A chi competono i costi dei lastrici solari

L’art. 1126 del codice civile stabilisce che il criterio di ripartizione dei costi per gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria o rifacimento dei lastrici solari competa per 1/3 a carico del condomino che abbia l’uso esclusivo del lastrico o della terrazza e per 2/3 a carico dei proprietari delle unità abitative sottostanti.
Sono escluse da questo criterio le spese che tendono esclusivamente al miglior godimento dell’unità immobiliare di proprietà individuale di cui la terrazza/ lastrico sia il prolungamento.

La detraibilità delle spese per la ristrutturazione e bonus mobili spettano anche ai famigliari

Nella circolare 7/E/2017, viene specificato che la detrazione del 50% per i costi sostenuti per gli interventi effettuati sull’immobile può spettare anche al familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento.
Per familiari, si intendono il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.
Per usufruire della detrazione è necessario che i familiari attestino, con un certificato di stato di famiglia o con una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di essere familiari conviventi.
Lo status di convivenza deve sussistere già al momento in cui si attiva la procedura, cioè alla data di inizio dei lavori, purché tale immobile risulti a disposizione.

I GIARDINI DI PORTA VENEZIA

giardini

Nella zona dei Bastioni si trova uno dei più grossi ”polmoni verdi” della nostra città: i giardini pubblici di Porta Venezia.
Essi furono progettati nel 1780 dal noto architetto milanese Giuseppe Piermarini (lo stesso che ha progettato l’arco della Pace) su commissione dell’Arciduca Ferdinando d’Asburgo Este.
L’area su cui sorgono comprendeva, tra l’altro, anche i monasteri di San Dionigi e delle Carcanine ed i loro giardini.
Il parco venne aperto il 26 settembre 1786 dando vita ai primi giardini pubblici della città.

giardini2
Tra gli anni 1888 e 1893 venne realizzato il Museo di Storia Naturale e nel 1930 il Planetario; entrambi ancora presenti e funzionanti.
I giardini hanno anche ospitato lo zoo di Milano fino al 1992; in questo anno vene finalmente chiuso in seguito alle pressioni degli animalisti. Nell’area sono ancora presenti alcune strutture che vengono utilizzate a scopo didattico.
Nel 2002 i giardini vennero intitolati al giornalista e saggista Idro Montanelli, il quale tutte le mattine prima di raggiungere la sede del Giornale, ubicata in Piazza Cavour, sostava sulle panchine per qualche attimo.
Proprio all’interno del parco, il 2 giugno del 1977 il giornalista fu oggetto di un attentato ad opera delle Brigate Rosse, gli spararono alle gambe, e la statua in sua memoria sorge proprio vicino al luogo dell’attentato.
All’interno di questa meravigliosa riserva, troviamo oltre ad un ampio spazio verde, tre aree giochi per bambini, un’area divertimento con trenino e giostre.
Vi ricordiamo che a partire da questo mese e per tutto il periodo estivo, il parco rimarrà aperto fino alle ore 23.30.
E’ facilmente raggiungibile con la linea M1 scendendo alla fermata di Porta Venezia o Palestro e rappresenta per la nostra città un luogo di incanto per lo svago collettivo di ogni età.

La detrazione del 50% per la ristrutturazione resta al venditore se viene fatta richiesta nel rogito notarile

L’articolo 16-bis, comma 8, del Tuir (Dpr 917/1986), prevede che la detrazione Irpef per la ristrutturazione non utilizzata si trasferisca direttamente all’acquirente, salvo ci sia un diverso accordo tra le parti, nel caso di vendita di un immobile ad una persona fisica.
Qualora invece l’immobile venga venduto ad una società il trasferimento non avviene e si perde il diritto alla detrazione.
Il venditore può comunque optare per il mantenimento dei benefici fiscali. Tale opzione deve essere inserita direttamente nel rogito notarile di trasferimento dell’immobile.

L’ULTIMA CENA DI LEONARDO

milano_cenacolo_vinciano_INT_001

A pochi passi dal centro storico, precisamente nella cattedrale di P.zza di Santa Maria delle Grazie, si trova una delle opere più famose e affascinanti del grande Leonardo Da Vinci: “L’ultima Cena” il cosiddetto Cenacolo.
Questa incantevole opera, realizzata tra 1494 e il 1498, richiama numerosi turisti da tutto il mondo e rappresenta il sedicesimo sito museale più visitato del nostro Paese.
Come ben saprete, il capolavoro raffigura l’ultima cena di Gesù con gli apostoli durante la Pasqua ebraica, evento precedente la sua morte raccontata anche dall’apostolo Giovanni nel suo Vangelo.
L’affresco, di dimensioni imponenti, si trova all’interno dell’ex refettorio del convento ed è stato volutamente riposto in questa stanza perché spoglia e semplice, in moda da poter attirare l’attenzione dei turisti solo sul capolavoro del famoso pittore.
Esso, a causa di una tecnica sperimentale usata da Leonardo Da Vinci, ha subito deterioramenti nel corso degli anni e il restauro dell’Ultima Cena viene spesso ricordato come una delle opere più complesse nel campo della conservazione del patrimonio artistico italiano, non solo per la lunghezza della sua durata ovvero di circa 20 anni, ma anche per il numero di persone coinvolte.
Se siete interessati ad ammirare l’opera, Vi informiamo che l’ingresso è a numero chiuso previa prenotazione.

Coworking: come guadagnare o risparmiare sull’ufficio

Cos’è, come funziona il coworking e come è possibile guadagnare o risparmiare sui costi dell’ufficio

coworking

Disponi di un ufficio che si compone di diverse stanze e postazioni: molte di queste sono vuote e magari hai anche una sala riunioni che non usi tutti i giorni.

Hai mai pensato di tagliare i costi? Ti trovi, viceversa, nella situazione opposta: sei un professionista, ma non hai un ufficio e non disponi di un ambiente lavorativo confortevole a causa dei costi che questo comporterebbe (soprattutto ad inizio carriera). Hai mai pensato al coworking? Se ti trovi in una delle due situazioni descritte, il coworking potrebbe rappresentare un’ottima soluzione per guadagnare e risparmiare sull’ufficio. Il coworking, infatti, nasce dall’esigenza di tagliare i costi derivanti da un ufficio permanente, condividendone gli spazi con altri professionisti. Vediamo, dunque, cos’è, come funziona il coworking e come è possibile guadagnare o risparmiare sui costi dell’ufficio.
Coworking: cos’è
Con il contratto di coworking un soggetto (il c.d. concedente) mette a disposizione uno spazio di lavoro attrezzato ad un altro soggetto (il c.d. utilizzatore), che potrà così usufruire di un ambiente confortevole e funzionale dove svolgere la propria attività lavorativa.Nel contratto di coworking, dunque, vengono in rilievo essenzialmente due parti:

– il concedente, e cioè una persona fisica o una società, proprietaria di un immobile a uso commerciale, appositamente strutturato in modo da creare diverse postazioni per ufficio, sia divise sia in open space;
– L’utilizzatore, impersonificato solitamente da un lavoratore che svolge una professione intellettuale (avvocato, commercialista, architetto, grafico, agente di commercio, pubblicitario, ecc.) che intende usufruire di una postazione lavorativa essenziale e temporanea, ma fornita di attrezzature quali scanner, stampanti, connessioni internet.
Coworking: come guadagnare o risparmiare sull’ufficio
– Il concedente, a fronte della messa a disposizione del proprio ufficio, riceverà dei canoni di modo da rendere remunerativa la propria attività. Il contratto, dunque, deve indicare espressamente il canone che l’utilizzatore dovrà corrispondere al concedente. È bene, inoltre, che il contratto indichi con chiarezza quali servizi sono compresi, elencando per i servizi non compresi (ad esempio, fotocopiatrice, sala riunioni, ecc.) i costi da corrispondere di volta in volta, in base al concreto utilizzo.
– L’utilizzatore potrà godere, per un tempo prestabilito, di una postazione di lavoro, senza dover sostenere i costi per l’acquisto o la locazione di un ufficio.
La postazione di lavoro deve essere descritta con precisione, così come le attrezzature che vengono date in uso. Possono essere previste diverse tipologie di postazioni, dalle più economiche (come, ad esempio, una semplice scrivania fornita di una sedia, una lampada, alcune prese di corrente) fino alle più confortevoli e dotate di maggiore privacy (si pensi ad una stanza riservata con attrezzatura d’ufficio completa).
Il coworking prevede anche la possibilità di utilizzare una connessione internet, uno scanner, le stampanti presenti negli ambienti. Per questi servizi può essere richiesto un prezzo forfettario, compreso nel canone, oppure a consumo. Spesso l’immobile è dotato di una o più sale riunioni, che il professionista può prenotare (con anticipo) se ne ha bisogno. Il costo viene di solito conteggiato a parte, in base alle ore di effettiva occupazione.

Coworking: quali vantaggi
Il contratto di coworking si rivolge essenzialmente a professionisti che non dispongono di un proprio ufficio (spesso a causa dei costi che questo comporta). Con il coworking essi potranno usufruire di uno “spazio attrezzato” per svolgere la propria attività professionale, senza dover anticipare i costi per il suo approntamento e risparmiando in termini di canoni locatizi. Anche chi mette a disposizione uno spazio lavorativo attrezzato riceverà non indifferenti vantaggi economici, medianti i quali potrà, ad esempio, abbattere i costi del proprio ufficio ed investire maggiormente sulla propria professionalità.
Il coworking, inoltre, favorisce la collaborazione tra professionisti poiché offre l’importante vantaggio di lavorare in un ambiente ove normalmente svolgono la propria attività anche altri professionisti, con i quali è possibile interagire. Con il coworking, dunque, si viene spesso a creare un ambiente ricco e dinamico che spesso porta alla nascita di progetti integrati, di collaborazioni ed allo scambio dei clienti, a continui stimoli di crescita personali e professionali.

Chiesa di San Maurizio

san_maurizio_4

Che Milano nasconda i suoi tesori più belli è cosa nota e forse doverli scoprire fa parte di un gioco per farli apprezzare ancora di più.
Al 13 di corso Magenta, nel cuore di Milano, si trova uno dei suoi capolavori più preziosi la cui costruzione risale al 1503 come indicato sulla pietra dell’abside.
Dall’esterno non si immaginerebbe mai il tripudio di affreschi e dipinti che si trovano all’interno; quasi non si è preparati.
La chiesa fa parte di un antico e vasto monastero femminile destinato alle monache di clausura che, non potendo entrare in contatto con nessuno, potevano seguire le funzioni rimanendo al di là di un tramezzo detto “del coro delle monache”.
La struttura si articola in due parti: l’aula pubblica destinata ai fedeli e l’aula privata, più grande, destinata alle monache; entrambe rapiscono per la loro bellezza.

Tutte le pareti ed i soffitti sono interamente decorati con dipinti, affreschi, stucchi e ben rappresentano l’espressione rinascimentale del periodo.
Bernardino Luini vi operò con la sua scuola dal 1522 al 1529.
In una delle due aule si potrà ammirare anche un organo risalente al 1554.
Al pubblico è conosciuta come la “Cappella Sistina di Milano”.
E’ possibile visitare la chiesa liberamente o accompagnati da una guida che sarà in grado di svelare aneddoti e misteri legati alla sua lunga storia.

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

FAI_primavera

Tra pochi giorni torna un appuntamento molto amato dagli italiani: “Le Giornate FAI di Primavera”

Grazie a questa splendida iniziativa, che rappresenta un traguardo prestigioso per una delle iniziative più importanti a livello artistico-culturale del nostro Paese, nelle giornate del 24/25 Marzo sarà possibile visitare luoghi di cultura normalmente inaccessibili: ville, palazzi, chiese, giardini e castelli, i quali saranno visitabili con offerta libera.
Come dicevamo poco prima, gli appuntamenti sono moltissimi, ed ogni regione ha il suo calendario con le meraviglie da poter visitare.
Per la nostra città, sarà possibile entrare allo stadio Giuseppe Meazza, dove si potrà accedere in esclusiva anche negli spogliatoi di Milan e Inter, e percorrere il tunnel che li collega in campo.
Rimanendo in zona, molto interessante anche la visita al vicino Ippodromo, dove verranno aperti i cancelli della “Palazzina del Peso” con l’accesso alla “sala Bilancia” in cui vengono pesati i fantini e la loro sella.
Infine, sarà possibile visitare il cantiere della nuova M4, la Sala Reale e la Sala della Armi in stazione centrale e il Palazzo dell’Arcivescovado in Piazza Fontana.
Per chi desidera, visionare l’elenco completo e conoscere i luoghi scelti dal Fondo Ambiente Italiano per quest’anno, è possibile collegarsi direttamente al portale dell’associazione.
Per quanto riguarda l’offerta libera, sarà possibile lasciare la somma che si desidera all’accesso di ogni luogo aperto, oppure inviando un sms solidale al numero 45592, attivo dal 13 marzo al 1 aprile.