Scenari Mercato Immobiliare 2020

Un appuntamento classico, anche in questa condizione di straordinaria difficoltà, è quello in cui Nomisma (Osservatorio Mercato Immobiliare) nella persona del suo AD e Responsabile scientifico Luca Dondi Dall’Orologio ha presentato la sua relazione in diretta streaming il 25 marzo 2020.

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La presentazione comincia con l’intervento di Lucio Poma capo-economista Nomisma, che ha concentrato il suo discorso  su ciò che è successo negli ultimi due mesi. Partendo dalla crisi che comincia con un problema strutturale che parte dalla Cina e dal rallentamento della sua economia, alle previsioni degli effetti che avremo nei prossimi mesi:

  • riduzione dei consumi;
  • discesa dei prezzi;
  • reddito pro-capite dei lavoratori inevitabilmente in calo.

Questi tre effetti  più le aspettative sul futuro causeranno deflazione. Se c’è deflazione si posticipano nel tempo i consumi.

Nonostante un contesto fragile di crescita economica lenta, il clima di fiducia delle famiglie alla fine del 2019 era comunque positivo. Questo alimentava l’interesse sul settore immobiliare: le previsioni potenziali, grazie anche ai tassi di interesse eccezionalmente bassi, mantenevano livelli di compravendite significativi.

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I mutui calavano in termini di importo erogato, a vantaggio di una componente caratterizzata da maggiore liquidità. L’indebolimento dell’economia, era da un lato compensata dalla domanda di investimento che si è riproposta tra il 2018 e il 2019 in termini di interesse all’acquisto e che ha portato nel corso del 2019 ad un aumento delle compravendite, che stava portando ad una variazione positiva in termini di evoluzione dei prezzi.

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All’inizio del 2020, in una situazione pre-contagio, si ci era comunque preparati ad un rallentamento dell’economia in genere, precisa nel suo intervento Elena Molignoni Responsabile area immobiliare Nomisma, che inevitabilmente avrebbe avuto effetti negativi anche sul settore immobiliare che, fino ad allora, aveva resistito. Questo perchè l’immobiliare non è più un bene rifugio, cosi come era stato in passato, e quindi come tutti i settori dell’economia reale risente pesantemente delle condizioni economiche generali.

Alla luce della situazione inedita e potenzialmente drammatica che stiamo vivendo, l’Amministratore Delegato Luca Dondi, presenta due diversi scenari, facendo ipotesi, in quanto, ancora nel pieno dell’emergenza.

Per il triennio 2020-2022 è possibile fare previsioni sulla base di variabili macroeconomiche, ipotizzando due diversi scenari: uno ottimistico e l’altro pessimistico.

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Da uno scenario pre-virale a cui ci stavamo preparando, dove ad esempio si prevedeva un PIL in crescita nel 2020  dello 0,4 si passa ad un calo, nello stesso anno, di quasi 2 punti percentuali nello scenario soft, fino ad un crollo di oltre 5 punti percentuali nello scenario hard.

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Nelle previsioni delle erogazione dei mutui alle famiglie per acquisto di abitazioni, il mercato residenziale è fortemente legato a quella che è l’atteggiamento delle banche: non bastano i tassi bassi, ci vuole un atteggiamento pro-attivo, ci vogliono policy nuove, ci vorrà un sistema che alimenti un mercato che sarà fragile dal punto di vista delle capacità reddituali delle famiglie,a salvaguardia della liquidità, alle quali le banche sono già esposte. E’ necessaria un’operazione di stimolo massiccio da parte delle forze politiche e dell’azione del Governo per sostenere l’economia nel complesso. Negli scenari fatti abbiamo due ipotesi, in cui vediamo dei cali drastici, che portano a prevedere nello senario ottimistico una perdita 7,5 mld e in quello pessimistico addirittura 15,8 mld che partendo dal 2020 e diventando ancora più significativi nel 2021-2022.

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Guardando l’evoluzione della componente creditizia, che andrà letta alla luce di quello che sarà il comportamento effettivo degli istituiti di credito, vediamo la ricaduta che avrà nelle compravendite residenziali: si parla di 48000 compravendite in meno nello scenario soft e addirittura 118000 compravendite in meno nello scenario più pessimistico solo nel 2020, che andrebbero a peggiorare nei due anni a venire. Tributo pesantissimo che lo scenario immobiliare paga alla crisi che stiamo vivendo.

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Per ciò che riguarda la componente prezzo, che si stava allineando al ritrovato dinamismo del settore, si prevede,come di solito accade in Italia, che i prezzi resistano: si prevede una flessione che va, per lo scenario più positivo, da un meno un punto percentuale per il residenziale, e poco più per gli altri segmenti, ad un -3% per lo scenario più negativo.

 

 

 

 

 

Aggiornamenti Coronavirus: DPCM 22 marzo 2020

Sabato 21 marzo alle 22:45 nuovo  intervento in diretta del Presidente del Consiglio Conte: ”Si tratta di misure severe ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perchè solo così tuteliamo noi stessi. (..) Rallentiamo il motore del Paese ma non lo fermiamo”

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Dai sindacati la netta richiesta di uno stop a tutte le attività industriali non strategiche, da qui la decisione del premier di sospendere tutte le attività produttive, industriali e commerciali, ad eccezione di:

  • coltivazioni agricole e produzione di prodotti per animali e per la pesca;
  • estrazione di carbone, petrolio e gas naturale e attività a queste di supporto,
  • industrie alimentari, bevande, tessili tecnici e industriali;
  • fabbricazione di carta e legno per imballaggi, prodotti chimici, farmaceutici;
  • fabbricazione di articoli di gomma, materie plastiche e vetro per laboratori, uso igienico e farmacia;
  • fabbricazione di macchine, apparecchiature e attività di manutenzione, riparazione, istallazione necessarie alle industrie di cui sopra;
  • fornitura di energia elettrica, acqua, reti fognarie, smaltimento rifiuti e recupero materiali;
  • commercio all’ingrosso dei prodotti alimentari, tabacco, farmaceutici, antincendio e infortunistici, giornali;
  • trasporti;
  • servizi postali, finanziari e assicurativi.

Nell’ Allegato 1 della Gazzetta ufficiale 22/03/2020, l’elenco completo.

Si precisa che le attività produttive sospese, ove possibile, possono essere comunque continuate, se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile.

Chimica, Corona, Coronavirus, Cura, Malattia, Epidemia

E’ posto altresì, il divieto per tutte le persone di trasferirsi o spostarsi, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Con questo Decreto il presidente del Consiglio dei Ministri fissa il limite delle misure adottate spostandolo dal 25 marzo al  3 aprile.

E’ un momento difficile per il nostro Paese, il primo dal secondo dopoguerra, ma tutte queste misure sono necessarie al fine di arginare il crescente numero di contagi e morti.

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”Rinunciamo ad abitudini care per amore dell’Italia. Però non rinunciamo alla speranza. Insieme ce la faremo”

Aggiornamenti sul decreto ”Cura Italia”: mutui prima casa

In questo articolo passiamo ad evidenziare uno dei provvedimenti inseriti nel decreto 18/2020 di sicuro interesse sulle misure a sostegno dell’economia: l’estensione della platea dei beneficiari del cd. Fondo Gasparrini.

Finanziamento, Edilizia, Costruire, Architettura

Questo Fondo di solidarietà, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con una legge n. 244 del 24/12/2007 art. 2 comma 475 ss., ha previsto la possibilità, per i titolari di un mutuo per acquisto di prima casa, di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà.

Casa, Denaro, Euro, Moneta, Monete

Il Fondo sostiene i costi relativi agli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione, in pratica ripagherà ala banca il tasso di interesse applicato con esclusione della componente ‘spread’.

Con il decreto ”cura Italia” (18/2020) il Governo ha deciso di permettere l’accesso al Fondo oltre a chi si è visto sospendere o ridurre l’orario di lavoro per almeno 30 giorni, già concesso con DL 9/2020 capo III art. 26, anche ai lavoratori autonomi, partita IVA e professionisti, che certificano di aver subito perdite su base trimestrale pari al 33% del fatturato, per un periodo massimo di 9 mesi.

Per poter presentare domanda – tramite la propria banca – bisognerà attendere qualche settimana perché sono attesi chiarimenti sulle modalità attuative delle nuove disposizioni.

Chi paga la perizia per ottenere il mutuo

E’ bene precisare per poter presentare domanda di accesso ai benefici del Fondo  bisogna essere proprietario di un immobile adibito ad abitazione principale, titolare di un mutuo contratto per l’acquisto dello stesso immobile di importo non superiore a 250mila euro e in possesso di indicatore Isee non superiore a 30mila euro. Quest’ultimo requisito reddituale è stato però eliminato per i prossimi nove mesi. Il mutuo deve, inoltre, essere in ammortamento da almeno un anno al momento della presentazione della domanda. Ed è ammissibile anche il titolare del contratto di mutuo già in ritardo nel pagamento delle relative rate, purché il ritardo non superi i 90 giorni consecutivi.

Restrizioni per coronavirus, cosa si può fare e cosa è vietato

Sono diverse le restrizioni che devi rispettare per l’emergenza coronavirus. Ogni spostamento da casa deve essere necessario e giustificato. Resta il più possibile a casa.

Restrizioni per coronavirus, cosa si può fare e cosa è vietato, guida

Restrizioni per coronavirus, cosa si può fare e cosa è vietato

Quelli che stai vivendo sono giorni e settimane davvero difficili, che rimarranno indelebili nei tuoi ricordi, oltre che nella storia dell’umanità. Per salvaguardare te e i tuoi cari, la cosa migliore che puoi fare è restare a casa, uscendo il meno possibile.

In questo periodo, ogni città e piccolo centro urbano d’Italia sembrano dei luoghi fantasma. Le piazze sono deserte e la maggior parte dei negozi sono chiusi, così come bar, ristoranti, scuole, università, cinema, teatri e musei.

Molte delle cose che facevi normalmente oggi non puoi farle, e nessuno sa dire con certezza, al momento, quando tutto potrà tornare alla normalità.

Il miglior modo per reagire è tenere duro, stando a casa e dedicando il tuo tempo a quello che ti piace, condividendolo magari con chi vive con te.

Reagisci utilizzando al meglio il tuo tempo in casa

Ma quali sono i motivi e le circostanze per cui è consentito uscire di casa?

Il Dpcm, firmato l’11 marzo 2020 dal presidente del Consiglio dei ministri Conte, ha introdotto una serie di restrizioni, proprio per fermare la diffusione del coronavirus.

Vediamo allora cosa si può fare e cosa invece è vietato, fino al 25 marzo 2020, giorno fino al quale bisognerà rispettare queste nuove regole, salvo cambiamenti o nuove proroghe.

Coronavirus, per ogni spostamento ti serve un’autocertificazione

Coronavirus, per ogni spostamento ti serve un’autocertificazione. Ecco cosa puoi fare

Sono tante e diverse le misure adottate dal Governo per contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19.  Una regola però vale per tutte: ogni volta che esci di casa dovrai avere un’autocertificazione in cui indichi espressamente il motivo del tuo spostamento.

L’autocertificazione è necessaria anche per gli spostamenti a piedi. Sei tenuto a giustificare lo spostamento, in caso di controllo delle forze dell’ordine. Per la tua autocertificazione, il ministero dell’Interno ha predisposto un modulo che si può scaricare direttamente dal sito del Viminale.

Ricordati che chi non rispetta le disposizioni può essere denunciato in base all’articolo 650 del codice penale e per reati legati alla tutela della salute pubblica.

Coronavirus, ecco cosa puoi fare e cosa no

Coronavirus decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Conte, 11 marzo 2020

La novità principale del decreto del presidente del Consiglio dell’11 marzo è la chiusura fino al 25 marzo, su tutto il territorio nazionale, di:

  • tutte le attività di ristorazione (bar, pub, pizzerie, ristoranti, pasticcerie, gelaterie..);
  • tutti i negozi, tranne quelli delle categorie espressamente previste, come: i negozi di prodotti alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, le tabaccherie, i bar e punti di ristorazione nelle aree di servizio stradali e autostradali e, infine, i negozi di prima necessità o di servizi alla persona.

Il decreto prevede anche che i Presidenti delle Regioni possano ridurre i servizi di trasporto pubblico locale, anche non di linea, per effettuare le sanificazioni, ma, allo stesso tempo, assicurare i livelli essenziali di servizio.

Il decreto ha dato anche la possibilità al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di disporre la cancellazione o la riduzione dei servizi di trasporto via pullman, treno, aereo o nave.

Ma vediamo singolarmente e più nel dettaglio, quali sono le attività e gli spostamenti consentiti dal decreto e quali no:

Fare la spesa

Fare la spesa ai tempi del coronavirus - puoi farlo

Puoi andare al supermercato, ma devi sempre tenere la distanza di un metro dagli altri. Probabilmente dovrai fare un po’ di fila prima di entrare.

Andare in farmacia o dal medico

Coronavirus, puoi andare dal medico o in farmacia

Puoi andare in farmacia e nella parafarmacia, così come puoi andare dal medico, per fare analisi o esami per avere una diagnosi. Non puoi entrare nelle sale d’attesa di un pronto soccorso, proprio perché è un luogo maggiormente a rischio di contagio, a meno che ci siano dei motivi gravi, come accompagnare un parente non autosufficiente.

Andare dal meccanico o dal ferramenta

Andare dal meccanico o dal ferramenta ai tempi del coronavirus

Puoi andare dal meccanico per il tuo ciclomotore o per la tua macchina, ma solo se è urgente e non puoi rimandare. Puoi andare dal ferramenta per fare acquisti che siano necessari.

Andare dal tabaccaio

Puoi andare dal tabaccaio perché è aperto.

Fare benzina

Puoi fare la benzina perché i distributori sono aperti.

Andare al bar o al ristorante

Andare al bar o al ristorante ai tempi del coronavirus

Non puoi andare al bar, nei ristoranti, nelle pasticcerie e nelle gelaterie, perché sono tutti chiusi.

Andare a comprare il giornale

Le edicole sono aperte per garantire il diritto all’informazione.

Andare nei luoghi di culto

Puoi andare in chiesa e  in tutti gli altri luoghi di culto, perché sono aperti. Però è vietato celebrare matrimoni e funerali.

Andare all’Autogrill

Se sei viaggio in autostrada o in una strada a scorrimento veloce, magari per motivi di lavoro importanti o per esigenze urgenti, puoi fermarti nelle aree di servizio per comprare alimenti e bevande.

Muoverti con i mezzi pubblici

Muoverti con i mezzi pubblici ai tempi del coronavirus

Puoi muoverti con i mezzi pubblici. Eventuali limitazioni ai servizi ti saranno comunicate dalle amministrazioni locali.

Spostarti con treno o aereo

Puoi viaggiare in treno o in aereo, ma solo per delle valide giustificazioni che si possano dimostrare.

Andare a prendere i figli, se separati

Puoi uscire di casa per andare a prendere i tuoi figli, se sei separato, e raggiungere anche un Comune diverso da quello in cui risiedi.

Assistere i tuoi familiari malati o visitarli in ospedale

Assistere i tuoi familiari malati o visitarli in ospedale ai tempi del coronavirus

Puoi andare a trovare un tuo familiare malato o che ha bisogno di cure, per portagli la spesa o i farmaci,  ma ricordati sempre di avere tutte le accortezze necessarie: mantieni la distanza di sicurezza di un metro e indossa i dispositivi di protezione come guanti e mascherina. Nel caso in cui il tuo parente sia ricoverato in un ospedale o in una struttura residenziale per anziani, l’accesso è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura.

Fare raccomandate o prelevare soldi in banca

Gli uffici pubblici e le banche sono aperti, ma anche qui si potrà entrare scaglionati. Devi mantenere sempre la distanza di un metro dagli impiegati.

Fare shopping

Fare shopping ai tempi del coronavirus

Tutti i negozi al dettaglio sono chiusi.

Fare acquisti online

Puoi farli, poiché il decreto non ha previsto restrizioni specifiche per questa categoria.

Andare al centro estetico o dal parrucchiere

Tutti i parrucchieri e i centri estetici sono chiusi.

Fare sport all’aperto

Fare sport all’aperto

Lo sport e le attività motorie sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. Parchi e giardini pubblici possono restare aperti, anche se alcune amministrazioni locali hanno deciso di vietare l’accesso ad alcuni parchi.

Fare passeggiate da solo o con il cane

Puoi passeggiare o portare a spasso il cane, ma rimanendo sempre nelle vicinanze della tua abitazione e per una durata di tempo limitata. Se si è in due bisogna mantenere la distanza di almeno un metro.

Fare feste e cene

Fare feste e cene ai tempi del coronavirus

Non puoi andare a trovare familiari o amici, a meno che ci sia un grave motivo. In caso di incontro devi mantenere la distanza di sicurezza di un metro e indossare i dispositivi di protezione come guanti e mascherina. Pertanto in questo periodo non puoi organizzare feste a casa, eventi o cene che comportino qualunque genere di assembramento.

Andare nella tua seconda casa

Puoi andare nella tua seconda casa, quella cioè dove non hai la residenza o il domicilio, ma solo in casi di vera emergenza, come in caso di perdita di gas o di acqua, situazioni che necessitano interventi di riparazione immediata. Se, nel momento in cui è stato firmato il decreto, eri nella tua seconda casa, puoi rimanere in quella abitazione, specie se non hai la necessità di rientrare nel tuo domicilio principale. Non devi comunicare nulla alle autorità, ma, se intendi spostarti, devi seguire le stesse regole che avresti stando nella tua abitazione principale. Secondo un articolo del decreto, hai diritto a rientrare in qualunque momento nella tua abitazione principale. In questo caso non c’è nessun tipo di limitazione.

Decreto Cura Italia: stanziati aiuti per 25 miliardi.

Il consiglio dei ministri riunitosi ieri 16 marzo ha approvato un decreto-legge contenente misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Conte: Nessuno deve sentirsi abbandonato e questo decreto lo dimostra. Il governo risponderà presente anche domani

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Questo decreto contiene principalmente 4 punti

  1. Misure di potenziamento per il Servizio Sanitario Nazionale. 

Questo punto prevede in particolare l’incremento del personale sanitario con 20.000 nuove assunzioni, lo stanziamento di fondi per aumentare i posti letto, per gli straordinari del personale sanitario e per le forze di polizia, esercito e vigili del fuoco, finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto alle imprese produttrici di dispositivi medici, stanziamento di fondi per la sanificazione di scuole province, Città metropolitane e Comuni.

2. Supporto al credito per famiglie, micro, piccole e medie imprese.

In questo punto si prevede estensione della cassa integrazione in deroga all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi, per la durata massima di 9 settimane, alle aziende che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica. riconosciuto un indennizzo 600 euro per lavoratori autonomi e partite IVA. Equiparazione alla malattia del periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per Covid-19 anche per il settore privato. Sostegno dei genitori lavoratori la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi, aumentati di altri 12 giorni in caso di handicap gravi, al 50% del trattamento retributivo, oppure l’assegnazione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine. Misure in favore per il trasporto aereo, settore agricolo e della pesca.

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3. Sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali.

Per evitare a imprese e nuclei familiari la carenza di liquidità sono stati previsti numerosi interventi, anche attraverso la collaborazione con il sistema bancario. come il potenziamento del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti, facilitazione per l’erogazione di garanzie per finanziamenti a lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali e l’istituzione di un fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo e ulteriori disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura.

4. Misure in campo fiscale, allo scopo di evitare che obbligazioni e adempimenti aggravino i problemi di liquidità

Sospensione per i settori più colpiti, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile e sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro e differimento delle scadenze per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione. Disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile. Sospensione sino al 31 maggio 2020 dei termini relativi alle attività di controllo accertamento e riscossione da parte degli uffici dell’ Agenzia delle Entrate. Sospensione dei termini per la riscossione di cartelle esattoriali, per saldo e stralcio e per rottamazione-ter, sospensione dell’invio nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi.

Documento, Accordo, Documenti, Segno

Premi ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro. Incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro. Deducibilità delle donazioni COVID-19.  A negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo. Disposizioni in materia di trasporto stradale e trasporto di pubblico di persone, sugli operatori di servizio di trasporto pubblico regionale e locale e sui gestori di servizi di trasporto scolastico, di trasporto navale nonchè di autoservizi pubblici non di linea. Sospensione fino al 31 maggio 2020 dei versamenti dei canoni di locazione e concessori relativi agli impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali per le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, che operano sul territorio nazionale e misure straordinarie urgenti a sostegno della filiera della stampa.

 

 

ANNO 2020

Non l’abbiamo chiesto, né lo potevamo prevedere, ma faremo parte di quelle persone che potranno dire “ti ricordi di quando eravamo tutti agli arresti domiciliari e stringersi la mano, abbracciarsi, baciarsi era diventato un reato?”
In Italia ovviamente, ché in alcune parti del mondo è sempre così.
Intanto impariamo a scandire il tempo delle nostre giornate in maniera diversa, più rilassata, più creativa; che, si sa, a noi la creatività non fa difetto e siamo già curiosi di scoprire cosa saremo stati capaci di inventarci in questo periodo.
Certe piccole cose sono già entrate a far parte delle nostre routine. Rispetto ai primi giorni è già meno strano che i nostri figli al mattino si preparino per le lezioni on line in camera o in salotto (GRAZIE insegnanti!)
Si era sempre parlato di smart working senza mai metterlo in pratica e mai si era neanche pensato ad un esperimento su così larga scala. Da tutte le situazioni si impara qualcosa.
Ottimizzare i nostri spostamenti raggruppando spesa, farmacia, giornalaio, bollette, spazzatura … in modo da limitare le uscite ad una o due volte a settimana e sempre per un solo membro della famiglia.
Non eravamo abituati alla bellezza di pranzare tutti insieme in famiglia e ognuno ha un compito.
Non sembra più una cosa da nerd accordarsi con i propri figli su quale film guardare tutti insieme la sera anche se ognuno ha il proprio televisore.
Stiamo prendendo consapevolezza che siamo fragili, più di quanto eravamo disposti a riconoscere.
Che abbiamo paura, ma è proprio questa a salvarci, a farci mettere al riparo.
La forza dell’essere umano sta nell’andare avanti nonostante la paura, nel rialzarsi dopo le cadute (se impariamo dagli errori è tutto un altro discorso).

Usciremo presto a riempire le nostre piazze, a prendere il caffè al bar nei nostri fantastici mille modi e staremo seduti allo stesso tavolino a discutere di cose futili, senza mascherine, senza guanti. 
Ora la nostra incondizionata riconoscenza va ai nostri angeli, tutto il personale medico sanitario che, ininterrottamente e con pericolo, si prende cura della nostra salute. A tutti coloro che continuano a lavorare per non farci mancare nulla.

Aiutiamoli ad aiutarci RESTANDO A CASA!

Flash mob dai balconi: “Andrà tutto bene”

Questo ultimo fine settimana, è stato il primo in piena emergenza Covid-19, a poche ore dal DPCM dell’11 marzo, che ha chiuso negozi e attività commerciali, ad eccezione dei servizi essenziali, su tutta la nostra penisola, e da quando è stato richiesto a tutta la popolazione, di “restare a casa”, per combattere e arginare gli effetti di questo  spaventoso virus: uno “tsunami” che si è abbattuto sul mondo intero.

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La reazione degli italiani, è stata quello di trasmettere un messaggio di speranza, manifestare l’esigenza di sentirsi uniti pur dovendo restare lontani, la volontà di ringraziare chi negli ospedali assiste i contagiati.

Partono dai social, i flashmob dai balconi: nelle città svuotate ad orari prestabiliti, da nord a sud, persone di tutte le età con strumenti, pentole e tamburelli, si sono affacciate ai balconi e alle finestre, cantando dall’Inno di Mameli, ad Azzurro, a Napul’è, hanno esposto cartelloni colorati dai bambini con la scritta ANDRA’ TUTTO BENE, hanno spento le luci delle loro case e acceso nel buoi, le torce dei cellulari.

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Tutto questo, seppur nella consapevolezza di essere in piena emergenza sanitaria, abituati ad andare sempre di corsa, a vivere le nostre case sempre meno, per la smania del fare: lavoro, palestra, ogni genere di attività a cui normalmente non sappiamo rinunciare, sta facendoci apprezzare cose che normalmente diamo per scontato, ci sta costringendo a fermarci un attimo a riflettere, ci sta facendo riscoprire il gioco con i nostri figli oppure quanto fosse sbagliato  “tenere il  muso” con chi oggi non vorremmo che abbracciare…

Abbraccio, Solidarietà, Pace, Amicizia, Amore

Che la musica, gli applausi, che in questi giorni abbiamo sentito nelle nostre città ci accompagnino  e che restino per sempre vivi nella nostra mente per non dimenticare che SOLO UNITI CE LA FACCIAMO!

 

Coronavirus, insieme ce la faremo

Anche se le nostre agenzie sono chiuse al pubblico, noi siamo sempre presenti e operativi. Anche così riusciremo a prenderci cura di te. Fallo anche tu, restando a casa.

Insieme ce la faremo

Coronavirus, le nostre agenzie sono sempre operative per te

I momenti peggiori sono quelli che ti mettono in grande difficoltà e che arrivano quando meno te lo aspetti. Sono situazioni che ti colgono impreparato e che ti possono condizionare enormemente nel futuro. Questo può succedere, ma può anche non verificarsi. Dipende tutto da te. Sì, perché c’è sempre una via di uscita. Tutto dipende dalla tua capacità di reagire al momento, anche se, in realtà, chiunque ha la potenzialità di farlo. Come una volta disse la scrittrice Isabel Allende “Tutti abbiamo dentro un’insospettata riserva di forza che emerge quando la vita ci mette alla prova”.

Io resto a casa insieme a te

L’imprevisto, specie in casi come quello che ora stai vivendo, ti spiazza, ti angoscia, creando in te tante incertezze. Ma questa prova puoi superarla.

La più grande libertà che hai adesso, e da cui dipendono tutte le altre, ora ferme e quasi congelate, è di far sì che questo avvenga. Reagisci, senza alcun timore, e supera la prova.

Reagisci al Coronavirus - Insieme ce la faremo

Il Coronavirus ha colto di sorpresa anche noi, ma non ci ha fermato. Abbiamo solo preso le dovute precauzioni. Le nostre agenzie sono chiuse al pubblico, e lo saranno fino a quando non riceveremo le nuove disposizioni, ma la maggior parte di esse resta comunque aperta e operativa in modalità smart working. Stiamo vivendo questo momento con la consapevolezza che presto tutto sarà finito e potremo tornare alla vita di tutti i giorni. Dobbiamo solo impegnarci affinché questo accada il prima possibile.

Coronavirus, io resto a casa con la mia famiglia

Abbiamo pensato di cogliere i punti di forza di questa situazione, che all’apparenza può sembrare essere solo negativa, per trarne vantaggio. Come?

Cercando innanzitutto di portare avanti il nostro lavoro, come facciamo da sempre, perché vogliamo garantirvi, anche se in un modo temporaneamente diverso, la nostra presenza e i nostri servizi. E poi, osservando ogni cosa che facciamo nel nostro presente, ma in modo differente e con uno sguardo nuovo.

Ogni cambiamento permette di cambiare prospettiva e di analizzare diversamente tutto quello che, fino a ieri, eravamo abituati a fare, sempre nella stessa modalità. Il fatto che tutto funzionasse perfettamente non vuol dire che fosse giusto e, soprattutto, non vuol dire che fosse il risultato migliore che potessimo ottenere.

Emergenza Coronavirus, scopri intanto il piacere di stare a casa

Io resto a Casa e metto Coronavirus alla porta

In questo momento che sei a casa, approfittane per fare tutto quello che non hai mai il tempo di fare. Organizza la tua giornata in un modo piacevole e, allo stesso tempo, per te proficuo.

Approfittane anche per passare più tempo insieme a chi condivide con te la casa.

Nonostante l’emergenza Coronavirus ti stia facendo vivere un momento davvero drammatico, tu puoi fare qualcosa in più per te e per i tuoi cari.

Coronavirus Insieme ce la faremo sicuramente

Non solo per noi, ma anche per te questa è una buona opportunità per riflettere e ripartire. Mettere il freno e fermarsi un attimo non fa sempre male, se poi puoi ripartire alla grande.

Reagire vuol dire anche fermarsi un momento per prendere fiato e valutare una serie di cose, a cui non hai mai dedicato la giusta attenzione, come lo stile di vita che conduci, la gestione del tuo tempo e soprattutto ciò che hai sempre ritenuto, spesso in modo per te insindacabile, giusto o sbagliato, almeno fino a ieri.

Emergenza Coronavirus: DPCM 11 marzo 2020

”Teniamoci distanti oggi per abbracciarci più forte domani” le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alla fine del suo intervento delle 21:40 nella data, che vedremo scritta suoi libri di storia, dell’undici marzo 2020 .

Risultato immagini per conte 11 marzo 2020

L’emergenza Coronavirus è arrivata ad un punto cruciale, dopo che il direttore dell’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha pronunciato l’inevitabile parola: «Pandemia», in Italia è entrato in vigore il decreto dove tutta la nostra penisola da zona ”protetta” diventa zona ”rossa”: chiuse tutte le attività commerciali ad eccezione della vendita di beni di prima necessità. Garantiti i trasporti pubblici essenziali e quelli bancari e postali. Industrie e fabbriche aperte, ma con garanzia di massima sicurezza. Nessuna corsa all’acquisto di generi alimentari: i supermercati avranno sempre i loro approvvigionamenti.

Connessione, Covid-19, Coronavirus

Tra 14 giorni si vedranno i primi risultati: queste misure saranno in vigore fino al 25 marzo.

Risultato immagini per gazzetta ufficiale 11 marzo 2020

Sulla Gazzetta Ufficiale il testo completo intitolato: Ulteriori disposizioni attuative del decreto – legge 23 febbraio 2020, misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19 (GU serie Generale n. 64 del 11/03/2020)

 

 

Beni in comunione: come si decide sugli interventi

Qualora debbano essere affrontati degli interventi ordinari su beni in comunione è la maggioranza, che rappresenta più della metà del valore, che decide.
Nel caso di interventi di carattere straordinario e per le innovazioni è necessaria la maggioranza di almeno i due terzi.
La scelta della maggioranza è insindacabile e obbliga anche la minoranza dissenziente alla partecipazione alle spese.