CityLife Milano: un viaggio attraverso il tempo e il mercato immobiliare di lusso

Kyos festeggia il 30° anniversario con un’esposizione di scatti inediti Prima&Dopo di City Life, una delle zone che si è maggiormente trasformata negli ultimi anni e in cui si trova una delle nostre tre sedi storiche.

Ti aspettiamo per un caffè al Cantun in viale Boezio 2 ✨

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Kyos ha il piacere di festeggiare il suo 30° anniversario coinvolgendo i cittadini in un racconto affascinante, attraverso una raccolta di fotografie inedite che sono state scattate negli anni e che hanno immortalato la storia e l’evoluzione del quartiere in cui si trova una delle storiche sedi dell’agenzia: CityLife. Proprio 20 anni fa, infatti, è stato avviato uno dei progetti di riqualificazione urbana più ampi d’Europa, che ha profondamente modificato l’area, trasformandola da una zona di vecchi padiglioni fieristici a un importante polo di architettura avanguardistica, verde urbano e abitazioni di lusso.

Ecco di seguito gli scatti inediti Prima&Dopo che puoi trovare esposti al Cantun di viale Boezio 2, dove ti aspettiamo per un caffè e per raccontarti qualcosa in più sullo sviluppo della zona e del suo vivace settore immobiliare!

Dove: Cantun, viale Boezio 2
Quando: dal 28 novembre
Facci sapere quando vorresti passare scrivendoci via mail o su whatsapp

Il progetto di CityLife

L’inizio della riqualificazione di CityLife risale ai primi anni 2000, con l’obiettivo di trasformare l’ex Fiera di Milano in un quartiere innovativo e sostenibile. Il coinvolgimento di architetti di fama internazionale come Zaha Hadid, Daniel Libeskind e Arata Isozaki ha contribuito a creare un complesso architettonico che integra edifici residenziali di alto profilo, torri commerciali e un ampio parco pubblico.

I famosi grattacieli di Isozaki, Hadid e Libeskind, ribattezzati Dritto, Storto e Curvo e conosciuti semplicemente come Le Tre Torri, dominano oggi lo skyline milanese e sono diventate un simbolo di contemporaneità e di esclusività immobiliare. La loro costruzione è avvenuta in fasi distinte; la Torre Isozaki o Allianz Tower, portata a termine nel 2015, è l’edificio più alto di CityLife, noto per la sua struttura iconica e la vista panoramica che offre sulla città dai suoi 209 metri. La Torre Hadid o Generali Tower, alta 177 metri e completata nel 2019, riflette l’innovazione e la modernità che caratterizzano l’intero progetto con il suo sviluppo fluido e dinamico. Da ultimo, la Torre Libeskind o PwC Tower di 145 metri, conclusa sempre nel 2019, presenta una forma distintiva che delinea il nuovo profilo urbano di Milano.

Grazie a queste nuove costruzioni, CityLife è diventato un quartiere residenziale e commerciale all’avanguardia, integrando spazi verdi, zone pedonali e servizi, con un occhio attento alla sostenibilità e alla qualità della vita dei suoi abitanti.

Ma non finisce qui: è ancora in fase di costruzione City Wave, il doppio edificio che si ispira a una grande onda architettonica con una piazza centrale coperta firmato da BIG (Bjarke Ingels Group), che farà da portale d’ingresso al quartiere. La firma dello studio danese di questo doppio palazzo da 60mila mq con un maxi-porticato di 200 metri è riconoscibile nella scrupolosa attenzione posta ai temi della sostenibilità, dell’efficienza energetica e degli spazi verdi. L’edificio è infatti “carbon negative,” ovvero concepito per produrre più energia di quanta ne consumi, grazie all’ampio uso di pannelli solari e sistemi di raccolta delle acque piovane. La costruzione di quest’ultimo dovrebbe terminare verso la fine del 2025, proprio alla vigilia delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.

Il settore immobiliare

Con questi interventi, CityLife è diventato uno dei quartieri più richiesti a Milano, con eleganti abitazioni che attirano acquirenti da tutto il mondo. Le residenze progettate da Hadid e Libeskind, con le loro forme sinuose e futuristiche, offrono appartamenti di alta gamma con spazi verdi, servizi esclusivi e una qualità della vita ineguagliabile. Si tratta quindi delle proprietà più ambite del mercato milanese, grazie alla riuscita combinazione di design contemporaneo e lussuose soluzioni abitative.

La zona è diventata una delle più prestigiose in città, con un valore immobiliare in costante crescita. CityLife è infatti il punto di riferimento per chi cerca uno stile di vita che combina comfort, innovazione e benessere. L’integrazione di spazi residenziali con aree commerciali, ristoranti e un grande parco pubblico, rende questo quartiere perfetto per una clientela esigente che desidera vivere in un ambiente moderno e sostenibile, senza rinunciare al comfort e all’esclusività.

La nostra raccolta fotografica

Gli scatti inediti che abbiamo selezionato per la nostra raccolta fotografica evidenziano questa incredibile evoluzione da una zona industriale ormai in disuso a uno dei quartieri più rinomati della città. Le fotografie esposte, scattate da una prospettiva unica dove si trova la nostra sede di City Life, testimoniano come le case e gli spazi urbani siano stati ripensati e adattati per rispondere alla domanda di una clientela sempre più internazionale, composta da professionisti, imprenditori e celebrità che scelgono CityLife come residenza.

La trasformazione del quartiere non è solo un esempio di rigenerazione urbana, ma un caso di successo nel settore immobiliare di lusso, e dimostra come Milano sia in grado di attrarre investitori e acquirenti di alto profilo grazie a progetti all’avanguardia e a un’offerta abitativa di prima classe. Questa raccolta di scatti vuole quindi essere sia un tributo allo sviluppo architettonico di CityLife, sia una riflessione su come le città e i loro quartieri possano reinventarsi, offrendo nuove opportunità anche nel mercato immobiliare.

Prima&Dopo

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Gennaio 2009 – luglio 2024

1. Palazzo delle Scintille

Costruito negli anni ’20 come Padiglione 3 della Fiera Campionaria e uno dei migliori esempi dell’architettura Art Nouveau italiana, il Palazzo delle Scintille era un’area dedicata ad esposizioni e fiere industriali, usata per eventi di grande scala durante la storica Fiera di Milano grazie allo spazio interno di 20.000 mq, organizzato su quattro livelli e sormontato da una cupola ellittica in ferro. Trasformato in uno dei principali hub per le vaccinazioni durante la pandemia, è oggi tornato alla sua funzione originaria di spazio polifunzionale, usato per eventi culturali, congressi e mostre.

 

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Gennaio 2010 – giugno 2024

2. Residenze Libeskind

Queste residenze dal design avveniristico, progettate da Daniel Libeskind, hanno una forma che ricorda i nidi. Linee curve e inclinazioni uniche definiscono questi spazi abitativi di lusso.

 

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Marzo 2010 – giugno 2024

3. Residenze Hadid

Disegnati da Zaha Hadid, questi edifici sono anche chiamati Le Navi per le loro forme sinuose che ne evocano il ricordo. Un esempio di architettura avanguardistica che integra spazi verdi e mira a offrire uno stile di vita esclusivo e sostenibile.

 

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Marzo 2010 – luglio 2024

4. Città sostenibile

CityLife è pensata per una vita a misura d’uomo: le ampie zone pedonali e le piste ciclabili incoraggiano un modo di vivere più attivo, mentre i numerosi spazi verdi offrono un rifugio naturale nel cuore della città, favorendo la socializzazione e il benessere dei residenti. Il progetto include anche parcheggi sotterranei che riducono il traffico in superficie, una varietà di servizi commerciali, un parco giochi per le famiglie e opere d’arte a cielo aperto.

 

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Marzo 2010 – settembre 2024

5. Le Tre Torri

Le tre torri di CityLife rappresentano un esempio di innovazione e sostenibilità nel panorama urbano contemporaneo a livello mondiale. La prima ad essere costruita è stata Torre Isozaki conosciuta anche come Allianz Tower (2013-2015), progettata da Arata Isozaki e alta 209 metri. A seguire hanno visto la luce Torre Hadid, o Generali Tower (2013-2019), ideata da Zaha Hadid e alta 177 metri, e Torre Libeskind, detta anche PwC Tower (2015-2019), progettata da Daniel Libeskind e alta 145 metri.

 

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Maggio 2014 – luglio 2024

6. CityLife

CityLife è un progetto ambizioso di riqualificazione urbana che ha trasformato un’area precedentemente occupata dall’ex polo fieristico con edifici industriali in un quartiere moderno e multifunzionale. La zona, di cui è stato presentato il progetto 20 anni fa, ha visto il contributo di un team internazionale di architetti che insieme hanno creato un complesso in grado di integrare edifici residenziali di lusso, torri commerciali e un ampio parco pubblico, rendendolo uno dei quartieri più ambiti di Milano.

 

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La nuova linea M4 di Milano e il settore immobiliare: l’impatto della riqualificazione urbana sul valore delle case

La nuova linea M4 di Milano e il settore immobiliare

 

Inaugurata il 12 ottobre 2024 dopo un cantiere durato quasi 10 anni, la nuova linea della metro M4 di Milano è ufficialmente attiva e, ormai da qualche settimana, ha iniziato a collegare est e ovest della città passando per due snodi principali: il centro storico e Linate. Il percorso dei treni ha reso più veloci ed efficaci gli spostamenti urbani ed è di enorme aiuto per chi arriva e parte dall’aeroporto cittadino. La metropolitana, tuttavia, ha avuto un enorme impatto anche sul settore immobiliare, provocando un netto aumento del valore delle case che si trovano nei pressi delle sue 21 fermate.
Vediamo allora com’è cambiato lo scenario meneghino dall’inizio dei lavori per la M4 a oggi e perché è importante conoscere i progetti di riqualificazione urbana in essere o futuri, prima di investire sull’acquisto o la vendita di una casa.

La metro Blu di Milano e il valore degli immobili toccati dal suo percorso

Con i suoi due capolinea a San Cristoforo e Linate, la nuova metro Blu di Milano ha finalmente inglobato nel tessuto urbano le aree periferiche a est e ovest del centro, fino a pochi giorni fa servite soltanto da passanti ferroviari e mezzi di superficie. Per quasi due anni aperta solo nel tratto Linate-San Babila, con un tempo di percorrenza di 12 minuti e 6 fermate intermedie, il percorso ha quindi iniziato a toccare gli scambi con la Gialla e la Verde che, uniti al punto d’incontro con la Rossa proprio a San Babila, permettono di raggiungere praticamente ogni angolo della città con spostamenti sotterranei rapidissimi.
I suoi binari costituiscono quindi un enorme vantaggio per i viaggiatori che sfruttano l’aeroporto di Linate per visitare la città e per i cittadini che già risiedono nei quartieri attraversati dalla linea M4. Il discorso si complica, invece, per chi vuole vendere o acquistare casa in queste zone. In meno di dieci anni, infatti, il valore degli immobili è aumentato a dismisura, raggiungendo picchi come il +42% in zona Vetra-Missori. Ecco tutti i dati più nel dettaglio.

Il nuovo valore degli immobili nelle aree raggiunte dalla M4

Procedendo secondo un ordine crescente, il quartiere che oggi mantiene i valori più bassi di mercato è Inganni, raggiunto dalla linea Blu grazie alla fermata Segneri. Qui, le medie parlano di 4.069 euro al metro quadro per acquistare e di circa 18 euro al metro quadro per l’affitto.
Poco più in alto si trova la zona di Lorenteggio-Giambellino, che ospita le fermate Bolivar, Tolstoj, Frattini e Gelsomini. In questa area si compra e si vende in media a 4.488 euro al metro quadro e si affitta a 20 euro al metro quadro. Sempre sotto i 5.000 euro anche Naviglio Grande-San Cristoforo, con un prezzo medio che ha raggiunto i 4.821 euro per il passaggio di proprietà e i 20 euro per la locazione grazie alla fermata San Cristoforo.
Le cifre salgono sensibilmente in zona Solari-Savona-Tortona (6.689 euro per chi vende o compra e 26 euro per chi affitta), mentre raggiungono il picco massimo in Sant’Ambrogio-Università Cattolica, con immobili che in media entrano sul mercato a 11.263 euro al metro quadro in vendita e 34 euro al metro quadro in affitto.
Come anticipato, però, l’area di Milano che più ha risentito dell’arrivo della nuova linea della metropolitana è quella di Vetra-Missori, che attualmente presenta immobili a 9.394 euro al metro quadro per chi acquista e a 30 euro al metro quadro per chi preferisce la locazione, segnando un aumento del 42% rispetto al 2014.

*fonte: Idealista

Le riqualificazioni urbane: un aspetto da considerare quando si vende o si compra casa

’arrivo della linea Blu della metropolitana a Milano ha dunque dimostrato come i progetti di riqualificazione urbana, attraverso la creazione di nuove infrastrutture e servizi per i cittadini, siano un aspetto centrale da valutare per muoversi al meglio nel complesso settore immobiliare meneghino. Ogni novità, infatti, ha significative ripercussioni sul valore delle case, come peraltro confermano i lavori per il villaggio olimpico che ospiterà gli atleti in occasione dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026.
Chi compra, quindi, può inserire nelle proprie aree di interesse quartieri che saranno coinvolti in questi interventi nel futuro, per vedere un sicuro ritorno sull’investimento iniziale. Chi vende, al contrario, può attendere la conclusione dei lavori per immettere la propria abitazione sul mercato e approfittare di stime più vantaggiose.

In ogni caso, è importante affidarsi sempre a collaboratori esperti con una grande esperienza nel settore. Se vuoi vendere, comprare o affittare casa a Milano, contattaci a questi recapiti per trovare la migliore soluzione per te e ottenere la valutazione più corretta del tuo immobile.

Contratti con condizioni sospensive e risolutive: come funziona la provvigione del mediatore

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La presenza di condizioni sospensive e risolutive nei contratti può modificare la formazione del diritto del mediatore a ottenere una provvigione per la sua attività professionale.

Ma che cosa sono le condizioni sospensive e risolutive? In che modo impattano sul diritto del mediatore a pretendere la provvigione? E cosa cambia nell’ipotesi in cui più mediatori abbiano collaborato per favorire la conclusione di un affare?

I contratti con condizioni sospensive e risolutive

Continua a leggere Contratti con condizioni sospensive e risolutive: come funziona la provvigione del mediatore

Vendere casa oggi a Milano conviene?

Vendere casa a Milano

Conviene vendere casa oggi a Milano? Oppure è meglio attendere tempi più propizi e, magari, più sereni sotto il profilo economico, sanitario e geopolitico?

La domanda protagonista del nostro odierno approfondimento è piuttosto comune e, in fondo, la risposta non può che essere ponderata in modo specifico sulla singola situazione economica, finanziaria e patrimoniale di ciascun venditore.

Ciò premesso, è comunque è possibile condividere alcune riflessioni sull’attuale stato di salute del mercato immobiliare e, di conseguenza, su ciò che potrebbe essere lecito attendersi dall’evoluzione dello scenario milanese.

La crisi del Covid-19 e gli effetti sui prezzi delle case

Il primo elemento di riflessione che possiamo condividere è che, nonostante il grave impatto sull’economia e sul sistema sanitario, il Covid-19 non ha mietuto troppa sofferenza sul fronte dei prezzi delle case.

I ripetuti lockdown hanno infatti creato qualche interruzione prolungata nella formalizzazione degli atti e nella lavorazione delle pratiche, ma i prezzi degli appartamenti a Milano e provincia hanno dimostrato di saper reggere molto bene l’urto di questa sopravvenienza che, nell’ultimo biennio, ha rivoluzionato il nostro modo di vivere.

È ora lecito immaginare che la crescita dei prezzi delle case nell’area metropolitana possa continua la sua strada di sviluppo, come peraltro ha già fatto nelle parti più difficili della crisi pandemica. Certo, considerata l’ampiezza del mercato immobiliare milanese, e la sua eterogeneità nell’andamento dei valori di riferimento, è evidente che non in tutte le zone si potranno manifestare gli stessi trend di apprezzamento. Ed è proprio per questo motivo che nell’affrontare un’operazione di compravendita immobiliare è molto importante essere supportati dall’attenta e puntuale consulenza di un agente professionista, profondo conoscitore del mercato di riferimento.

La guerra in Ucraina apre nuovi scenari

Un altro elemento che ha aggiunto ulteriore incertezza nel mercato immobiliare europeo e italiano è determinato dalla più recente escalation delle tensioni in Ucraina, con l’invasione del Paese da parte dell’esercito russo.

Gli effetti della guerra in Ucraina non si sono fatti attendere né sul piano energetico né su quello economico. Ma che dire dei prezzi delle case?

In realtà, un tiepido ottimismo circa lo sviluppo delle criticità geopolitiche da una parte, e la convinzione che in un mercato come quello italiano le case continueranno a costituire il safe haven per eccellenza, ci fa ben propendere sulla sostenibilità del mercato immobiliare milanese anche in caso di perdurare delle incertezze nell’Est Europa (scenario che, peraltro, è sempre più probabile nel medio termine).

Da quanto sopra possiamo pertanto dedurre che non esiste un momento migliore o peggiore per vendere casa. Tutto dipenderà dalla validità delle azioni del venditore e, tra esse, dalla qualità della consulenza che avrà ricevuto dall’agente immobiliare.

Per saperne di più invitiamo tutti coloro i quali fossero interessati a comprendere quali siano le valutazioni di mercato più affidabili per il proprio appartamento, e volessero scoprire come vendere meglio e più rapidamente la propria casa, a contattare la nostra agenzia ai recapiti che si trovano in ogni pagina: saremo lieti di fornire ogni supporto per il compimento della propria operazione immobiliare!

Milano: Vendere casa in un giorno! Fra mito e realtà

Avete presente i post che sempre più spesso vedete pubblicati sulle pagine social delle agenzie immobiliari “Venduto in 7 giorni!”?

Milano VENDUTO in 7 Giorni - fenomeno immobiliare

A volte le comunicazioni sono ad alto contenuto di testosterone che fanno trapelare un messaggio che sa di promessa al mercato. Come se quel post sia una sorta di garanzia per qualunque proprietario di un immobile.

Operiamo a Milano dal 1994, nella vita professionale di un agente immobiliare o di un’agenzia immobiliare capita sicuramente di gestire transazioni molto veloci.

Se prendiamo i dati dei nostri ultimi 5 anni ecco alcuni post interessanti che avremmo potuto pubblicare sulle nostre pagine social:

  • “Venduta casa alla prima visita”: potevamo fare almeno 5 post
  • “Venduta casa in un solo giorno”: potevamo fare un bel post nel 2018
  • “Venduta casa in meno di 30 giorni”: qui potevamo pubblicare almeno 15 post

Per ogni comunicazione del genere la domanda giusta da porre è

“in quanti giorni vendi gli altri immobili?”

Già, perché se è vero che nella carriera di un professionista immobiliare capitano le transazioni lampo, è anche vero che talvolta lo stesso professionista, per varie ragioni, gestisce immobili per i quali è più impegnativo trovare il giusto posizionamento sul mercato.

Le motivazioni possono essere diverse e non sono solo legate al prezzo di vendita, come comunemente ed erroneamente si pensa.

Oggi è di questo che vogliamo parlare: i tempi di vendita di un immobile e la corretta informazione per i potenziali venditori.

Partiamo da lontano e vi presentiamo i nostri dati dell’anno 2016:

  • La transazione più veloce si è conclusa in 23 giorni
  • Il numero minimo di visite per arrivare all’obiettivo è stato solo di uno! Uhaooo…
  • Mediamente per arrivare all’obiettivo sono servite 29 visite per immobile

Nel 52% dei casi sono state sufficienti fino ad un massimo di 16 visite.

Ma nel nostro portafoglio erano presenti anche alcuni immobili che hanno avuto bisogno di maggiori attenzioni per arrivare al risultato. Un’eredità degli anni passati, anche molto tristi per il mercato immobiliare, dove abbiamo impiegato rispettivamente 1168 giorni e 658 giorni.

Noi non ci arrendiamo mai! 😊

Se sommiamo questi dati, nel 2016 avremmo dovuto riferire ai nostri potenziali clienti venditori che i tempi medi di vendita erano 245 ma che nel 45% dei casi erano compresi entro 130 giorni. Per chi ha il ricordo di quegli anni, erano tempistiche di cui vantarsi.

Se si considerano solo gli incarichi acquisiti nell’anno, escludendo quindi gli immobili “problematici”, i tempi medi totali sarebbero stati di 159,4 giorni.

Statistiche vendite immobiliari Milano 2016

Analizziamo invece l’anno 2020 appena trascorso.

Il 2020, se per ovvie ragioni è un anno da dimenticare, ma è anche stato un anno che ha risvegliato la voglia di casa! Il lockdown, soprattutto in Lombardia, ha avuto effetti importanti su diversi aspetti delle persone. Tutti abbiamo rielaborato questo terribile anno ed abbiamo modificato tante concezioni radicate nei nostri schemi mentali, abitudini e convinzioni.

Avete presente la casa come punto di appoggio o come dormitorio “perché tanto la maggior parte delle ore le passo fuori casa?”

Tutto radicalmente cambiato.
La casa diventa un luogo da vivere e deve avere i giusti spazi, possibilmente luminosa con spazi esterni.

E, perché no, una stanza in più dove lavorare perché lo smart working da esigenza diventerà sempre più una modalità operativa consolidata.

Avete presente la “share economy”?
Non mi interessa avere la proprietà di una casa perché “io sono cittadino del mondo”.
I giovani non vogliono mettere radici, vogliono usare dove e quando hanno bisogno… ma con la pandemia sono tutti tornati nelle case comode. La casa torna il rifugio dell’anima, ma rimane uno dei più importanti investimenti economici.
Basta pensare che, in quei giorni, la borsa perdeva il 30% del suo valore, la casa no!
La casa, per la cultura italiana, è sempre stato un asset del risparmio. Stiamo tornando ad essere di nuovo grandi risparmiatori. Anche a causa del covid, è stato accumulato risparmio in banca di 126 miliardi di euro in più rispetto l’anno precedente. Quasi la metà del credito atteso dal Recovery Fund.

Ritorniamo ai dati di vendita 2020:

  • La transazione più veloce si è conclusa in 7 giorni
  • Il numero minimo di visite per arrivare all’obiettivo è stato solo di uno!
    Ari Uhaooo… 😊
  • Mediamente per arrivare all’obiettivo sono servite 28 visite per immobile
  • I giorni medi reali per arrivare all’obiettivo, considerando tutto il nostro portafogli immobili, è stato di 96 giorni.

Nel 53% dei casi l’esito positivo della transazione è avvenuto fra i 7 giorni e i 72 giorni!

Tutto ciò con uno sconto medio sul prezzo del 5%.

Stastiche vendite immobiliari Milano 2020

Questo è ciò che vogliamo comunicare ai nostri potenziali clienti venditori: la trasparenza come base dell’etica e della professionalità. Perché vendere casa o acquistare casa porta sempre con se un progetto di vita. E desideriamo essere i partner che vi aiutano nel raggiungerlo.

Se vuoi approfondire come possiamo esserti di aiuto, contattaci per un colloquio conoscitivo.

Sulla base dei nostri studi, analisi di mercato ed esperienza, crediamo che il 2021 potrà essere un anno importante per vendere la tua casa a Milano.

Cosa puoi fare ora?

Parliamo di Home Staging?

Home Staging - Immagine di anteprima

Dopo oltre 25 anni di esperienza in un mercato immobiliare molto competitivo come quello di Milano, possiamo garantirvi, numeri alla mano, che l’home staging è l’alchimia mancante su alcuni immobili che restano nei ciechi meandri delle proposte immobiliari sul mercato.

Prima di portarvi dei casi pratici e concreti, soffermiamoci sul comprendere cos’è l’home staging.
Letteralmente si traduce in “allestimento o messa in scena della casa”. È una strategia di marketing utile per presentare al meglio un immobile; permette di far innamorare a prima vista il visitatore che percepirà la nuova casa come intende viverla. Un esperto di interior designer e marketing immobiliare “vestirà” la casa gestendo spazi, luci, colori per mettere in evidenza e far aumentare la percezione delle qualità dell’appartamento.

Un marketing delle emozioni che coinvolgerà i 5 sensi del futuro proprietario aiutandolo a immaginarsi in quel contesto.

Numeri alla mano, vogliamo raccontarvi la nostra esperienza diretta di 4 appartamenti gestiti con questo particolare approccio.

tempi vendita home staging milano

Caso 1 – Via Carpaccio, 5 – Milano

Un immobile in vendita da diverso tempo.

Non facciamo fatica a dichiarare che i tempi necessari per la vendita dell’immobile sono stati 653. Il fatto che l’unità, nella prima fase della commercializzazione, fosse abitata da un inquilino ne ha certamente influenzato l’andamento.

In questo caso il problema non è stato solo la richiesta del prezzo non proprio congrua rispetto al mercato ma un vero e proprio problema di percezione delle qualità dell’immobile.

Dovevamo cambiare strategia! Dopo aver concordato con il proprietario un approccio più innovativo, sono trascorsi solo 59 giorni per la chiusura della transazione. In circa 600 giorni di immobile sul mercato, le visite all’immobile sono state 66 e nessuno dei potenziali acquirenti ha voluto avviare una trattativa.
Nelle successive 25 visite, in 59 giorni l’immobile ha trovato un nuovo proprietario 😊

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Caso 2: via Venini – Milano

Questo immobile ha avuto tempi totali rapidi di vendita, parliamo di 42 giorni. In questo caso la proprietà ha intuito subito il vantaggio dell’home staging.
Infatti sono state sufficienti solo 6 visite e 9 giorni per avere un’offerta accettata dal proprietario e rendere felici tutte le parti.

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Caso 3: Via Sebastiano del piombo – Milano

Un caso che ricalca l’esperienza precedente: 33 giorni in totale per la vendita ma 4 visite e 14 giorni per trovare il punto di incontro fra proprietario e acquirente.
via sebastiano del piombo - milano

Caso 4:  via Carpaccio, 5 sempre – Milano

Stesso indirizzo del primo caso ma, ovviamente, un diverso appartamento.

Dopo che erano trascorsi già 83 giorni per ricevere solo 13 visite all’appartamento e non ottenere alcun interesse concreto abbiamo optato, in accordo con il proprietario, di attivare una strategia di comunicazione diversa ricorrendo all’home staging.

È aumentato subito il numero di persone interessate a visionare l’appartamento. In 47 giorni abbiamo più che raddoppiato le visite e ottenuto la congrua offerta di un aspirante proprietario accettata dal venditore.

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Un dato importante da sottolineare è che lo sconto concesso fra il prezzo di richiesta e l’offerta reale è sempre stato compreso in una forbice fra il 3% e 9%.

Parliamo di uno sconto medio del 6% sul prezzo di richiesta. Noi lo consideriamo un grande successo.


Sei un proprietario che desidera valorizzare il proprio immobile e non rallentare il processo di vendita? Contattaci e studieremo un piano di marketing su misura per te.

Quanto vale la tua casa a Milano?
Scoprilo ora: https://kyos.serviziostime.it/

ANNO 2020

Non l’abbiamo chiesto, né lo potevamo prevedere, ma faremo parte di quelle persone che potranno dire “ti ricordi di quando eravamo tutti agli arresti domiciliari e stringersi la mano, abbracciarsi, baciarsi era diventato un reato?”
In Italia ovviamente, ché in alcune parti del mondo è sempre così.
Intanto impariamo a scandire il tempo delle nostre giornate in maniera diversa, più rilassata, più creativa; che, si sa, a noi la creatività non fa difetto e siamo già curiosi di scoprire cosa saremo stati capaci di inventarci in questo periodo.
Certe piccole cose sono già entrate a far parte delle nostre routine. Rispetto ai primi giorni è già meno strano che i nostri figli al mattino si preparino per le lezioni on line in camera o in salotto (GRAZIE insegnanti!)
Si era sempre parlato di smart working senza mai metterlo in pratica e mai si era neanche pensato ad un esperimento su così larga scala. Da tutte le situazioni si impara qualcosa.
Ottimizzare i nostri spostamenti raggruppando spesa, farmacia, giornalaio, bollette, spazzatura … in modo da limitare le uscite ad una o due volte a settimana e sempre per un solo membro della famiglia.
Non eravamo abituati alla bellezza di pranzare tutti insieme in famiglia e ognuno ha un compito.
Non sembra più una cosa da nerd accordarsi con i propri figli su quale film guardare tutti insieme la sera anche se ognuno ha il proprio televisore.
Stiamo prendendo consapevolezza che siamo fragili, più di quanto eravamo disposti a riconoscere.
Che abbiamo paura, ma è proprio questa a salvarci, a farci mettere al riparo.
La forza dell’essere umano sta nell’andare avanti nonostante la paura, nel rialzarsi dopo le cadute (se impariamo dagli errori è tutto un altro discorso).

Usciremo presto a riempire le nostre piazze, a prendere il caffè al bar nei nostri fantastici mille modi e staremo seduti allo stesso tavolino a discutere di cose futili, senza mascherine, senza guanti. 
Ora la nostra incondizionata riconoscenza va ai nostri angeli, tutto il personale medico sanitario che, ininterrottamente e con pericolo, si prende cura della nostra salute. A tutti coloro che continuano a lavorare per non farci mancare nulla.

Aiutiamoli ad aiutarci RESTANDO A CASA!

La Cedolare Secca per i negozi nella Legge di Bilancio 2020

Con la Legge di Bilancio 2020 non è stata confermata la proroga della cedolare secca per i negozi. Nonostante le proposte della maggioranza, il regime agevolato sugli affitti non verrà confermato nel 2020.
La tassa piatta del 21% applicata ai negozi era in scadenza al 31 dicembre 2019, e la tassazione agevolata sarà applicabile soltanto ai contratti firmati entro la fine dell’anno e, naturalmente avrà valore per tutta la durata del contratto di locazione.
Ricordiamo che la scelta di avvalersi dell’opzione cedolare secca spetta solo alla proprietà ed è revocabile solo ed esclusivamente dalla stessa.

Voltura catastale. Che cos’è

Con la domanda di voltura il contribuente comunica all’Agenzia che il titolare di un determinato diritto reale su un bene immobile non è più la stessa persona ma un’altra, per esempio dopo un passaggio di proprietà di una casa, il trasferimento di un usufrutto o una successione. Il modello, infatti, deve essere presentato per aggiornare le intestazioni catastali e consentire così all’Amministrazione finanziaria di adeguare le relative situazioni patrimoniali.

Chi presenta la voltura?
Devono presentare la domanda di voltura coloro che sono tenuti a registrare gli atti con cui si trasferiscono diritti reali su beni immobili, quindi:

i privati, in caso di successioni ereditarie e riunioni di usufrutto
i notai, per gli atti da essi rogati, ricevuti o autenticati
i cancellieri giudiziari per le sentenze da essi registrate
i segretari o delegati di qualunque Amministrazione pubblica per gli atti stipulati nell’interesse dei rispettivi enti.
Se più persone sono obbligate alla presentazione, è sufficiente presentare una sola domanda di volture.

Se chi è obbligato non richiede la voltura, possono provvedere direttamente gli interessati.

Agevolazioni acquisto prima casa – Di cosa si tratta?

L’agevolazione per l’acquisto della “prima casa” consente di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto di un’abitazione in presenza di determinate condizioni.

Chi acquista da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) deve versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile, mentre le imposte ipotecaria e catastale si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro.

Se invece il venditore è un’impresa con vendita soggetta a Iva, l’acquirente dovrà versare l’imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione, pari al 4% anziché al 10%. In questo caso le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro ciascuna.
https://bit.ly/2ldluyg