dalla legge.
Mobilità incentivata con bonus e rimborso abbonamenti
Previsti dal Decreto Rilancio anche incentivi green, al fine di favorire, così come dichiarato dal Consiglio dei ministri, forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale. L’obiettivo è quello di garantire il diritto alla mobilità delle persone nelle aree urbane, viste le attuali limitazioni al trasporto pubblico locale, messe in atto dagli enti locali per far fronte all’emergenza epidemiologica.
Per la fase 2 dell’emergenza da Covid-19, il Governo ha introdotto un bonus mobilità per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita e monopattini. Il bonus può essere utilizzato anche per l’acquisto di e-bike, monopattini elettrici, segway, hoverboard e monowheel. Il buono mobilità, ribattezzato «bonus bici», copre il 60% della spesa che ha un valore massimo di 500 euro.
L’obiettivo è sempre quello di ridurre al minimo i pericoli di contagio che possono derivare dalla congestione del traffico di mezzi persone durante la Fase 2, in particolare nelle ore di punta.
Sempre per incentivare la mobilità, sono stati previsti anche rimborsi degli abbonamenti annuali, ordinari e integrati ai mezzi pubblici, oltre che fondi per le aziende del trasporto locale.
Bonus vacanze fino a 500 euro a famiglia da spendere in Italia
Per le vacanze 2020 alle famiglie è riconosciuto, per il pagamento dei servizi offerti dalle imprese turistico ricettive, un credito di:
Per poter ottenere il bonus vacanze devi avere un reddito ISEE non superiore a 40.000 euro. Il credito è utilizzabile da un solo componente per ciascun nucleo familiare.
Per colf e badanti prevista un’indennità mensile di 500 euro
Ai lavatori domestici, come colf e badanti, con uno o più contratti di lavoro per oltre 10 ore alla settimana, attivi al 23 febbraio 2020, il Decreto Rilancio riconosce, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile di 500 euro.
Non hai diritto a questa indennità se:
Ecobonus al 110%
Un altro incentivo green del Decreto Rilancio approvato dal Governo è l’Ecobonus al 110%, di cui possono beneficiarne:
Con l’Ecobonus al 110%, il cosiddetto Superbonus, hai diritto a una detrazione fiscale al 110% per quelle che sono le spese riguardanti:
Per far partire il Superbonus, e quindi la detrazione al 110%, basta effettuare uno di questi interventi. Inoltre, partendo con uno solo di questi lavori, puoi applicare l’aliquota al 110%, e ottenere perciò lo sgravio fiscale, anche sugli altri interventi di efficientamento energetico (art. 19, comma 2 del Dl Rilancio):
Questi interventi green, per poter essere finanziati con Ecobonus al 110%, devono anche:
Per quanto riguarda la detrazione, puoi decidere se:
Prosegue il blocco licenziamenti e CIG in deroga più veloce
Estensione di altri 3 mesi per il termine della sospensione dei licenziamenti (che da 60 giorni passa, così, a un totale di 5 mesi) prevista già dal Dl Cura Italia. In questo periodo di sospensione, (che proseguirà non appena il decreto andrà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) sono:
Per quanto riguarda la Cassa integrazione Guadagni (CIG) in deroga, per l’emergenza COVID-19, sono state apportate delle modifiche ai pagamenti. Per evitare i ritardi nel pagamento anche le imprese sotto i 5 dipendenti possono fare domanda direttamente all’INPS, superando il doppio canale-INPS-Regioni. L’Inps, entro 15 giorni dal ricevimento dell’istanza, erogherà un anticipo dell’assegno del 40%.
Bonus di 600 euro per le partite Iva anche per aprile
È confermato anche per aprile 2020, il bonus di 600 euro erogato già a marzo, ai professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo e operai agricoli.
A maggio 2020 l’indennità sale a 1.000 euro, e potranno fare domanda solo:
Le tasse di marzo, aprile e maggio rinviate al 16 settembre 2020
Il termine dei versamenti delle tasse, e quindi delle ritenute, dell’Iva e dei contributi, già sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020, e previsto per le imprese più colpite dall’effetto coronavirus e che comunque hanno subito cali di fatturato in questi mesi, è stato prorogato dal 30 giugno 2020 al 16 settembre 2020.
Sono stati anche sospesi fino al 31 agosto 2020 i pignoramenti su stipendi, salari e pensioni, che siano effettuati dall’agente della riscossione.
Rinvio pagamento degli avvisi bonari e notifica di atti e cartelle
Sospensione dei pagamenti anche per avvisi bonari e di accertamento. Per i pagamenti in scadenza tra l’8 marzo e il giorno antecedente all’entrata in vigore del decreto, i versamenti potranno essere effettuati entro il 16 settembre 2020, in unica soluzione o in quattro rate mensili a partire dal mese di settembre.
Il Fisco concede una tregua a imprese e cittadini anche per le cartelle esattoriali, le cui notifiche sono rinviate al 1° settembre, e gli atti di accertamento, la cui consegna è rinviata al prossimo anno.
Misure per imprese e turismo
Ecco le misure di sostegno economico studiate dal Governo e previste dal Decreto Rilancio, per fare ripartire le imprese italiane in questa delicata Fase 2:
Leggi qui il PDF, in forma testuale, del DL Rilancio (DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34).
In questo momento di forte incertezza e paura, sono tante le azioni che si stanno mettendo in atto per aiutare il popolo italiano. Il governo, con il Decreto Cura Italia (Dl 17 marzo 2020, n. 18), ha stabilito le misure di sostegno per il paese, supportando, in particolar modo, tutte le categorie che rischiano di subire le maggiori conseguenze in seguito a questa pandemia.
La sospensione della rata del mutuo per la prima casa è tra le misure più importanti previste da questo decreto.
Un provvedimento pensato per chi, come te, sta vivendo un momento di grande difficoltà dal punto di vista economico. Ecco quali sono i requisiti per accedere e qual è la modalità per fare domanda.
Sospensione rate mutuo prima casa, ecco a chi è destinato
Secondo le misure straordinarie previste da questa manovra, puoi usufruire di questa agevolazione se hai contratto un mutuo prima casa e, in questo momento, non sei in grado di sostenere l’impegno economico delle rate, soprattutto se, a causa dei provvedimenti intrapresi dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19, hai dovuto sospendere la tua attività lavorativa per almeno 30 giorni consecutivi o ridurre l’orario di lavoro per lo stesso periodo di tempo, nella misura pari ad almeno il 20% di quello complessivo.
In realtà, la possibilità di posticipare il pagamento delle rate di mutuo esisteva già in precedenza, ma con un’importante differenza. Introdotta dall’art. 2 comma 476 della Legge 28.12.2007 n. 244 (legge finanziaria del 2008), questa misura si rivolgeva a coloro che si trovavano in situazioni di temporanea difficoltà economica, ovvero:
Tale decreto 244/2007, allo stesso modo del Decreto Cura Italia, prevedeva la facoltà di sospendere il pagamento delle rate di mutuo per massimo due volte, e per un periodo totale di 18 mesi. Inoltre, la sospensione autorizzata si riferiva solo alla quota capitale della rata, mentre la quota interessi andava comunque corrisposta.
Con il decreto Cura Italia, invece, alla quota interessi provvederà il Fondo, nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
Il Decreto Cura Italia prevede inoltre, all’articolo 54, che tale facoltà sia estesa anche ai lavoratori autonomi e ai professionisti e alle PMI in generale (le PMI sono le imprese con meno di 250 dipendenti e con un fatturato inferiore a 50 milioni di euro, oppure il cui totale di bilancio annuo non superi i € 43 milioni), che autodichiarino di avere registrato, nel primo trimestre 2020, ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo di fatturato pari ad almeno il 33% rispetto al fatturato dell’ultimo trimestre 2019, in conseguenza alla chiusura o della restrizione della propria attività, dovuta all’attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus.
La facoltà di sospensione delle rate di mutui e la sospensione dei prestiti sono state estese per 9 mesi a questa categoria, con il potenziamento del Fondo di garanzia e il meccanismo del Fondo solidarietà mutui prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini.
Nel caso in cui il tuo mutuo sia cointestato, è sufficiente che le condizioni richieste per ottenere la sospensione sussistano in capo a uno dei mutuatari. Qualora, ad esempio, l’altra persona che è cointestataria del vostro mutuo (o viceversa), sia impossibilitata a sottoscrivere la domanda a causa dell’emergenza Covid-19, tu puoi dichiarare, sotto la tua responsabilità, di agire anche in suo nome e per suo conto.
Quando sarà finita la sospensione del mutuo, dovrai riprendere a pagare la rate, con i tassi che saranno vigenti allora, partendo dalla quota capitale residua, quella cioè lasciata al momento della domanda. Il piano di ammortamento verrà quindi allungato di un periodo pari alla durata della sospensione.
Ecco quali sono i casi in cui non puoi fare la domanda
Ci sono però alcuni casi in cui non puoi fare richiesta della sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa. Resti fuori dalla moratoria in caso di:
La modalità per richiedere la sospensione delle rate del mutuo
Per fare domanda e accedere al fondo non ti viene più richiesta la presentazione del modello Isee, che è l’indicatore della situazione economica equivalente. Una vera novità rispetto al passato, visto che la presentazione di questo modello era prevista dal decreto 244/2007.
Quello che invece devi fare è collegarti al sito della tua banca, compilare il modulo ufficiale, allegando tutta la documentazione che attesti lo stato di esigenza, ed inviarlo telematicamente alla tua banca.
Oppure, laddove sia possibile, per fare domanda, puoi recarti direttamente presso la tua filiale.
La procedura in breve
La tua banca, nel momento in cui avrà acquisito tutta la documentazione necessaria alla richiesta di sospensione delle rate del tuo mutuo, provvederà alla registrazione della domanda e all’acquisizione dell’identificativo della pratica. Entro 10 giorni invierà tutta la documentazione obbligatoria a Consap, che, a sua volta, entro 15 giorni comunicherà la sua decisione, motivando l’eventuale rigetto alla banca, che poi si metterà in contatto con te per metterti a conoscenza dell’esito della tua richiesta.
I nuovi servizi offerti da Monety e pensati per te Monety, per superare questo periodo di momentanea difficoltà, ha deciso, con grande senso di responsabilità, di assistere tutti i clienti anche per dare suggerimenti relativi alle eventuali richieste di sospensione delle rate del mutuo, potendo contare sulla propria rete di professionisti, diffusa su tutto il territorio nazionale.
«I nostri consulenti, nel rispetto delle normative vigenti, – afferma Marianna Valenzano, Direttore Commerciale di Monety – continuano a prestare consulenza ai propri clienti, anche nel caso i cui intendano rottamare il loro vecchio mutuo, per i quali è prevista la possibilità di accedere al prodotto di surroga, con tassi che non sono mai stati così convenienti. Nel contempo, abbiamo attivato servizi di consulenza a distanza attraverso il sistema delle videoconferenze, a cui abbiamo aggiunto le virtual rooms, ambienti che consentono ai nostri clienti di raggiungerci, in modo semplice, senza dover scaricare app o altri supporti informatici, e ottenere qualsiasi tipo di consulenza creditizia. Siamo certi che questa modalità tornerà utile anche quando sarà terminata questa fase di emergenza, perché riteniamo che il COVID-19 cambierà molte nostre abitudini, ma noi saremo pronti
Sono tante le iniziative di solidarietà digitale nate per rendere più piacevoli queste giornate di quarantena. Abbiamo scelto solo alcuni dei bellissimi contenuti e servizi gratuiti.
Solidarietà digitale ai tempi del coronavirus, tanti i servizi gratuiti per stare bene a casa
Restare a casa è fondamentale per contenere la diffusione dell’epidemia. Con le misure prese con il Dpcm dell’11 marzo 2020, poi prorogate fino al 13 aprile, con il successivo Dpcm dell’1 aprile, bisognerà aspettare, per uscire come prima, ancora un per un po’. Al momento si parla di dopo Pasqua, ma è probabile che ci saranno nuove proroghe. Tutto dipenderà dall’andamento dei contagi.
Non è mai facile gestire bene una permanenza forzata a casa, soprattutto adesso che è arrivata la bella stagione. È pur vero che in ogni situazione ci sono sempre degli aspetti positivi.
Stare a casa, innanzitutto, ti permette di trascorrere più tempo insieme alla tua famiglia, al tuo partner, quindi insieme alle persone con cui convivi.
E poi, per svagarti un po’ ed evadere dalla routine quotidiana, potresti anche approfittare di questo tempo di quarantena per utilizzare finalmente il tuo studio o la tua stanza degli hobby per portare avanti i tuoi progetti, a lungo rimandati, o per dedicarti alle tue passioni, per cui, hai sempre detto, di non avere mai avuto tempo.
C’è un’altra cosa di cui sicuramente devi approfittare. Agid e il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione hanno lanciato Solidarietà digitale, una bellissima iniziativa che vede la collaborazione tra pubblico e privato, per sostenere, attraverso servizi e soluzioni, sia le aziende e sia i cittadini, per migliorare la vita di tutti coloro che, in questo momento di emergenza coronavirus, sono stati costretti a cambiare le loro abitudini.
Sono tante le soluzioni utili offerte alle comunità e alle imprese attraverso questi servizi digitali, come:
Questo ha dato il via, in realtà, a tantissime altre iniziative di solidarietà digitale, che puoi trovare in rete. Noi ne abbiamo raccolte alcune, per noi davvero valide. Siamo partiti da quelli che possono essere i tuoi interessi per quanto riguarda:
Solidarietà digitale per te che ami la fotografia
Oltre ai tantissimi webinar gratuiti che in questo periodo trovi in rete, una bellissima iniziativa che merita di essere segnalata è quella del MoMA, Museum of Modern Art di New York, che ha messo a disposizione di tutti “Seeing Through Photographs”, un corso online di fotografia gratuito e ben strutturato, che è dedicato a chi desidera avvicinarsi o conoscere meglio il mondo della fotografia.
Il corso ti permette non solo di migliorare le tue conoscenze sulle tecniche di esposizione e di utilizzo di luce e colore, ma anche di comprendere meglio il ruolo della fotografia nell’odierna cultura visiva, oltre che avere una visione più ampia di questo meraviglioso universo, grazie anche all’analisi di quelle che attualmente sono, nel campo della fotografia, le diverse modalità di sperimentazione e innovazione artistica e tecnica.
Il corso, suddiviso in 6 sessioni, è in lingua inglese, ma c’è la possibilità di inserire sottotitoli in italiano, francese, serbo, cinese, russo, inglese e spagnolo. Inoltre, alla fine di ogni sessione è previsto un quiz.
Le lezioni sono tenute da Sarah Hermanson Meister, curatrice del dipartimento di fotografia del MoMa. Per partecipare, devi registrarti al corso di fotografia del MoMa sulla piattaforma COURSERA.
Solidarietà digitale per te che ami l’arte
Musei in versione digitale da ogni angolo del pianeta, una bellissima idea per accogliere l’arte nella tua casa, che tu sia un artista no, e condividerla con i membri della tua famiglia.
Sono tantissime le iniziative in streaming o social dei vari spazi espositivi che, giorno dopo giorno, attraverso la rete, portano arte, bellezza, curiosità, aneddoti e vere e proprie mostre nella tua casa.
In piena emergenza Coronavirus #IoRestoACasa, l’arte circola libera in rete, in tutto il mondo, per diffondere cultura e, soprattutto, nutrire lo spirito. Ecco come puoi intraprendere, in qualunque momento tu lo desideri, questo meraviglioso viaggio, senza lasciare le mura domestiche.
Dal Louvre di Parigi al Museo Archeologico di Atene, dal British Museum di Londra al Prado di Madrid, dall’Hermitage di San Pietroburgo al Metropolitan Museum di New York o al National Gallery of art di Washington, sono tantissime le tappe di questo fantastico viaggio nell’arte.
In Italia hanno aperto le porte alla rete anche i Musei Vaticani di Roma e la Galleria degli Uffizi di Firenze.
Numerose le iniziative di solidarietà digitale dei musei di Milano:
Pirelli HangarBicocca: lo spazio amplia e mette a disposizione del pubblico la sua proposta digitale. Tanti gli approfondimenti e numerosi i contributi degli artisti;
Un’altra iniziativa davvero incredibile, per chi ama l’artista messicana Frida Kahlo, è la retrospettiva “Faces of Frida”, il più grande museo virtuale al mondo a lei dedicato, messo a disposizione da Google Arts & Culture.
“Faces of Frida” è una grandissima mostra virtuale in cui sono raccolte 800 opere appartenenti a 33 musei internazionali. Una vera immersione nel mondo di questa grandissima artista, dalle opere alle lettere, dalle fotografie personali ai gioielli, dalle pagine di diario alla visita virtuale della Casa di Azul.
Solidarietà digitale per te che ami il cinema e la cultura
Se il cinema è una tua grande passione, ecco alcuni suggerimenti per passare qualche ora di totale evasione:
Solidarietà digitale per te che ami il teatro
Per te che ami il teatro, sicuramente ti mancheranno: il suo odore, il silenzio della sala, le luci spente, i respiri in sala del pubblico, degli attori sul palco, e tante altre cose.
Ecco alcune bellissime iniziative da segnalare, per non perdere il contatto con questo magico mondo:
Solidarietà digitale per te che ami leggere
Per te che ami leggere hai davvero l’imbarazzo della scelta, poiché sono tanti i gruppi editoriali e le case editrici che hanno aderito a questo progetto di solidarietà digitale. Ecco alcuni suggerimenti di lettura:
Si potrebbe andare avanti all’infinito, ma la quarantena, per fortuna, avrà una fine, e, sicuramente, andrà tutto bene.
Nel frattempo tu avrai fatto qualcosa di costruttivo e avrai riempito i tuoi occhi di bellezza, grazie alla cultura. Avrai imparato, senza dubbio, tante cose nuove, cose che sicuramente ti avranno aiutato a diventare una persona migliore.
“La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande.” Hans-Georg Gadamer
L’epidemia da coronavirus sta mandando in tilt l’economia globale, stravolgendo ogni equilibrio. Maggiore la richiesta dei beni rifugio. Si abbassano anche i tassi del mutuo.
Effetto coronavirus: si abbassano i tassi dei mutui sulla casa
Coronavirus, una pandemia globale che conta, ogni giorno, tantissime vittime, soprattutto in Italia. Una vera emergenza che ha causato, in un mese, gravi danni all’economia, mettendola in ginocchio. Un grande scossone che ha portato anche a un rapido crollo dei mercati finanziari.
Piazza Affari, in poche settimane, ha perso fino al 30-40% della sua capitalizzazione, recuperando qualcosa solo in questi ultimi giorni. Non solo mercati in picchiata, ma montagne russe anche per il petrolio, le cui quotazioni continuano a scendere, perdendo, dal 1 gennaio 2020, oltre l’80% del proprio valore.
In questo momento di generale incertezza, gli immobili possono rappresentare una valida alternativa d’investimento poiché meno soggetti alla volatilità tipica dei mercati finanziari.
Un’importante spinta verso la crescita delle transazioni immobiliari, in questi ultimi anni, è stata data dai mutui ipotecari, che non sono stati mai così convenienti. L’EURIRS, l’indice di riferimento per calcolare il tasso fisso, è difatti quasi costantemente sotto il punto percentuale. Nel mese di marzo è diventato addirittura negativo, arrivando a toccare il suo minimo storico.
“Siamo in un momento di generale difficoltà, – afferma Antonio Ferrara, Amministratore Delegato di Monety – ma le banche continuano a investire sul mercato immobiliare, presentando prodotti sempre più accattivanti e proponendo mutui a tasso fisso con durata trentennale anche sotto l’1%. Alle giovani coppie dedicano, inoltre, offerte che finanziano, attraverso la garanzia CONSAP, il 100% del costo d’acquisto dell’immobile. Per chi non può accedere a questa opportunità si può arrivare ad una copertura pari al 95% del prezzo d’acquisto. Nonostante le limitazioni dettate dall’emergenza COVID 19, i nostri consulenti restano al fianco delle nostre agenzie immobiliari e dei loro clienti attraverso l’operatività in remoto, alla quale si sono già allineati diversi istituti di credito, e tra questi c’è chi propone stipule con scrittura privata autenticata con i clienti che possono intervenire all’atto in videoconferenza. MONETY è quindi in grado di gestire operazioni di finanziamento nella cosiddetta “modalità a distanza” in tutte le fasi del processo dalla prima consulenza alla stipula dell’atto definitivo. Siamo pronti e attivi come mai.”
Questo cosa vuol dire per te? Vuol dire che oggi, se accendi un nuovo mutuo o se fai la surroga del tuo mutuo (trasferendo cioè il tuo debito residuo a un’altra banca), che già normalmente ti permetterebbe di ottenere delle condizioni più favorevoli, hai la possibilità di risparmiare notevolmente, fino a diverse centinaia di euro all’anno, visto il ribasso ulteriore dei tassi.
Stiamo vivendo un periodo davvero difficile. Una crisi che, per alcuni aspetti, si può tradurre anche in opportunità.
Sono state prese già diverse misure per tutti coloro che sono in difficoltà. Il decreto Cura Italia è solo uno dei primi passi del Governo per aiutare le famiglie e le imprese. Per avere una vera svolta servirà una maxi spinta sul fronte fiscale.
Nel frattempo, tu, se ne hai quindi la possibilità, non perderti questa occasione. Quale migliore momento se non questo, per acquistare casa o cambiare le condizioni del tuo mutuo?
La casa, il bene rifugio per eccellenza per noi italiani
Sono tante le restrizioni sugli spostamenti introdotte dal Dpcm dell’11 marzo 2020, per contenere la diffusione del coronavirus.
Limitazioni alla tua libertà individuale necessarie per salvaguardare non solo te, ma ognuno di noi. Questo però non ti impedisce di fare, nel frattempo, dei progetti.
Il mondo non ha fermato il suo futuro e neppure il tuo. Le agenzie immobiliari sono sempre operative, in modalità smart working, e sono pronte ad aiutarti per la scelta dell’immobile che stai cercando, qualunque siano le sue caratteristiche.
Se accedi all’acquisto della tua casa attraverso un mutuo, i nostri consulenti del credito (Monety) sono pronti a farti scoprire le migliori condizioni di mercato attraverso una consulenza personalizzata e indipendente. Fare un mutuo non è mai stato così conveniente!
Il “bene rifugio per eccellenza” per noi italiani è, da sempre, la casa. La casa è la tua protezione, è ciò che ti dà più sicurezza. È quello che oggi ti permette di dire, senza alcun dubbio: #IoRestoACasa.
Ed è proprio qui che, insieme alla tua famiglia, passi ogni tua giornata, nutrendo fortemente la speranza che tutto questo finirà presto, pensando in fondo che, alla fine, nonostante le gravi perdite di oggi, andrà tutto bene.
Oggi il tasso fisso è meglio del variabile?
Per la prima volta, se fino a qualche settimana fa non c’erano grandi differenze di costo tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile (e questa era già una grande novità), oggi si può dire che il tasso fisso, in alcuni casi, è paradossalmente più basso.
Quindi i mutui fissi sono meno costosi dei variabili. È questo quello che emerge anche da un’analisi condotta sull’Economia del Corriere della Sera, secondo cui oggi ci sono banche che offrono mutui a tasso fisso minore del variabile.
I tassi dei prestiti fissi per la casa scendono sotto lo 0,5%. L’Eurirs a 20 anni, il parametro dei mutui fissi, è sceso sotto zero, nell’arco di due anni: da 1,48 di gennaio 2018, a 0,22 di settembre 2019, è arrivato a -0,08% a marzo 2020.
Tieni però conto che il tempo è fondamentale in questo tipo di operazioni. Non sottovalutare i tempi necessari per stipulare il mutuo.
Vista la veloce discesa dell’Eurirs, nel frattempo le banche potrebbero reagire alzando il loro spread , che, insieme all’indice interbancario (Eurirs per i mutui a tasso fisso ed Euribor per i mutui a tasso variabile), determina il tasso finale della tua rata di muto.
Questo non è per forza detto. Negli ultimi due anni alcune banche hanno deciso anche di azzerare gli spread sui mutui a tasso fisso, rinunciando così a portare a casa utili dal mutuo. Questo perché gli istituti di credito hanno iniziato a considerare il mutuo come un prodotto attraverso il quale poter acquisire nuovi clienti, ai quali proporre, nel tempo, prodotti finanziari più remunerativi per esse.
La cosa migliore che puoi fare è definire bene ogni cosa, nei minimi dettagli, con la banca con cui intendi accendere il mutuo o procedere alla surroga di esso.
Con i mutui ai minimi, torna la surroga
Non solo nuovi mutui quindi. Se hai già acceso un mutuo puoi pensare anche a una surroga, sostituendo così il vecchio mutuo con uno nuovo.
Persino se hai surrogato l’anno scorso, potresti trovare una grande convenienza nel surrogare ancora il tuo mutuo. I tassi di oggi sono molto diversi anche rispetto a quelli dell’anno scorso.
Devi fare attenzione solo a una cosa: il tasso finito è quello che viene definito nel contratto e non quello di quando si avvia l’istruttoria. Dalla domanda della stipula passa sempre del tempo, durante il quale il valore dell’Eurirs può variare, anche non a tuo vantaggio, rispetto a quello che avevi previsto con l’accordo iniziale.
Prova a chiedere alla tua banca se può tenere in considerazione e confermarti il valore dell’Eurirs del giorno in cui hai presentato la domanda, piuttosto che considerare quello che ci sarà quando avverrà l’effettiva stipula del tuo mutuo.
Un appuntamento classico, anche in questa condizione di straordinaria difficoltà, è quello in cui Nomisma (Osservatorio Mercato Immobiliare) nella persona del suo AD e Responsabile scientifico Luca Dondi Dall’Orologio ha presentato la sua relazione in diretta streaming il 25 marzo 2020.
La presentazione comincia con l’intervento di Lucio Poma capo-economista Nomisma, che ha concentrato il suo discorso su ciò che è successo negli ultimi due mesi. Partendo dalla crisi che comincia con un problema strutturale che parte dalla Cina e dal rallentamento della sua economia, alle previsioni degli effetti che avremo nei prossimi mesi:
Questi tre effetti più le aspettative sul futuro causeranno deflazione. Se c’è deflazione si posticipano nel tempo i consumi.
Nonostante un contesto fragile di crescita economica lenta, il clima di fiducia delle famiglie alla fine del 2019 era comunque positivo. Questo alimentava l’interesse sul settore immobiliare: le previsioni potenziali, grazie anche ai tassi di interesse eccezionalmente bassi, mantenevano livelli di compravendite significativi.
I mutui calavano in termini di importo erogato, a vantaggio di una componente caratterizzata da maggiore liquidità. L’indebolimento dell’economia, era da un lato compensata dalla domanda di investimento che si è riproposta tra il 2018 e il 2019 in termini di interesse all’acquisto e che ha portato nel corso del 2019 ad un aumento delle compravendite, che stava portando ad una variazione positiva in termini di evoluzione dei prezzi.
All’inizio del 2020, in una situazione pre-contagio, si ci era comunque preparati ad un rallentamento dell’economia in genere, precisa nel suo intervento Elena Molignoni Responsabile area immobiliare Nomisma, che inevitabilmente avrebbe avuto effetti negativi anche sul settore immobiliare che, fino ad allora, aveva resistito. Questo perchè l’immobiliare non è più un bene rifugio, cosi come era stato in passato, e quindi come tutti i settori dell’economia reale risente pesantemente delle condizioni economiche generali.
Alla luce della situazione inedita e potenzialmente drammatica che stiamo vivendo, l’Amministratore Delegato Luca Dondi, presenta due diversi scenari, facendo ipotesi, in quanto, ancora nel pieno dell’emergenza.
Per il triennio 2020-2022 è possibile fare previsioni sulla base di variabili macroeconomiche, ipotizzando due diversi scenari: uno ottimistico e l’altro pessimistico.
Da uno scenario pre-virale a cui ci stavamo preparando, dove ad esempio si prevedeva un PIL in crescita nel 2020 dello 0,4 si passa ad un calo, nello stesso anno, di quasi 2 punti percentuali nello scenario soft, fino ad un crollo di oltre 5 punti percentuali nello scenario hard.
Nelle previsioni delle erogazione dei mutui alle famiglie per acquisto di abitazioni, il mercato residenziale è fortemente legato a quella che è l’atteggiamento delle banche: non bastano i tassi bassi, ci vuole un atteggiamento pro-attivo, ci vogliono policy nuove, ci vorrà un sistema che alimenti un mercato che sarà fragile dal punto di vista delle capacità reddituali delle famiglie,a salvaguardia della liquidità, alle quali le banche sono già esposte. E’ necessaria un’operazione di stimolo massiccio da parte delle forze politiche e dell’azione del Governo per sostenere l’economia nel complesso. Negli scenari fatti abbiamo due ipotesi, in cui vediamo dei cali drastici, che portano a prevedere nello senario ottimistico una perdita 7,5 mld e in quello pessimistico addirittura 15,8 mld che partendo dal 2020 e diventando ancora più significativi nel 2021-2022.
Guardando l’evoluzione della componente creditizia, che andrà letta alla luce di quello che sarà il comportamento effettivo degli istituiti di credito, vediamo la ricaduta che avrà nelle compravendite residenziali: si parla di 48000 compravendite in meno nello scenario soft e addirittura 118000 compravendite in meno nello scenario più pessimistico solo nel 2020, che andrebbero a peggiorare nei due anni a venire. Tributo pesantissimo che lo scenario immobiliare paga alla crisi che stiamo vivendo.
Per ciò che riguarda la componente prezzo, che si stava allineando al ritrovato dinamismo del settore, si prevede,come di solito accade in Italia, che i prezzi resistano: si prevede una flessione che va, per lo scenario più positivo, da un meno un punto percentuale per il residenziale, e poco più per gli altri segmenti, ad un -3% per lo scenario più negativo.
Sabato 21 marzo alle 22:45 nuovo intervento in diretta del Presidente del Consiglio Conte: ”Si tratta di misure severe ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perchè solo così tuteliamo noi stessi. (..) Rallentiamo il motore del Paese ma non lo fermiamo”
Dai sindacati la netta richiesta di uno stop a tutte le attività industriali non strategiche, da qui la decisione del premier di sospendere tutte le attività produttive, industriali e commerciali, ad eccezione di:
Nell’ Allegato 1 della Gazzetta ufficiale 22/03/2020, l’elenco completo.
Si precisa che le attività produttive sospese, ove possibile, possono essere comunque continuate, se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile.
E’ posto altresì, il divieto per tutte le persone di trasferirsi o spostarsi, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.
Con questo Decreto il presidente del Consiglio dei Ministri fissa il limite delle misure adottate spostandolo dal 25 marzo al 3 aprile.
E’ un momento difficile per il nostro Paese, il primo dal secondo dopoguerra, ma tutte queste misure sono necessarie al fine di arginare il crescente numero di contagi e morti.
”Rinunciamo ad abitudini care per amore dell’Italia. Però non rinunciamo alla speranza. Insieme ce la faremo”
In questo articolo passiamo ad evidenziare uno dei provvedimenti inseriti nel decreto 18/2020 di sicuro interesse sulle misure a sostegno dell’economia: l’estensione della platea dei beneficiari del cd. Fondo Gasparrini.
Questo Fondo di solidarietà, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con una legge n. 244 del 24/12/2007 art. 2 comma 475 ss., ha previsto la possibilità, per i titolari di un mutuo per acquisto di prima casa, di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà.
Il Fondo sostiene i costi relativi agli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione, in pratica ripagherà ala banca il tasso di interesse applicato con esclusione della componente ‘spread’.
Con il decreto ”cura Italia” (18/2020) il Governo ha deciso di permettere l’accesso al Fondo oltre a chi si è visto sospendere o ridurre l’orario di lavoro per almeno 30 giorni, già concesso con DL 9/2020 capo III art. 26, anche ai lavoratori autonomi, partita IVA e professionisti, che certificano di aver subito perdite su base trimestrale pari al 33% del fatturato, per un periodo massimo di 9 mesi.
Per poter presentare domanda – tramite la propria banca – bisognerà attendere qualche settimana perché sono attesi chiarimenti sulle modalità attuative delle nuove disposizioni.
E’ bene precisare per poter presentare domanda di accesso ai benefici del Fondo bisogna essere proprietario di un immobile adibito ad abitazione principale, titolare di un mutuo contratto per l’acquisto dello stesso immobile di importo non superiore a 250mila euro e in possesso di indicatore Isee non superiore a 30mila euro. Quest’ultimo requisito reddituale è stato però eliminato per i prossimi nove mesi. Il mutuo deve, inoltre, essere in ammortamento da almeno un anno al momento della presentazione della domanda. Ed è ammissibile anche il titolare del contratto di mutuo già in ritardo nel pagamento delle relative rate, purché il ritardo non superi i 90 giorni consecutivi.
Sono diverse le restrizioni che devi rispettare per l’emergenza coronavirus. Ogni spostamento da casa deve essere necessario e giustificato. Resta il più possibile a casa.
Restrizioni per coronavirus, cosa si può fare e cosa è vietato
Quelli che stai vivendo sono giorni e settimane davvero difficili, che rimarranno indelebili nei tuoi ricordi, oltre che nella storia dell’umanità. Per salvaguardare te e i tuoi cari, la cosa migliore che puoi fare è restare a casa, uscendo il meno possibile.
In questo periodo, ogni città e piccolo centro urbano d’Italia sembrano dei luoghi fantasma. Le piazze sono deserte e la maggior parte dei negozi sono chiusi, così come bar, ristoranti, scuole, università, cinema, teatri e musei.
Molte delle cose che facevi normalmente oggi non puoi farle, e nessuno sa dire con certezza, al momento, quando tutto potrà tornare alla normalità.
Il miglior modo per reagire è tenere duro, stando a casa e dedicando il tuo tempo a quello che ti piace, condividendolo magari con chi vive con te.
Ma quali sono i motivi e le circostanze per cui è consentito uscire di casa?
Il Dpcm, firmato l’11 marzo 2020 dal presidente del Consiglio dei ministri Conte, ha introdotto una serie di restrizioni, proprio per fermare la diffusione del coronavirus.
Vediamo allora cosa si può fare e cosa invece è vietato, fino al 25 marzo 2020, giorno fino al quale bisognerà rispettare queste nuove regole, salvo cambiamenti o nuove proroghe.
Coronavirus, per ogni spostamento ti serve un’autocertificazione
Sono tante e diverse le misure adottate dal Governo per contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19. Una regola però vale per tutte: ogni volta che esci di casa dovrai avere un’autocertificazione in cui indichi espressamente il motivo del tuo spostamento.
L’autocertificazione è necessaria anche per gli spostamenti a piedi. Sei tenuto a giustificare lo spostamento, in caso di controllo delle forze dell’ordine. Per la tua autocertificazione, il ministero dell’Interno ha predisposto un modulo che si può scaricare direttamente dal sito del Viminale.
Ricordati che chi non rispetta le disposizioni può essere denunciato in base all’articolo 650 del codice penale e per reati legati alla tutela della salute pubblica.
Coronavirus, ecco cosa puoi fare e cosa no
La novità principale del decreto del presidente del Consiglio dell’11 marzo è la chiusura fino al 25 marzo, su tutto il territorio nazionale, di:
Il decreto prevede anche che i Presidenti delle Regioni possano ridurre i servizi di trasporto pubblico locale, anche non di linea, per effettuare le sanificazioni, ma, allo stesso tempo, assicurare i livelli essenziali di servizio.
Il decreto ha dato anche la possibilità al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di disporre la cancellazione o la riduzione dei servizi di trasporto via pullman, treno, aereo o nave.
Ma vediamo singolarmente e più nel dettaglio, quali sono le attività e gli spostamenti consentiti dal decreto e quali no:
Fare la spesa
Puoi andare al supermercato, ma devi sempre tenere la distanza di un metro dagli altri. Probabilmente dovrai fare un po’ di fila prima di entrare.
Andare in farmacia o dal medico
Puoi andare in farmacia e nella parafarmacia, così come puoi andare dal medico, per fare analisi o esami per avere una diagnosi. Non puoi entrare nelle sale d’attesa di un pronto soccorso, proprio perché è un luogo maggiormente a rischio di contagio, a meno che ci siano dei motivi gravi, come accompagnare un parente non autosufficiente.
Andare dal meccanico o dal ferramenta
Puoi andare dal meccanico per il tuo ciclomotore o per la tua macchina, ma solo se è urgente e non puoi rimandare. Puoi andare dal ferramenta per fare acquisti che siano necessari.
Andare dal tabaccaio
Puoi andare dal tabaccaio perché è aperto.
Fare benzina
Puoi fare la benzina perché i distributori sono aperti.
Andare al bar o al ristorante
Non puoi andare al bar, nei ristoranti, nelle pasticcerie e nelle gelaterie, perché sono tutti chiusi.
Andare a comprare il giornale
Le edicole sono aperte per garantire il diritto all’informazione.
Andare nei luoghi di culto
Puoi andare in chiesa e in tutti gli altri luoghi di culto, perché sono aperti. Però è vietato celebrare matrimoni e funerali.
Andare all’Autogrill
Se sei viaggio in autostrada o in una strada a scorrimento veloce, magari per motivi di lavoro importanti o per esigenze urgenti, puoi fermarti nelle aree di servizio per comprare alimenti e bevande.
Muoverti con i mezzi pubblici
Puoi muoverti con i mezzi pubblici. Eventuali limitazioni ai servizi ti saranno comunicate dalle amministrazioni locali.
Spostarti con treno o aereo
Puoi viaggiare in treno o in aereo, ma solo per delle valide giustificazioni che si possano dimostrare.
Andare a prendere i figli, se separati
Puoi uscire di casa per andare a prendere i tuoi figli, se sei separato, e raggiungere anche un Comune diverso da quello in cui risiedi.
Assistere i tuoi familiari malati o visitarli in ospedale
Puoi andare a trovare un tuo familiare malato o che ha bisogno di cure, per portagli la spesa o i farmaci, ma ricordati sempre di avere tutte le accortezze necessarie: mantieni la distanza di sicurezza di un metro e indossa i dispositivi di protezione come guanti e mascherina. Nel caso in cui il tuo parente sia ricoverato in un ospedale o in una struttura residenziale per anziani, l’accesso è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura.
Fare raccomandate o prelevare soldi in banca
Gli uffici pubblici e le banche sono aperti, ma anche qui si potrà entrare scaglionati. Devi mantenere sempre la distanza di un metro dagli impiegati.
Fare shopping
Tutti i negozi al dettaglio sono chiusi.
Fare acquisti online
Puoi farli, poiché il decreto non ha previsto restrizioni specifiche per questa categoria.
Andare al centro estetico o dal parrucchiere
Tutti i parrucchieri e i centri estetici sono chiusi.
Fare sport all’aperto
Lo sport e le attività motorie sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. Parchi e giardini pubblici possono restare aperti, anche se alcune amministrazioni locali hanno deciso di vietare l’accesso ad alcuni parchi.
Fare passeggiate da solo o con il cane
Puoi passeggiare o portare a spasso il cane, ma rimanendo sempre nelle vicinanze della tua abitazione e per una durata di tempo limitata. Se si è in due bisogna mantenere la distanza di almeno un metro.
Fare feste e cene
Non puoi andare a trovare familiari o amici, a meno che ci sia un grave motivo. In caso di incontro devi mantenere la distanza di sicurezza di un metro e indossare i dispositivi di protezione come guanti e mascherina. Pertanto in questo periodo non puoi organizzare feste a casa, eventi o cene che comportino qualunque genere di assembramento.
Andare nella tua seconda casa
Puoi andare nella tua seconda casa, quella cioè dove non hai la residenza o il domicilio, ma solo in casi di vera emergenza, come in caso di perdita di gas o di acqua, situazioni che necessitano interventi di riparazione immediata. Se, nel momento in cui è stato firmato il decreto, eri nella tua seconda casa, puoi rimanere in quella abitazione, specie se non hai la necessità di rientrare nel tuo domicilio principale. Non devi comunicare nulla alle autorità, ma, se intendi spostarti, devi seguire le stesse regole che avresti stando nella tua abitazione principale. Secondo un articolo del decreto, hai diritto a rientrare in qualunque momento nella tua abitazione principale. In questo caso non c’è nessun tipo di limitazione.
Il consiglio dei ministri riunitosi ieri 16 marzo ha approvato un decreto-legge contenente misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Conte: Nessuno deve sentirsi abbandonato e questo decreto lo dimostra. Il governo risponderà presente anche domani;
Questo decreto contiene principalmente 4 punti
Questo punto prevede in particolare l’incremento del personale sanitario con 20.000 nuove assunzioni, lo stanziamento di fondi per aumentare i posti letto, per gli straordinari del personale sanitario e per le forze di polizia, esercito e vigili del fuoco, finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto alle imprese produttrici di dispositivi medici, stanziamento di fondi per la sanificazione di scuole province, Città metropolitane e Comuni.
2. Supporto al credito per famiglie, micro, piccole e medie imprese.
In questo punto si prevede estensione della cassa integrazione in deroga all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi, per la durata massima di 9 settimane, alle aziende che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica. riconosciuto un indennizzo 600 euro per lavoratori autonomi e partite IVA. Equiparazione alla malattia del periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per Covid-19 anche per il settore privato. Sostegno dei genitori lavoratori la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi, aumentati di altri 12 giorni in caso di handicap gravi, al 50% del trattamento retributivo, oppure l’assegnazione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine. Misure in favore per il trasporto aereo, settore agricolo e della pesca.
3. Sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali.
Per evitare a imprese e nuclei familiari la carenza di liquidità sono stati previsti numerosi interventi, anche attraverso la collaborazione con il sistema bancario. come il potenziamento del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti, facilitazione per l’erogazione di garanzie per finanziamenti a lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali e l’istituzione di un fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo e ulteriori disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura.
4. Misure in campo fiscale, allo scopo di evitare che obbligazioni e adempimenti aggravino i problemi di liquidità
Sospensione per i settori più colpiti, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile e sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro e differimento delle scadenze per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione. Disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile. Sospensione sino al 31 maggio 2020 dei termini relativi alle attività di controllo accertamento e riscossione da parte degli uffici dell’ Agenzia delle Entrate. Sospensione dei termini per la riscossione di cartelle esattoriali, per saldo e stralcio e per rottamazione-ter, sospensione dell’invio nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi.
Premi ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro. Incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro. Deducibilità delle donazioni COVID-19. A negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo. Disposizioni in materia di trasporto stradale e trasporto di pubblico di persone, sugli operatori di servizio di trasporto pubblico regionale e locale e sui gestori di servizi di trasporto scolastico, di trasporto navale nonchè di autoservizi pubblici non di linea. Sospensione fino al 31 maggio 2020 dei versamenti dei canoni di locazione e concessori relativi agli impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali per le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, che operano sul territorio nazionale e misure straordinarie urgenti a sostegno della filiera della stampa.