Decreto crescita 2019: Settore Immobiliare

Il 27 giugno il decreto crescita 2019 diventa legge: D.L 34/2019

 

1

Questo provvedimento contiene misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.
Tra le principali misure contenute nel testo troviamo: lo scivolo pensione di 5 anni per chi ha specifici requisiti contributivi e che si trovano a non più di 60 mesi al conseguimento della pensione di vecchiaia; la proroga dei termini per la rottamazione delle cartelle esattoriali; la sospensione delle sanzioni per 6 mesi per chi è obbligato dal 1 luglio ad emettere lo scontrino elettronico; l’eco bonus motorini elettrici e micro-car per chi rottama i vecchi mezzi di trasporto.

In questa sede andremo ad analizzare in particolare ciò che riguarda il settore immobiliare

Cedolare secca

Stop alle sanzioni per chi omette di confermare alla proroga del contratto l’adesione alla cedolare secca.

Affitti brevi e tassa di soggiorno

Prevista l’introduzione del codice identificativo per strutture ricettive, e multe fino a 5000 euro per i proprietari di case vacanza che evadono il fisco e per i siti, obbligati in solido, che fanno da intermediari.
Tramite i dati forniti i comuni avranno gli strumenti per verificare le presenze e l’eventuale evasione della tassa di soggiorno.

Dichiarazione IMU

Il termine per le dichiarazioni Imu viene spostato dal 30 giugno al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si è verificato l’evento da comunicare. Si limitano i casi in cui tale obbligo sussiste, in particolare si elimina quello degli immobili concessi in comodato a parenti in linea retta di primo grado e quello degli immobili locati “a canone concordato”.
Abolizione di qualsiasi altro onore di dichiarazione o di comunicazione fatta eccezione per l’obbligo di attestazione per i contratti a canone concordato senza l’assistenza dell’associazione di categoria.

money-2724238__340
Canoni di locazione non percepiti

Con il decreto Crescita i redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo stipulati dal 2020, se non percepiti, non concorreranno a formare il reddito se la mancata percezione sarà “comprovata dall’intimazione di sfratto per morosità o dall’ingiunzione di pagamento”.

Deducibilità dell’IMU

Incremento della percentuale deducibile dal reddito d’impresa e dal reddito professionale dell’IMU dovuta sugli immobili strumentali.
Durata dei contratti di locazione agevolati

In mancanza della comunicazione di rinuncia il contratto di locazione agevolato (3 anni + 2), è “rinnovato tacitamente, a ciascuna scadenza, per un ulteriore biennio”.

– “Sconto” per interventi di efficienza energetica e riduzione rischio sismico

Possibilità di ottenere uno sconto immediato in sostituzione della detrazione del bonus di ristrutturazione, eco bonus, bonus condizionatori, sisma bonus, per tutti i beni e gli interventi volti al risparmio energetico

 

 

I Trimestre 2019 – Mercato Immobiliare Italiano +8,8%

presentation-1454403__340

L’Osservatorio del Mercato Immobiliare il 6 giugno 2019 ha pubblicato le analisi relative al I trimestre 2019 rispetto alle compravendite del mercato residenziale e non residenziale.

  • Residenziale I trimestre 2019

house-for-sale-3683828__340

In questo rapporto emerge che le compravendite delle abitazioni sono in aumento rispetto allo stesso trimestre del 2018, proseguendo una crescita che non si arresta dal 2014: tutte le aree territoriali mostrano un saldo positivo.

La tendenza espansiva dei volumi di compravendite nel settore residenziale, in atto dal 2014, si conferma anche in questo primo trimestre del 2019, con un tasso tendenziale di +8,8%, leggermente inferiore a quello registrato nel trimestre precedente (+9,3%);

Dividendo per aree territoriali, il Nord-Est (+11,8%) ed il Centro (+10,7%) si confermano le due aree con un tasso di crescita più elevato nelle compravendite, mentre tassi inferiori si registrano al Sud (+4,8%) e nelle isole (+3,3%).

Rispetto alle grandi città i valori più significativi si registrano a Roma (+11,9%) e Milano (+11,3) a  Bologna (+12,9%) e Genova (+15,2%) in  ultimo troviamo Firenze(-5,2%). Infine, dobbiamo segnalare Napoli  (-1.3%) con un valore con segno negativo in totale controtendenza rispetto a quanto rilevato durante lo stesso periodo del 2018, quando Napoli eccelleva tra tutte le grandi città.

In termini di superficie compravenduta, l’unica città con tasso negativo è stata Firenze (-5,9%),  mentre i tassi positivi più rilevanti si sono avuti a Genova (+15,2%) ed a Roma(+11,5%).
Relativamente alla superficie media, si registra una leggera tendenza di segno negativo, con cinque città in calo (tasso più rilevante a Bologna, -4,4%), mentre tre città mostrano un incremento (con tassi significativi a Napoli, +4,5%, e Palermo, +3,6%).

Il segmento dei box auto e posti auto, mostra nel trimestre preso in esame un’accelerazione del 1,1% rispetto a precedente.

  • Non Residenziale I trimestre 2019

laptop-3190194__340

 

Per il settore terziario e commerciale, abbiamo un tasso tendenziale del +5,9% che sostanzialmente replica il buon risultato dell’ultimo trimestre 2018.

Anche frazionando l’analisi per macro-aree territoriali si evidenzia una dinamica diffusa con tassi che oscillano tra il +0,7% delle isole e il +12,1% del Nord-Est, il Sud registra un incremento del +3,9%.

 

Come scegliere l’agenzia immobiliare giusta, cosa succede nella maggior parte dei casi?

decision-1697537__340

 

Ti stai ponendo questo quesito?Bene! hai superato il primo livello.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Significa che non sei più un neofita,  probabilmente hai già inserito il tuo annuncio su qualche portale, ed hai risposto a tutte quelle telefonate provenienti dalle agenzie immobiliari che cercano di adescarti e da tutte quelle persone che non  possono essere definite  “potenziali acquirenti qualificati”  che a me piace denominare  ” TURISTI IMMOBILIARI” .

• Facendo una ricerca su google possiamo rilevare che ormai la quasi totalità del mercato immobiliare è detenuto dagli intermediari .
Stai certamente pensando alla  cattiva reputazione che aleggia sulla categoria, ma posso affermare con assoluta certezza, che, se escludiamo alcuni  soggetti  (facilmente individuabili),  l’opera di un agente immobiliare con esperienza e conoscenza  del mercato,  ha un valore di molto superiore rispetto al  compenso  da corrispondere in cambio del suo affiancamento in un operazione cosi importante, per la quale,  non sei il candidato ideale, perché  poco obiettivo ed imparziale.

Pertanto con questa guida  mi propongo di offrirti  dei semplici consigli su come scegliere il tuo consulente immobiliare di fiducia .

doors-1690423__340

 Un’agenzia immobiliare si sceglie i seguenti criteri:

• E’ presente sullo stesso territorio dell’immobile, conosce molto bene il mercato di riferimento ed  e’ specializzata nella macrotipologia  di tuo interesse. La normativa di settore è variegata ed in continua evoluzione per cui è impossibile  rimanere aggiornati ed informati su tutto;

• E’ in grado di valorizzare al meglio il tuo immobile ( fotografie professionali, virtual tour), preparare l’annuncio più efficace ( evidenziando i pregi e le peculiarità del tuo immobile, rispetto ad altri dello stesso tipo e ponendo l’accento sulle caratteristiche più ricercate dai compratori ), svolgere attività di marketing tradizionale ( cartellonistica, annunci  brochure) e  web marketing (  sponsorizzazione sui portali specializzati, pubblicità sul sito istituzionale dell’agenzia )  e home staging ( ovvero l’arte di allestire la casa per presentarla al meglio ai potenziali compratori);

  • • Un ottimo strumento per capire se il tuo referente è degno di fiducia e’ quello di leggere sui social media i  commenti dei clienti che hanno già concluso affari attraverso  la sua mediazione;

list-2389219__340

 • Ti chiederà una provvigione giusta: scegliere una agenzia solo perché ti applica tariffe più basse rispetto alla concorrenza non sempre vuol dire fare la scelta più conveniente, generalmente un agente che accetta un incarico senza provvigioni o con un compenso inferiore rispetto alla media, non potrà  sostenere i costi per la corretta proposizione del tuo immobile e si limiterà ad iniziative standard,  non ad  azioni mirate e/o ad iniziative commerciali pensate  ad hoc. Pertanto, rischierai di svendere il tuo immobile, per non avere ingenerato il giusto interesse nei potenziali acquirenti. I migliori agenti immobiliari nella maggior parte dei casi richiedono compensi leggermente superiori alla media, per cui il fattore economico non deve essere l’unica bussola nella tua scelta;

key-2114334__340

  • Devi scegliere un professionista competente e qualificato, referenziato  e collaborativo e  valutare analiticamente  quali servizi sono ricompresi  nel compenso dell’agenzia da te scelta  rispetto alla concorrenza;
  • Le recensioni sono sicuramente indicative della qualità professionale di una agenzia immobiliare.
  • Il numero di recensioni, il livello di qualità medio, e i commenti di persone che hanno già usufruito dell’opera di mediazione dell’agenzia immobiliare che stiamo valutando , rappresentano uno strumento di valutazione che abbiamo a disposizione per non incorrere in una scelta sbagliata che in un operazione complessa come la vendita immobiliare puo’ costarci caro;
  • La maggior parte delle persone che hanno venduto la loro casa tramite un agenzia immobiliare, lasciano il loro commento (positivo o negativo)  sulle  pagine facebook e google.

Attenzione! i like non sono recensioni, per accumulare migliaia di like basta effettuare delle campagne a pagamento, pertanto non sono testimonianze di qualità professionale.

Le recensioni e in particolare il commento ovvero la descrizione dell’esperienza avuta con l’agente immobiliare e il suo staff  puo’ aiutarci a capire se siamo sulla strada giusta.

Mercato Immobiliare: Compravendite e Mutui

house-2368389__340

  • Secondo i dati ISTAT pubblicati ad aprile 2019, che prendono in riferimento il IV trimestre 2018[1] le convenzioni notarili di compravendita registrano rispetto al trimestre dell’anno precedente una ripresa del 4,7% e le convenzioni notarili per mutui un aumento del 3,6%.
  • Il ‘mattone’ continua ad essere una priorità per gli italiani, che vedeno nell’investimento immobiliare una ‘risorsa’.
  • Prosegue l’incremento delle compravendite, spesso con il supporto derivante dalla richiesta di un mutuo casa.

understanding-3187598__340

  • La richiesta del tipo di interesse da abbinare al mutuo è rivolta con una percentuale maggiore verso il tasso fisso, passando dal 80,7% del periodo gennaio-marzo al 82,9% registrato ad aprile, raggiungendo il massimo da 2015. Mentre le richieste del tasso variabile sono diminuite drasticamente passando al 15% dal 17,1%.
  • Chi segue il mutuo a tasso fisso lo fa perché è l’opzione più sicura: il tasso è stabilito alla stipula del contratto e si pagherà per tutta la sua durata, sebbene le rate siano inizialmente più alte rispetto a quelle del tasso variabile, sono di importo fisso, quindi il rischio finanziario è minore. Con il tasso variabile invece, il cliente sceglie un risparmio maggiore ma è esposto alle fluttuazioni dei tassi, che nel tempo potrebbero far aumentare la rata.
  • La BCE nel Consiglio Direttivo dello scorso 7 marzo[2] rende noto che i tassi di interesse si manterranno fermi fino a fine 2019 e stabilisce un altro piano di finanziamenti a lungo termine alle banche da settembre fino a marzo 2021.
  • Tale decisione favorisce notevolmente chi ha intenzione di comprare casa.
  • Inoltre, nel nostro Paese, esistono diverse agevolazioni fiscali per chi acquista con mutuo ‘prima casa’, in particolare si tratta di detrazioni fiscali del 19% sugli interessi passivi (interessi applicati dagli istituti di credito che erogano il mutuo) e sui cosiddetti oneri accessori (spese notarili, imposte catastali di registro, e ipotecarie, perizia tecnica, etc.), calcolabili fino ad un massimo di 4000 euro, quantificabili in una detrazione fino a 780 euro da inserire nella dichiarazione dei redditi.

approved-1049259__340

  • I presupposti principali per beneficiare di tali agevolazioni sono:
  • Appartamento intestato a chi accende un mutuo;
  • Soggetto facente parte della Comunità Europee almeno 12 mesi prima o dopo l’acquisto dell’unità immobiliare che, in ogni caso, dovrà essere adibita ad abitazione principale.

[1] www.istat.it/it/archivio/229777

[2] www.bancaditalia.it/media/bce-comunicati/documenti/2019/ecb.mp190307.it.pdf

 

 

 

“Il Compratore”

 

– Hai deciso di acquistare casa?  Cosa  bisogna sapere quali cautele adottare per non incorrere in problemi o difficoltà?

residence-3663528__340

 

  • Innanzitutto bisogna stabilire un budget di spesa ovvero un tetto massimo oltre il quale non è possibile spingersi e, a meno che non si abbiano a disposizione ingenti risorse monetarie, è  inevitabile accendere un mutuo che durerà molti anni e che pertanto dovrà essere sostenibile.
  • Le Banche di regola non finanziano oltre l’80% del minore tra il valore di acquisto e quello di perizia del bene pertanto il resto della somma dovremmo già averlo disponibile unitamente alle risorse per sostenere i costi accessori della compravendita quali notaio, imposte eventuale agenzia immobiliare etc. Ci sono Banche che erogano mutui anche pari al 100% del valore dell’immobile ma in questo caso aumenterà il tasso di interesse applicato all’intero importo del mutuo e pertanto la rata del finanziamento risulterà in proporzione più alta rispetto ad un mutuo dello stesso importo e della stessa durata erogato per l’80% del valore dell’immobile. Da considerare inoltre che la rata del mutuo sopportabile viene calcolata dalle banche intorno al 33% del reddito  e che la sua durata  non può superare il limite del compimento dei 75 anni di eta’ del richiedente. Pertanto prima di impegnarsi per l’acquisto di un immobile se bisogna contrarre un  mutuo conviene rivolgersi in banca e chiedere quale è  la rata di mutuo sostenibile sulla base dei nostri redditi e della nostra età o addirittura farsi concedere una delibera reddituale o una preventiva valutazione di fattibilità da parte dell’istituto di credito erogante.

search-4083722__340

  • Stabilito quale è  il nostro budget dobbiamo procedere alla scelta dell’immobile Ma  nel mare magnum degli annunci immobiliari come si fa a trovare la casa ideale? Per evitare di andare in confusione può essere molto utile stabilire quali sono le caratteristiche essenziali per la nostra abitazione e confrontarle  con quanto offre il mercato nella fascia di prezzo prescelta. Per affinare la nostra ricerca possiamo fare riferimento a dei parametri oggettivi quali la tipologia di immobile preferito, la zona di riferimento le condizioni dello stabile e dell’appartamento  la presenza o meno di caratteristiche accessorie tali da rendere migliore la vita degli abitanti quali ascensore, posto auto o box pertinenziale, parco, servizio di portineria, etc.

Trovato l’immobile perfetto dobbiamo procedere al controllo sotto il profilo tecnico legale della sua regolarità. Pertanto dovremmo chiedere al potenziale venditore tutta la documentazione necessaria in particolare:

  • la dichiarazione dell’amministratore dello stabile dell’assenza di debiti che gravino sull’immobile oggetto della compravendita.
  • APE ossia il certificato di prestazione energetica;
  • planimetria e visura catastale dell’appartamento per verificare eventuale difformità dell’abitazione rispetto allo stato dei luoghi cosi come conservato al catasto;
  • l’atto di provenienza dell’immobile;
  • verificare che non vi siano ipoteche sull’abitazione attraverso una visura ipotecaria alla conservatoria dei registri immobiliari;
  • concessione edilizia e certificato di abitabilità  o se l’abitazione e’ stata costruita abusivamente la concessione in sanatoria dell’immobile rilasciata dal Comune;
  • La compravendita può avvenire  in proprio o attraverso agenzie immobiliari in quest’ultimo caso l’agenzia percepisce una provvigione che oscilla tra il due ed il 5 per cento del prezzo stabilito ma fornisce al potenziale acquirente l’intera documentazione relativa all’immobile ed effettua per conto di quest’ultimo tutte le necessarie verifiche circa l’inesistenza di vizi o pregiudizievoli sull’appartamento. L’agenzia inoltre risulta essere determinante per la corretta determinazione del prezzo di acquisto e vendita del bene.

real-estate-3337032__340

  • Abbiamo finalmente trovato la casa dei nostri sogni , siamo addivenuti con il potenziale venditore ad   un accordo sul prezzo ma per essere certi che l’affare non ci sfugga dobbiamo stipulare un preliminare. Il contratto preliminare (anche detto compromesso) è un vero e proprio contratto che obbliga entrambe le parti alla stipula del contratto definitivo. Il preliminare deve indicare gli elementi principali della vendita quali il prezzo e la casa da acquistare, l’indirizzo e una precisa descrizione (piani, stanze etc.) con i dati del Catasto e la data del contratto definitivo. E’ opportuno, inoltre, definire tutti gli obblighi reciproci da adempiere prima della consegna dell’immobile.
  • In considerazione dell’importanza della compravendita immobiliare e per la necessità  di tutelare al meglio e le parti del contratto ed i terzi in buona fede , lo Stato stabilisce che il contratto di compravendita con cui si trasferisce la proprietà del bene immobile dietro pagamento del corrispettivo pattuito sia stipulato da un pubblico ufficiale imparziale e specializzato : il notaio. Il notaio garantisce infatti che l’acquisto dell’immobile avvenga nel rispetto delle norme di legge. La scelta del notaio e’ assolutamente libera e spetta all’acquirente il quale deve anche pagare il compenso al pubblico ufficiale e le imposte legate all’operazione . Imposte che variano a seconda della categoria catastale dell’immobile oggetto della compravendita ed in funzione del fatto che si tratti di acquisto della prima e/o seconda casa  nonché’ a seconda che l’operazione sia o meno soggetta ad Iva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IMU – TASI – TARI: le imposte principali che gravano sugli immobili

 

 

  • Si avvicinano le scadenze per il pagamento delle 3 imposte:
    – Primo accanto o rata unica TASI e IMU al 17 giugno 2019.
  • Le altre scadenze sono previste:
    – secondo acconto e conguaglio TASI e IMU 17 dicembre 2019
    – 2 o 4 rate TARI: fissate da ciascun comune ( per Napoli il pagamento viene diviso per tutti in quattro rate, con la prima da pagare entro la fine di giugno e l’ultima entro il 16 di novembre).

taxes-1015399__340

  • Precisiamo, in breve, a cosa si riferiscono queste imposte:
  • L’IMU è una tassa di natura patrimoniale in vigore dal 2014, il suo presupposto è la proprietà di un bene. Deve essere versata dai proprietari di abitazioni principali di lusso appartenenti alle categorie catastali A1(abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di pregio artistico o storico), da chi possiede seconde case, terze case, etc. negozi, uffici, capannoni e locali non di pertinenza dell’abitazione principale. Paga anche chi vanta n diritto reale sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione)e grava anche sui terreni edificabili e su quelli agricoli.

 

 

  • La TASITassa sui Servizi Indivisibili – grava su tutti gli immobili(comprese le prime case) e deve essere pagata sia dai proprietari che dagli affittuari ( solo per A1, A8, A9) ai quali spetta una quota che va dal 10% al 30%.

 

  • La TARITassa sui Rifiuti – la paga il proprietario residente in un determinato immobile, l’inquilino residente con un contratto di affitto non temporaneo di durata superiore ai 6 mesi dello stesso anno solare, il soggetto che garantisce i servizi nelle aree commerciali o nei locali in multiproprietà.

calculator-385506__340

SECONDE CASE

  • La legge dice che la seconda casa è l’immobile diverso dall’abitazione principale, quello cioè in cui il proprietario e la sua famiglia non dimorano abitualmente, né risiedono anagraficamente.

La seconda casa può rimanere disabitata o si può concedere in comodato d’uso o ancora affittare, per brevi o lunghi periodi.
Quando si tratta di casa disabitata, l’IMU e la TASI si pagano sempre. Diverso è il discorso della TARI. In tal caso è prevista l’esenzione del pagamento della TARI, dimostrando l’inutilizzazione con l’assenza di allaccio alla rete elettrica, idrica o fognaria e priva di arredo.
Per seconda casa fittata, indipendentemente dalla tipologia di contratto, il proprietario deve versare sia IMU che TASI, mentre per la TARI, se la locazione è duratura e c’è regolare contratto di affitto è pagata dall’affittuario, mentre se è fittata temporaneamente, per periodi estivi ad esempio, a pagare è sempre il proprietario.
La tassazione immobiliare vanta in Italia, il primato di essere il “Bancomat del Fisco”, garantiscono 40 miliardi di euro, 50 miliardi di euro se si considera anche la TARI, tra imposte sui redditi, patrimoniali e tasse sulle compravendite.

Guida Alle Compravendite Immobiliari

In questo Blog ci proponiamo di fornire un supporto reale e concreto  per la compravendita immobiliare soffermandoci, di volta in volta, su casi pratici e/o aspetti peculiari . Prima di procedere alla disamina della casistica, tuttavia, ci sembra doveroso e necessario  fornire un vero e proprio vademecum  di carattere generale per venditori e compratori.

money-2724245__340

VENDITORE

– Primo passo da fare per chiunque abbia deciso di vendere il proprio immobile è quello della  valutazione

  • Un metodo  meno empirico è invece quello di moltiplicare i mq  commerciali dell’immobile per il valore a mq della zona presa in considerazione. A tal proposito il sito dell’Agenzia delle Entrate (http://wwwt.agenziaentrate.gov.it/geopoi_omi/) mette a disposizione un valido  strumento per calcolare il valore del nostro immobile. Non bisogna tuttavia dimenticare che esistono al di la’ delle mere formule matematiche  numerosi  elementi in grado di influire sul valore di un appartamento ( esposizione, presenza dell’ascensore, posto auto, vicinanza a scuole e/o pubblici servizi etc..).
  •  Un metodo diffuso per calcolare il valore del proprio immobile è quello di fare delle ricerche e confrontare i prezzi di immobili con caratteristiche simili al nostro e nella stessa zona, collegandosi ai portali immobiliari o a quelli delle agenzie. Attenzione i prezzi PUBBLICIZZATI rappresentano il prezzo di richiesta  e non il prezzo effettivo di vendita.

Ultima soluzione ma non per ordine di importanza e’ quella di rivolgersi ad un professionista del settore immobiliare, infatti, la determinazione del valore di un bene immobiliare, sia ai fini della vendita che della locazione, necessita dell’apporto di specifiche conoscenze ed esperienze professionali da parte di qualificati operatori.

planning-4086860__340

– Una volta determinato il prezzo diventa fondamentale per la nostra operazione,  predisporre l’intera documentazione necessaria, per non trovarsi impreparati nel momento in cui abbiamo individuato il nostro aspirante acquirente:

  • certificato di prestazione energetica ( APE);
  • atto di provenienza dell’immobile;
  • la visura e planimetria catastale;
  • L’attestazione dell’amministratore circa il corretto pagamento degli oneri condominiali, eventuali delibere approvate dal condominio per lavori di straordinaria manutenzione, eventuali controversie etc.

mobile-devices-2017978__340

– Il passo successivo consiste nella  pianificazione di  una corretta strategia di web marketing  immobiliare che non si limiti allo scatto di quattro foto dal telefonino e all’inserimento di un annuncio il cui testo risulti imperfetto  ed approssimativo.

  • Una corretta strategia di marketing immobiliare deve prevedere le seguenti attività preliminari per una comunicazione efficace:
  • Book fotografico professionale 2/3d;
  • Due video;
  • Planimetrie 2/3d correlate da misure generali e specifiche per tutti gli ambienti che compongono l’immobile;
  • Virtual tour;
  • Annuncio completo di tutte le informazioni relative all’immobile, al condominio e alla zona in cui lo stesso è ubicato.

– Una  volta  pubblicato l’annuncio e scremate le telefonate di potenziali acquirenti  Come ci prepariamo alle visite?

  •  Nel caso in cui l’immobile da proporre in vendita fosse da ristrutturare, cerchiamo di rendere al meglio la nostra abitazione magari procedendo ad una piccola ristrutturazione (HOME STAGING)  che senza gravare eccessivamente sulle nostre finanze migliori sensibilmente  la percezione della nostra casa.
  • Le suindicate attività sono indispensabili per pianificare una efficace strategia di comunicazione che abbia l’obiettivo di valorizzare e differenziare il nostro immobile da altri immobili con caratteristiche similari presenti sul mercato., sui social ( FACEBOOK, INSTAGRAM, YOIUTUBE), sui motori di ricerca  (GOOGLE).
  • E ancora, altro aspetto da non sottovalutare, è quello di avere a propria disposizione un portafoglio di possibili acquirenti, che per tipologia e prezzo potrebbero essere interessati al nostro immobile, questo per arginare il fastidioso fenomeno del ‘turismo immobiliare’ che spinge soggetti non realmente intenzionati all’acquisto, a visitare gli immobili per pura curiosità.

– Ecco dopo numerose visite, appuntamenti e incontri finalmente………..Abbiamo  trovato l’acquirente giusto ed ora…………………..  che facciamo ???

 

agreement-3489902__340

  •  Dobbiamo  stipulare un compromesso ossia un contratto SCRITTO  con cui noi ed il  nostro acquirente ci  impegniamo reciprocamente a perfezionare la compravendita vera e propria di fronte al notaio fissando tutti gli elementi della vendita quali il prezzo, i tempi di consegna dell’immobile eventuali penali di ritardo etc.
  • E’ arrivato finalmente il giorno del rogito  ossia della stipula dell’atto che  determina  il passaggio di proprietà dell’immobile dal venditore all’acquirente dietro pagamento del prezzo pattuito. Il ruolo del notaio in questa fase è fondamentale. Infatti il notaio agisce come un pubblico ufficiale che sancisce la regolarità della compravendita stessa e registra l’avvenuta operazione nei registri immobiliari a fini di pubblicità.
  • E Dopo?

– Dopo la stipula del rogito e quindi, dopo che l’acquirente è diventato il nuovo proprietario dell’immobile, ci sono alcuni adempimenti che dobbiamo ancora  espletare. Ecco di che cosa si tratta:

  • adempimenti fiscali. Il venditore deve pagare le tasse che riguardano i mesi in cui ha posseduto l’immobile e deve comunicare anche al Comune l’avvenuta vendita;
  • comunicazione all’amministratore di condominio delle generalità del nuovo proprietario;
  • disdetta delle utenze.

Compravendite in crescita + 2% nel 2019

target-4086854__340

  • 30 Aprile 2019 – Report Fiaip – presentato a Roma, prevede, a livello nazionale per il 2019 una crescita delle compravendite di immobili del 2% (contro il 6,6% del 2018).
  • Secondo questo rapporto, i prezzi medi proseguiranno verso una sostanziale stabilizzazione, con un segno positivo nelle aree di pregio delle città più dinamiche come: Napoli, Milano, Firenze e Bologna., confermandosi nel complesso un andamento oscillante segnato dalla debolezza della dinamica dei prezzi delle abitazioni.
  • L’offerta continuerà ad essere più forte della domanda, si registra un cambiamento di passo, ma che non evidenzia, una crescita consolidata.
  • Il mercato si presenta, ad oggi, debole, nonostante il costante aumento delle transazioni immobiliari, con l’assenza di una crescita di valori, rispetto al resto d’Europa.
  • Senza un continuo ricorso all’indebitamento, si sottolinea nell’analisi presentata, non sarà possibile per la maggior parte degli italiani colmare la differenza tra disponibilità patrimoniale e i valori di mercato. L’instabilità politica e le incertezze che ne derivano potrebbero portare effetti negativi sul mercato immobiliare nel 2019, non potendo beneficiare di politiche fiscali rivolte all’abbassamento della pressione fiscale nel medio-lungo periodo per famiglie e imprese, dando un nuovo impulso al mercato degli immobili.
  • Per la locazione, è prevista una stabilizzazione dei canoni, tenuto conto di una buona dinamicità, in particolar modo nelle città d’arte, dove per gli immobili da mettere a reddito si fanno ottimi affari, grazie al mercato della ricettività alternativa e di quella alberghiera. Il rendimento potenziale lordo, a seconda della tipologia di immobili, si consolida tra il 4% e il 6%.

silhouette-3847628__340 (1)

  • Il Report Fiaip, si chiude, con importanti dati relativi al Bilancio 2018:
    • compravendite + 6,6% con una diminuzione dei prezzi su base annua del – 2,5%[1] per il residenziale e di una media del -4,7% per il non residenziale; leggera crescita (+ 0,5%) nella transazioni di negozi, mentre diminuiscono nel commerciale e nel terziario;
    • tempi di vendita ridotti nel range tra i 3 e i 6 mesi;
    • 70% delle compravendite realizzate con il ricorso al sistema creditizio;
    • bilocali e trilocali le unità immobiliare maggiormente compravendute;
    • diminuzione della percentuale degli immobili compravenduti nelle ultime classi energetiche(D – G) e rispettivo aumento nelle prime tre tipologie e per gli immobili oggetto di ristrutturazione.

[1] L’approfondimento degli agenti Fiaip in nove realtà urbane, evidenzia una crescita dei prezzi per le abitazioni a Bologna (+2,7%), Milano (+6.2%), Firenze (+2,3%) Napoli (+1,8%), Palermo (+1,9%).  Le diminuzioni si registrano a Roma (-1.5%), Torino (-1,1%), Cagliari (-1,5%), Genova (-1,7%).

Bollette, Secondo Trimestre Netto Calo del Costo di Energia Elettrica e Gas

enelLe famiglie possono tirare un sospiro di sollievo : grazie ad un inverno mite, con temperature sopra la media e ad un mercato delle materie prime a livello internazionale dove i prezzi si sono allineati al ribasso tra Asia ed Europa.   L’autorità garante per l’energia per i clienti sul mercato tutelato ha aggiornato le tariffe per il secondo trimestre dell’anno. Dopo i picchi raggiunti nel 2018,una diminuzione, che secondo l’Unione Nazionale Consumatori si tradurrà in un risparmio annuo per una famiglia tipo di 168 euro a partire dal 1° aprile.   La famiglia tipo ha consumi medi di energia elettrica di 2700 kWh all’anno e una potenza impiegata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1400 meri cubi annui. Nel 2019 si registrerà un significativo calo del costo per l’energia elettrica del -8,5% e del -9,9% per il gas naturale, rispetto al trimestre precedente (Dati Arera – Autorità per l’energia e l’ambiente).   L’energia elettrica è un prodotto complesso ed il suo prezzo finale varia in base a diversi parametri, se consideriamo la spesa per l’energia, ossia la quota che paghiamo per l’acquisto dell’elettricità, si può affermare che questa dipende dal prezzo del mercato all’ingrosso, cioè dal PUN, Prezzo Unico Nazionale. Il PUN è quindi, il prezzo di riferimento del mercato elettrico in valore.   I valori del PUN sono pubblicati regolarmente dal GME, Gestore dei Mercati Energetici. Questa è la società pubblica del mercato e garantisce che le operazioni avvengano secondo neutralità, trasparenza e concorrenza.   Analogamente all’energia anche il prezzo del gas metano nel mercato all’ingrosso è un indie del prezzo della materia prima gas che i fornitori possono proporre i clienti finali.   Il mercato del gas è articolato in diverse piattaforme, organizzate e gestite dal Gestore dei Mercati Energetici (GME). La maggior parte delle transazioni avvengono al Punto Virtuale di Scambio (PSV) grazie la quale gli operatori abilitati possono acquistare e vendere i quantitativi di gas naturale che poi vengono immessi nella rete nazionale.   Il calo delle tariffe di luce e gas è dovuto a diversi fattori legati alla contrazione dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia.  Nel dettaglio, la diminuzione del costo della spesa per la bolletta della luce è dovuto al fatto che il prezzo d’acquisto dell’elettricità è calato del 12,2% rispetto al precedente aggiornamento tariffario.   Questo è stato determinato dal ripiegamento delle quotazioni internazionali delle commodity1 energetiche, stimolate anche dall’allineamento al ribasso dei prezzi tra il mercato asiatico e quello europeo. Per quanto riguarda il gas invece, la riduzione è dovuta al calo del costo della spesa per la materia prima (-10,5% sulla famiglia tipo). La causa è spiegata dalla nota diffusa dall’Arera ed è legata alle quotazioni stagionali attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre.    La differenza tra la riduzione del costo dell’energia elettrica (12,2%) e del gas naturale (10,5%) e la riduzione percepita in bolletta dalle famiglie (8,5% per l’energia elettrica e 9,9% per il gas) è dovuto all’aumento dei cosiddetti oneri di sistema (ora al 3,72%): si tratta di costi che non hanno nulla a che fare con i consumi dei singoli, ma solo con il finanziamento di spese generali, come incentivi al fotovoltaico, gli sconti per le aziende ‘energivore’ o la riconversione delle centrali nucleari.   Secondo l’Associazione de consumatori, una vera e propria tassa occulta che rappresenta una quota tutt’altro che marginale della bolletta elettrica. Il Codacons parla di una riduzione non sufficiente rispetto agli enormi incrementi avuti nell’ultimo anno e sottolinea come solo nel corso del 2018 le tariffe della luce hanno registrato un incremento del 11,12% mentre il gas è aumentato del 16%. Un massacro per le tasche delle famiglie.   Il presidente dell’Autorità per l’Energia Stefano Besseghini, avverte:”Una riduzione nella bolletta è sempre un dato accolto con favore, ma occorre monitorare le cause e le dinamiche con la stessa attenzione che sarebbe stata riservata in caso contrario”. Il primo trimestre, continua “ci ha regalato un inverno non troppo rigido e condizione di acquisto del gas allineate tra Europa e Paesi asiatici che hanno contribuito ad un contenimento delle quotazioni all’ingrosso. L’ azione dell’Autorità in questo contesto si concentra sul monitoraggio del sistema per consentire il massimo trasferimento di beneficio possibile al cliente finale”.   Secondo le dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio: “E’ un provvedimento che avrà effetti positivi sui cittadini, in particolare quelli più deboli, che potranno beneficiare nei prossimi mesi in un netto calo dell’importo delle bollette da pagare. Il Governo è impegnato, insieme alle autorità di settore, a mettere in campo tutte le misure e i controlli necessari a tutelare i consumatori, favorendo nel contempo una politica di riduzione dei costi di energia elettrica e del gas.”

1Prodotto primario o materia prima che costituisce un fondamentale oggetto di scambio internazionale (per es. il petrolio, il carbone, il caffè).