Divieto di Fumo in Condominio

Fumare è un’abitudine diffusa, che causa dei comprovati danni alla salute. È ritenuto altrettanto dannoso anche il fumo c.d. passivo, ovvero quello respirato involontariamente dai non fumatori che si ritrovano nelle vicinanze di chi invece decide di accendersi una sigaretta o usare altro prodotto del tabacco.

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La legge antifumo in Italia è la L. n. 3/2003, nota come legge Sirchia, che ha stabilito il divieto di fumare nei locali chiusi, a eccezione di quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico, nonché le apposite sale riservate ai fumatori.

 In questo testo si analizza come, in ambito condominiale, si sviluppo questo divieto:

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 La legge Sirchia non prevede il divieto di fumo nelle abitazioni private. Solo in caso di immissioni intollerabili si potrà impedire al vicino di fumare sul balcone o in terrazza

 In Condominio  per quanto riguarda quegli ambienti comuni frequentati non solo dagli altri condomini, ma anche da altre persone, vigono dei divieti antifumo: si tratta di aree non equiparabili alle abitazioni private, quali ad esempio androni, pianerottoli, ascensori, scale e ambienti destinati a ospitare le riunioni condominiali.

Lo stesso Ministro della Salute, nella nota 1505 del 24 gennaio 2005, ha chiarito che il divieto si estende anche a tali zone allo scopo di garantire anche in ambito condominiale la tutela della salute dal fumo passivo.

Sarà l’amministratore di Condominio a occuparsi di vigilare sul rispettare il divieto, esponendo anche nelle zone interessate l’apposita segnaletica antifumo, mentre condomini e frequentatori dello stabile potranno richiamare verbalmente i trasgressori all’osservanza del divieto e, in caso d’inadempienza, segnalare la violazione alle competenti autorità.

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Se a infastidire sia il comportamento di chi fuma fuori al proprio terrazzo o balcone e l’atteggiamento del vicino non è sopportabile,  la soluzione migliore è quella di trovare un accordo e risolvere la questione stragiudiziale inviando una comunicazione scritta al vicino/i molesti, e, se rimasta senza esito, anche una formale comunicazione all’amministratore. L’amministratore, tuttavia, potrà agire come semplice “portavoce”  salvo che divieti in tal senso non siano previsti espressamente nel regolamento condominiale (approvato all’unanimità).

Spesso, tuttavia, non è affatto semplice giungere a un compromesso e anche agire giudizialmente non potrà essere semplice, in quanto per limitare il comportamento del vicino è necessario che questo rivesta determinate caratteristiche.

 L’art. 844 c.c., ad esempio, consente sì al proprietario di impedire le immissioni di fumo o le esalazioni derivanti dalla proprietà del vicino, ma solo qualora queste superino “la normale tollerabilità”, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.

In pratica, se non è superato il limite della normale tollerabilità, il condomino infastidito dal fumo altrui non riuscirà a ottenere dall’autorità giudiziaria un procedimento atto a vietargli di fumare sul balcone o in terrazza. Per questo, prima di intentare una causa, sarebbe meglio far effettuare a un tecnico delle misurazioni in relazione alle immissioni di fumo che si considerano moleste.

Secondo la giurisprudenza, tale disposizione è certamente applicabile anche negli edifici in condominio nell’ipotesi in cui un condomino, nel godimento della propria unità immobiliare o delle parti comuni, dia luogo ad immissioni moleste o dannose nella proprietà di altri condomini.

La normale tollerabilità delle immissioni è un concetto generico, la cui valutazione è rimessa all’autorità giudiziaria che terrà conto della peculiarità dei rapporti condominiali, nonché della destinazione assegnata all’edificio dalle disposizioni urbanistiche o, in mancanza, dai proprietari.

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Nella sentenza n. 7875/2009, ad esempio, la Cassazione ha riconosciuto come immissioni moleste di fumo di sigaretta quelle provenienti da un bar posto al piano terra del Condominio, stante gli effetti fastidiosi e insalubri del fumo passivo provocati da un gruppo di individui, seppur limitato.

Sarà possibile tutelarsi anche nei confronti dei condomini incivili che lanciano mozziconi di sigaretta dal balcone, senza smaltirli in sicurezza, trattandosi di un comportamento che può integrare il reato di “getto pericoloso di cose”.

L’art. 674 c.p. punisce con l’arresto fino a un mese o l’ammenda fino a 206 euro “chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti”.

 

Vendere per comprare casa? Cosa devi sapere

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Le tue esigenze stanno cambiando?

La tua prima casa, non riesce più a soddisfare i bisogni della tua famiglia?

Probabilmente è arrivato il momento del grande ‘salto’ vendere per comprare una nuova casa: una camera in più per il nuovo arrivato o per lo studio, lo spazio esterno che hai sempre desiderato, avvicinarsi ad un familiare, tutto pensato per ‘migliorare la qualità della propria vita‘.

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Presa l’importante decisione, ora bisogna capire come muoversi, passare dalla teoria alla pratica: in genere la prima scelta è quella di iniziare la ricerca della nuova casa, per poi una volta trovata mettere in vendita la propria. Ma è davvero la scelta giusta? Se abbiamo già il capitale per poter acquistare, allora sicuramente si, ma in genere chi deve fare questo tipo di operazione vende, realizza e per differenza chiede un prestito o un mutuo.
Analizziamo questa opzione:
Finalmente! Abbiamo trovato la casa che cercavamo, nel formulare la proposta, dovremo prevedere una caparra e concordare un tempo medio-lungo per la stipula dell’atto, tempo necessario per trovare l’acquirente per la nostra casa.
Vendere! nel più breve tempo è possibile è condizione che si pone in maniera inversamente proporzionale all’ottimizzazione del prezzo. In poche parole, avremo un’alta probabilità di svendere il nostro appartamento per evitare di perdere la caparra già versata per l’acquisto…in un attimo il nostro sogno di cambiamento diventerebbe un incubo.
La scelta migliore risulta invece, quella di vendere il proprio immobile e poi cercare la casa che soddisfi la nostra nuova esigenza. A pensarci manca la terra sotto i piedi ma, seppur non privo di criticità, questa strada è soggetta a minori rischi, se organizzata e studiata nel modo giusto: è la via da percorrere se si vuole raggiungere il traguardo con il miglior risultato.

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  • Una corretta valutazione del proprio immobile, che permetta di conoscere il preciso valore economico della nostra casa è il primo passo da fare: la base dalla quale partire.
  • Successivamente, bisognerà verificare di essere in possesso di tutta la documentazione necessaria per vendere: essere certi che non ci siano intoppi derivanti da piccoli abusi, verande, frazionamenti, diversa distribuzione degli spazi interni, che l’immobile risulti pulito e libero da oneri e pesi di qualsiasi genere.
  • Analizzare le vendite dell’ultimo semestre per conoscere il mercato degli immobili di nostro interesse, gli appartamenti che per caratteristiche e zona rientrerebbero nella nostra ricerca, in che range di prezzo sono stati venduti.
  • Se le nostre disponibilità sono compatibili con il mercato di riferimento allora, è arrivato il momento di mettere il nostro appartamento in vendita.

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Trovato l’acquirente, si stabilirà oltre il prezzo, un tempo che varia dai 6-9-12 mesi per la stipula dell’atto definitivo, tempo sufficiente per trovare la nuova casa.


NOTA BENE: Se si prendono in riferimento i dati delle vendite dell’anno 2018-2019, concluse dalla nostra Società si evince che circa il 55% delle operazioni sono state concluse tra soggetti che vendevano il proprio immobile per comprarne uno nuovo e di questa percentuale il 100% ha trovato nei 6-9 mesi una nuova casa.


Importante sottolineare che per la complessità dell’operazione, utile sarebbe sicuramente farsi affiancare nel percorso da un professionista, un agente immobiliare, che coordini tutta la delicata operazione: valutazione- verifica documentazione- promozione immobile- contratto preliminare- ricerca nuovo immobile, con conseguente accordo che si intersechi perfettamente per tempi e modalità al precedente.

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Il ‘fai da te‘ in questi casi , può essere davvero una scelta azzardata, la complessità dell’operazione e la criticità di alcuni suoi aspetti rendono utile se non necessario l’aiuto di un professionista che ci permetta di vivere con tranquillità e la giusta dose di adrenalina questo cambiamento.

Ultimi aggiornamenti Mercato Immobiliare

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  • Contesto economico fragile, ma il mercato immobiliare può farcela. È ciò che emerge dall’Osservatorio Immobiliare 2019 di Nomisma. http://bit.ly/2kws1U2

 

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  • La vera ripresa riguarda il mercato immobiliare corporate (non residenziali) che ha fatto registrare in Italia transazioni per 4,9 miliardi di euro, in crescita del 54,5%. Report Prelios Group http://bit.ly/2kws1U2ù

 

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  • Sondaggio promosso dalla Banca d’Italia presso circa 1.500 agenzie immobiliari.
    Il periodo di riferimento è il secondo trimestre 2019, principali risultati che emergono dalle interviste agli operatori fanno registrare nel semestre di riferimento una contrazione dei prezzi di vendita e nel contempo una riduzione dei tempi di vendita. http://bit.ly/2kwwdmK

 

Bentornati a Milano!

Il rientro dalle vacanze porta sempre con sé un po’ di malinconia.
Il mare, le montagne, i tramonti sono ancora immagini vivide nei nostri occhi;

i cibi gustati già si rimpiangono

anche se ci hanno fatto guadagnare un po’ di peso.   

Ma Milano e dintorni sanno come venirci in aiuto.    

Settembre è il mese delle sagre e della chiusura di eventi e concerti che hanno avuto inizio, alcuni, già da giugno.
Al link https://www.ilgiorno.it/cosa%20fare/eventi-weekend-1.4749332 troverete informazioni utili per scegliere lo svago più adatto a voi e/o alle vostre famiglie.

LA PROPOSTA DI ACQUISTO E’ UN PRELIMINARE DI COMPRAVENDITA?

 Le tappe fondamentali di una compravendita sono tre:
– LA PROPOSTA DI ACQUISTO
– IL PRELIMINARE DI VENDITA
– IL ROGITO
Oggi vorrei parlare della proposta: ossia della manifestazione di volontà di acquistare un immobile da parte del potenziale acquirente.
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La proposta di acquisto è  la dichiarazione dell’acquirente di volere acquistare un certo bene ad un determinato prezzo,  solitamente, l’agenzia utilizza per questo scopo moduli prestampati, che contengono tutti gli elementi essenziali della futura vendita. E’ BENE CHIARIRE CHE LA PROPOSTA E’  IRREVOCABILE   PER L’ACQUIRENTE,  PERTANTO, E’ ESSENZIALE CHE AL SUO  INTERNO  SIA INDICATO UN ORIZZONTE TEMPORALE DI VALIDITA’.
La PROPOSTA fino all’accettazione da parte del venditore è VINCOLANTE solo per il proponente, è con l’accettazione da parte di entrambi gli aventi causa, che diventa un vero e proprio preliminare di vendita, ossia un contratto con cui le parti si obbligano RECIPROCAMENTE.
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La proposta è  di regola accompagnata dal versamento di una somma a titolo di caparra. Quest’ultima viene data in custodia all’agenzia immobiliare che la restituisce al proponente in caso di mancata accettazione, mentre in caso contrario viene consegnata al venditore impegnandolo alla conclusione dell’affare. Pertanto in caso di futuri ripensamenti successivi all’accettazione, il venditore dovrà restituire al proponente il doppio della somma ricevuta, se invece il proponente, ha dei ripensamenti il venditore ha diritto a trattenere le somme ricevute a titolo di caparra.
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La PROPOSTA DI ACQUISTO può essere subordinata a delle condizioni quali:
– la verifica della consistenza dell’immobile con riferimento alla regolarità urbanistica  e degli impianti;
  – i tempi di consegna dell’immobile da parte del venditore ;
  –  l’ottenimento di un finanziamento  dalla banca da parte del proponente.
Quest’ultima ipotesi deve essere regolamentata in maniera molto dettagliata, in quanto  rischia di diventare una condizione meramente potestativa, ossia, dipendente esclusivamente dalla volontà dell’acquirente. Infatti se quest’ultimo fosse in mala fede potrebbe semplicemente non fornire la documentazione necessaria all’istituto erogante o dichiarare di non avere ricevuto il mutuo semplicemente per liberarsi  dal vincolo contrattuale.
Un argomento che affronto spesso con le persone che si rivolgono a noi riguarda la valenza della proposta di acquisto come compromesso/preliminare di compravendita.
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La Corte di Cassazione civile si è espressa sul caso con sentenza n. 12527 depositata il 25/05/52018.
La Corte afferma che se la proposta d’acquisto accettata,  contiene tutti gli elementi essenziali dell’accordo, rientra nella  fattispecie del preliminare di compravendita.
Pertanto, una proposta irrevocabile di acquisto accettata dall’aspirante venditore  costituisce un preliminare di compravendita.
Infine, per completezza, elenchiamo gli elementi essenziali di un accordo nella fattispecie della proposta di  acquisto.
Ai sensi dell’articolo 1325 del codice civile i requisiti del contratto sono:
– l’accordo tra le parti;
–  la causa;
–  l’oggetto;
–  la forma – quando è prevista dalla legge –  sotto pena di nullità”.

Mutui Casa: Tassi ai Minimi Storici

Il 25 luglio 2019 il Sole 24 ore ha pubblicato un articolo in cui si prende in esame la situazione dei mutui case, oggi con i tassi ai minimi storici.
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   Secondo gli ultimi dati,  in media,  un prestito ipotecario a tasso fisso in Italia costa l’1,79%. Un livello bassissimo, se solo si pensa al 6% del 2012 o al 2,3% del 2016.
   Lo stesso vale per il tasso variabile, oggi in media al costo dello 0,88%, nettamente inferiore rispetto al 3,7% del 2012 o al 1,23% del 2016.
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   Se prendiamo in considerazione, inoltre,  i casi in cui il prestito ipotecario non supera il 50% del valore del bene ipotecato, i tassi medi applicati, si abbassano ulteriormente, raggiungendo l’1,17% per il fisso e allo 0,69% per il variabile.
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Alla base di questa drastica diminuzione dei tassi medi applicati al prestito ipotecario, c’è il basso costo del denaro garantito dalla BCE, che genera la conseguente riduzione dei costi per le banche, ciò permette alle stesse di offrire condizioni più vantaggiose.
Altra faccia della medaglia è invece il reazione degli italiani a tale situazione: nonostante i tassi siano ai minimi storici, le richieste di mutuo sono calate del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, questo perché le incertezze della politica, porta gli stessi ad essere più cauti, aspettando le novità della prossima legge di bilancio.
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Milano Cortina 2026

Come risaputo, le Olimpiadi invernali del 2026 si svolgeranno in Italia, in Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Nei giorni scorsi la notizia ha avuto, come naturale, molto risalto sui media. E voci felici, inorgoglite dalla buona notizia e ottimiste sul ritorno d’immagine ed economico dell’evento, si sono intrecciate con le opinioni più caute di chi paventa il rischio di concludere l’avventura delle Olimpiadi con un bilancio in passivo, come è accaduto per esempio ad Atene.

Al di là di questo dibattito credo che ci sia una valutazione che si possa fare con convinzione di non sbagliare e piena soddisfazione: Milano, che negli ultimi anni ha dimostrato di saper crescere con un ritmo vivace, è risultata una proposta credibile, a suo modo affascinate e trascinante. La candidatura italiana di Milano-Cortina, non a caso, ha prevalso sulla Svezia, la diretta concorrente, con un scarto deciso: 47 voti contro 34. Questa immagine positiva che Milano si è conquistata negli ultimi anni anche all’estero credo possa rappresentare un motivo di ottimismo, soddisfazione e orgoglio per tutti coloro che vivono, e amano, la nostra città.

Il bellissimo il video di Balich che ha lanciato la candidatura di Milano-Cortina…

Milano Cortina 2026 – Il video della candidatura ufficiale

Gabetti ed Enel X : Riqualificazione energetica di Casa e Condominio

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Il Gruppo Gabetti, leader nel settore dei servizi integrati del settore immobiliare italiano e network di affiliazione più importante d’Italia rappresentato dalle agenzie Gabetti e Grimaldi, ed Enel X, business line di Enel dedicata ai prodotti innovativi e ai prodotti digitali, hanno firmato un’intesa che prevede la cooperazione per lo sviluppo di progetti che favoriscono il miglioramento dell’impatto ambientale degli edifici, messa in sicurezza sismica e ammodernamento tecnologico di condomini grazie al sistema Ecobonus e Sismabonus
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Questo importante accordo parte dalla considerazione che in Italia il 75% degli immobili è in classe energetica G e dall’introduzione con la Legge di Bilancio 2019 (Legge n.145 del 30 dicembre 2018) del  ‘Bonus Unico dei Condomini’: si tratta di una agevolazione riservata a condomini e singole unità abitative che consente di beneficiare della detrazione di una certa percentuale IRPEF  per le spese sostenute per interventi di ristrutturazione, lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione riqualificazione energetica e misure antisismiche.
L’Ecobonus e il Sismabonus sono agevolazioni fiscali per chi sostiene spese per interventi di riqualificazione energetica o messa in sicurezza degli edifici. Grazie all’Ecobonus e al Sismabonus è possibile ottenere incentivi fiscali, che possono variare dal 50% al 85% delle spese sostenute.
In base a quanto previsto dal Decreto Crescita 2019 a partire dal 1° luglio 2019 sarà possibile beneficiare dello sconto immediato Ecobonus ristrutturazione e Sismabonus  al posto della detrazione in 10 anni. Pertanto, grazie alle novità introdotte da questo decreto case e condomini avranno la possibilità di cedere il credito Ecobonus a soggetti terzi, oltre che alle imprese che effettueranno gli interventi di miglioramento, che potrà recuperare l’importo in 5 anni.
Grazie alla cessione del credito d’imposta, il condominio (e quindi anche ogni singolo proprietario) può godere subito dei benefici economici derivanti dall’incentivo.  Inoltre avrà anche diversi vantaggi, come:
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– un aumento immediato del valore dell’immobile;
– un minor impatto ambientale;
– una maggiore sicurezza nell’edificio;
– una riduzione dei consumi energetici.
L’accordo tra Enel X e Gabetti parte dal Progetto “Speciale Ecobonus” di Gabetti Lab, società del Gruppo Gabetti che si occupa di gestire e coordinare gli amministratori di Gabetti condominio e Gabetti Tec, rete specializzata alla riqualificazione dei condomini che in pochi mesi ha avuto ottimi risultati in grazie alle cessione del credito, effetti positivi che verranno estesi a tutte le agenzie del gruppo (Gabetti, Grimaldi) quando la cessione del credito sulle singole unità immobiliari sarà attuato.
Grazie alla cessione del credito il condominio dovrà versare solo la parte non incentivabile, cedendo ad Enel X la restante parte sotto forma di credito di imposta, quale parziale forma di pagamento.
Gabetti ed Enel X guidano il condominio attraverso tutto il processo per l’ottenimento della detrazione e della cessione del credito.
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Se sei un amministratore o hai interesse a ristrutturare il tuo condominio per avere informazioni chiama il numero 800 447 445 dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

CANCRO

I nativi di questo segno sono particolarmente focalizzati sui sentimenti e la capacità di amare, per questi motivi la loro casa ideale dovrà essere un luogo caldo, molto intimo e accogliente; le parole chiave sono confort e praticità.
Gli arredi saranno tradizionali, i colori prediletti saranno nei toni pastello e mai accesi.
L’ideale sarebbe una casa immersa nella natura.

Decreto crescita 2019: Settore Immobiliare

Il 27 giugno il decreto crescita 2019 diventa legge: D.L 34/2019

 

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Questo provvedimento contiene misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.
Tra le principali misure contenute nel testo troviamo: lo scivolo pensione di 5 anni per chi ha specifici requisiti contributivi e che si trovano a non più di 60 mesi al conseguimento della pensione di vecchiaia; la proroga dei termini per la rottamazione delle cartelle esattoriali; la sospensione delle sanzioni per 6 mesi per chi è obbligato dal 1 luglio ad emettere lo scontrino elettronico; l’eco bonus motorini elettrici e micro-car per chi rottama i vecchi mezzi di trasporto.

In questa sede andremo ad analizzare in particolare ciò che riguarda il settore immobiliare

Cedolare secca

Stop alle sanzioni per chi omette di confermare alla proroga del contratto l’adesione alla cedolare secca.

Affitti brevi e tassa di soggiorno

Prevista l’introduzione del codice identificativo per strutture ricettive, e multe fino a 5000 euro per i proprietari di case vacanza che evadono il fisco e per i siti, obbligati in solido, che fanno da intermediari.
Tramite i dati forniti i comuni avranno gli strumenti per verificare le presenze e l’eventuale evasione della tassa di soggiorno.

Dichiarazione IMU

Il termine per le dichiarazioni Imu viene spostato dal 30 giugno al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si è verificato l’evento da comunicare. Si limitano i casi in cui tale obbligo sussiste, in particolare si elimina quello degli immobili concessi in comodato a parenti in linea retta di primo grado e quello degli immobili locati “a canone concordato”.
Abolizione di qualsiasi altro onore di dichiarazione o di comunicazione fatta eccezione per l’obbligo di attestazione per i contratti a canone concordato senza l’assistenza dell’associazione di categoria.

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Canoni di locazione non percepiti

Con il decreto Crescita i redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo stipulati dal 2020, se non percepiti, non concorreranno a formare il reddito se la mancata percezione sarà “comprovata dall’intimazione di sfratto per morosità o dall’ingiunzione di pagamento”.

Deducibilità dell’IMU

Incremento della percentuale deducibile dal reddito d’impresa e dal reddito professionale dell’IMU dovuta sugli immobili strumentali.
Durata dei contratti di locazione agevolati

In mancanza della comunicazione di rinuncia il contratto di locazione agevolato (3 anni + 2), è “rinnovato tacitamente, a ciascuna scadenza, per un ulteriore biennio”.

– “Sconto” per interventi di efficienza energetica e riduzione rischio sismico

Possibilità di ottenere uno sconto immediato in sostituzione della detrazione del bonus di ristrutturazione, eco bonus, bonus condizionatori, sisma bonus, per tutti i beni e gli interventi volti al risparmio energetico