Il Binario 21 a Milano deve la sua triste fama alle deportazioni avvenute nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Varie associazioni : l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l’associazione Figli della Shoah, il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, la Comunità Ebraica di Milano e la Comunità di Sant’Egidio hanno realizzato sotto la Stazione Centrale di Milano un’area museale nata per … “realizzare un luogo di memoria ed un luogo di dialogo e incontro tra religioni, etnie e culture diverse…” che si estende per 7060 m2.
Dal Binario 21, tra il 1943 ed il 1945, vennero fatti partire 15 convogli con centinaia di ebrei e deportati politici che venivano caricati su vagoni diretti ad Auschwitz, Birkenau, Mauthausen, Bergen Belsen, Ravensbruck, Flossenburg, Fossoli, Bolzano.
Si tratta dell’unico luogo in Europa che è rimasto intatto tra quelli che sono stati teatro di deportazioni. La Senatrice Liliana Segre, una delle poche sopravvissute ai campi di concentramento, cominciò all’età di 13 anni il suo viaggio nell’orrore proprio qui. Una sua testimonianza dell’arrivo ad Aushwitz- “fui obbligata a intrupparmi nel gruppo delle donne, mio papà era là, oltre quella spianata, con gli altri uomini. Lasciai per sempre la sua mano, non lo avrei mai più rivisto, ma allora non potevo saperlo. Continuavamo a fissarci da lontano ed io, con gli ultimi sguardi, lottando per non piangere, gli facevo dei sorrisi, gli mandavo dei ciao.”
Il 26 gennaio 2010 c’è stata la cerimonia per la posa della prima pietra e l’inaugurazione è stata fatta il 27 gennaio 2013.
Nell’atrio del Memoriale campeggia la grande scritta scura “INDIFFERENZA” voluta fortemente proprio da Liliana Segre perché questa è stata, secondo lei, la molla che ha permesso che la shoah si compiesse. Sul fondo del Memoriale è presente il MURO DEI NOMI. Si tratta di una lunga parete sulla quale vengono proiettati i nomi e cognomi di tutte le vittime che partirono da qui. E’ presente anche un Luogo di Riflessione costituito da una costruzione a forma conica del diametro di 10 mt all’interno della quale c’è solo una panca lungo la parete ed è illuminata da un’unica luce che segue la direzione verso Gerusalemme.
Durante le GIORNATE DELLA MEMORIA ci sono aperture straordinarie anche nel week end, ma non al sabato poiché giorno di riposo per gli ebrei.
La visita ha una durata da una a due ore, è consigliata a tutti per permettere alla memoria storica di agire sulle nostre coscienze.