LA CASA IDEALE PER OGNI SEGNO ZODIACALE

Articolo tra il serio ed il faceto.

Ogni segno dello zodiaco ha le sue caratteristiche e si distingue dagli altri per le sue preferenze; il rapporto con l’abitazione non fa eccezione.
Ariete
L’Ariete è un segno piuttosto spartano: non bada molto ai dettagli in generale, né nell’abbigliamento né, nella casa.
La sua abitazione è aperta e accogliente: questo segno è socievole ed espansivo, ama molto ospitare presso la sua casa amici e parenti. La parte per lui più importante è la sala che preferisce spaziosa e accogliente, deve avere un bel tavolo da pranzo e, meglio ancora, un caminetto che riscaldi l’ambiente. Non rinuncia facilmente al giardino: l’Ariete ama festeggiare in spazi aperti soprattutto d’estate, abbrustolendo carne al sangue su un bel barbecue.
La casa per il segno dell’ariete dev’essere accogliente, festosa, aperta!
Voi dell’ariete vi ritrovate in questa descrizione?

CONDIVIDI

Nuovo sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli

La richiesta di autorizzazioni di nuovi impianti viticoli deve essere presentata entro il 31 marzo 2019 in via telematica.
La normativa sull’autorizzazione all’impianto di nuovi impianti viticoli consente il reimpianto nella stessa azienda. Il viticoltore che estirpa un vigneto, chiede e riceve automaticamente l’autorizzazione ad effettuare il reimpianto.
Per quanto concerne i nuovi impianti di vigneto, senza una precedente estirpazione, è necessaria un’autorizzazione all’impianto, che sarà concessa gratuitamente dall’autorità pubblica competente (Ministero delle Politiche Agricole), su richiesta dei produttori, con durata triennale.
È prevista una sanzione per il viticoltore che chiede un’autorizzazione e poi non procede all’impianto del vigneto.
Per l’annualità 2019, le nuove autorizzazioni sono limitate alla superficie nazionale autorizzabile pari a 6.602 ettari.
Il decreto ministeriale n. 935 del 13 febbraio 2018 sancisce la non trasferibilità per l’impianto dei vigneti fuori regione o meglio pone forti limiti alla trasferibilità.
Il Ministero delle politiche agricole e le Regioni hanno adottato alcuni criteri alla normativa sulle autorizzazioni:
– l’applicazione di una soglia sulla superficie assegnabile;
– l’introduzione di prescrizioni al criterio di ammissibilità;
– l’inserimento di criteri di priorità.
Dal 2018 è applicato un limite massimo per domanda di 50 ettari. Le Regioni possono applicare un limite massimo per domanda inferiore.
Dal 2018, nel caso in cui le richieste ammissibili superino la superficie disponibile, ciascuna Regione può garantire il rilascio di autorizzazioni sino ad una superficie compresa tra 0,1 e 0,5 ha a tutti i richiedenti.
Le autorizzazioni sono rilasciate sulla base di una graduatoria per ogni Regione fino all’esaurimento del numero di ettari da assegnare, sulla base di criteri di priorità.
I criteri di priorità sono i seguenti:
1) organizzazioni senza scopo di lucro con fini sociali che hanno ricevuto terreni confiscati per reati di terrorismo e criminalità di altro tipo;
2) superfici con particolari criticità (Ad es. superfici con problemi di tessitura e pietrosità del suolo; superfici in forte pendenza superiore almeno al 15%; superfici ubicate in zone di montagna, …);
3) superfici in cui l’impianto di vigneti contribuisce alla conservazione dell’ambiente. Tale criterio è valido se i richiedenti sono già viticoltori al momento di presentare la richiesta e hanno effettivamente applicato le norme relative alla produzione biologica.
Le Regioni possono scegliere anche uno solo dei criteri di priorità proposti o nessuno di essi.

CONDIVIDI

CARNEVALE AMBROSIANO

Milano città dedita solo al lavoro? Assolutamente no!
Ai milanesi piace molto distrarsi, solo dopo aver prodotto ovviamente.
Ed ecco che qui il carnevale dura più a lungo che in tutta l’Italia.
Perché?
Le ragioni si perdono tra storia e leggenda, ma tutte sono legate alla figura di Ambrogio quando era ancora solo Vescovo di Milano.
Una leggenda vuole che, a quei tempi, a Milano si festeggiasse il carnevale in maniera fastosa, sullo stile dell’attuale Venezia, e che i milanesi abbiano approfittato dell’assenza del loro Vescovo, lontano in pellegrinaggio, per prolungare i festeggiamenti in attesa del suo ritorno prima di iniziare il periodo di quaresima.
Alcuni sostengono che sia stato proprio lui a chiederlo.
Altra leggenda narra che Ambrogio fosse assente per impegni presso la corte imperiale e che nessun milanese osò festeggiare senza di lui e che, in segno di riconoscenza, concesse una dispensa per prolungarne i festeggiamenti.
Ancora: che la causa sia stata la peste che impose la quarantena a Milano (nessuno poteva entrare e uscire dalla città) con la conseguenza di dover razionare i viveri. Poiché la situazione si normalizzò alle soglie della quaresima, periodo di altri digiuni, Ambrogio intercesse presso Roma affinchè fosse concesso qualche giorno di festeggiamento prima della quaresima.
Più aderente con la storia la spiegazione sembra essere un diverso calcolo dei giorni di quaresima. Roma non calcolava le domeniche, mentre a Milano Ambrogio decise di contarle allungando così il periodo precedente la quaresima per arrivare insieme alla Pasqua.
Ci fu un lungo periodo in cui si tentò di ridimensionare i festeggiamenti meneghini; Carlo Borromeo, nel 1576, tentò di proibirli, ma non ci riuscì. Ci riprovò Federigo Borromeo, nel 1630, ma la popolazione si ribellò e anche lui dovette rinunciare.

Così giungiamo ai giorni nostri e continuiamo ad avere 4 giorni in più di festeggiamenti.

CONDIVIDI

BOTTEGHE STORICHE

Milano non ostenta i suoi tesori storici, ma se ne prende cura.

In via Petrella angolo Benedetto Marcello, a poca distanza dalla Stazione Centrale, vive una bottega che ci fa fare un viaggio nel passato.
Già lo stabile, edificato nei primi del Novecento, fu la prima casa per accogliere gli sfollati che, per diverse motivazioni, erano rimasti senza casa; fu chiamato Casa del Popolo.
All’interno di un grande cortile c’erano stalle e attività ad esse collegate e lavanderie dove si andavano a lavare i panni, mentre sulla strada aprirono negozi di vario genere, tra questi la Cesteria, aperta nel 1904.
Il cestaio andava a vendere in centro i suoi manufatti caricandoli su un carretto mentre la moglie rimaneva in negozio.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Casa subì numerosi cambiamenti, come pure le attività commerciali. Solo la Cesteria rimase come era.

Se vi capita, o di proposito, andate a darle un’occhiata, il gentile proprietario vi accoglierà e vi guiderà alla scoperta di articoli che pensavate ormai persi nel tempo.

CONDIVIDI

Fabbricati rurali strumentali

Fabbricati rurali strumentali

Si definiscono rurali strumentali i fabbricati che posseggono due requisiti: devono essere destinati allo svolgimento delle attività agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile (destinazione agricola) ed inoltre devono essere iscritti in catasto nella categoria D/10 o, in alternativa, per i fabbricati iscritti in altre categorie catastali, devono possedere l’annotazione di ruralità.
L’Agenzia delle Entrate inoltre afferma che la presenza di un terreno è necessaria poiché, in caso contrario, verrebbe meno il concetto stesso di strumentalità.
L’Agenzia delle Entrate prosegue poi affermando che la necessaria presenza di un terreno non vale per le costruzioni strumentali all’allevamento e al ricovero degli animali in quanto si tratta di attività per le quali non è necessaria l’esistenza di terreni nell’ambito dell’azienda agricola.
Infine, per non escludere le piccole realtà produttive, l’ufficio ammette che per estensioni minori di terreni, l’esistenza dell’azienda agricola può essere dimostrata anche attraverso il possesso di una partita Iva con codice Ateco che identifica una attività agricola, da parte del soggetto che conduce i terreni dell’azienda e il fabbricato strumentale ad esso asservito.
Dunque, per qualificare un fabbricato come rurale strumentale si deve verificare che sia coerente con il fabbisogno dell’azienda agricola.
I fabbricati rurali strumentali sono esclusi da Imu e soggetti a Tasi nella misura massima dell’1 per mille.

 


 

CONDIVIDI

BINARIO 21 MILANO

Il Binario 21 a Milano deve la sua triste fama alle deportazioni avvenute nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Varie associazioni : l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l’associazione Figli della Shoah, il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, la Comunità Ebraica di Milano e la Comunità di Sant’Egidio hanno realizzato sotto la Stazione Centrale di Milano un’area museale nata per … “realizzare un luogo di memoria ed un luogo di dialogo e incontro tra religioni, etnie e culture diverse…” che si estende per 7060 m2.
Dal Binario 21, tra il 1943 ed il 1945, vennero fatti partire 15 convogli con centinaia di ebrei e deportati politici che venivano caricati su vagoni diretti ad Auschwitz, Birkenau, Mauthausen, Bergen Belsen, Ravensbruck, Flossenburg, Fossoli, Bolzano.


Si tratta dell’unico luogo in Europa che è rimasto intatto tra quelli che sono stati teatro di deportazioni. La Senatrice Liliana Segre, una delle poche sopravvissute ai campi di concentramento, cominciò all’età di 13 anni il suo viaggio nell’orrore proprio qui. Una sua testimonianza dell’arrivo ad Aushwitz- “fui obbligata a intrupparmi nel gruppo delle donne, mio papà era là, oltre quella spianata, con gli altri uomini. Lasciai per sempre la sua mano, non lo avrei mai più rivisto, ma allora non potevo saperlo. Continuavamo a fissarci da lontano ed io, con gli ultimi sguardi, lottando per non piangere, gli facevo dei sorrisi, gli mandavo dei ciao.
Il 26 gennaio 2010 c’è stata la cerimonia per la posa della prima pietra e l’inaugurazione è stata fatta il 27 gennaio 2013.

Nell’atrio del Memoriale campeggia la grande scritta scura “INDIFFERENZA” voluta fortemente proprio da Liliana Segre perché questa è stata, secondo lei, la molla che ha permesso che la shoah si compiesse. Sul fondo del Memoriale è presente il MURO DEI NOMI. Si tratta di una lunga parete sulla quale vengono proiettati i nomi e cognomi di tutte le vittime che partirono da qui. E’ presente anche un Luogo di Riflessione costituito da una costruzione a forma conica del diametro di 10 mt all’interno della quale c’è solo una panca lungo la parete ed è illuminata da un’unica luce che segue la direzione verso Gerusalemme.
Durante le GIORNATE DELLA MEMORIA ci sono aperture straordinarie anche nel week end, ma non al sabato poiché giorno di riposo per gli ebrei.
La visita ha una durata da una a due ore, è consigliata a tutti per permettere alla memoria storica di agire sulle nostre coscienze.

CONDIVIDI

Investire a Dubai

Risultati immagini per dubai

Cerchiamo di spiegare come mai Dubai attrae sempre di più capitali dall’estero investiti nel mercato immobiliare e perché sempre più investitori europei stanno prendendo la decisione di investire in questa fantastica città.

Solo nel 2017, 15 miliardi di dollaro sono stati investiti nel mercato immobiliare da investitori stranieri.

Il mercato immobiliare di Dubai costituisce un pilastro dell’economia del paese se si pensa che costituisce il 14% del PIL. Il 65% di tali investimenti proviene da capitali stranieri ed il 35% da cittadini del golfo.

  • Turismo sempre in crescita

Dubai è una delle più prestigiose e più visitate città al mondo.

Il turismo aumenta di anno in anno ed i livelli di hotel e servizi offerti ovviamente è sempre di altissimo livello.

  • EXPO 2020, Giubileo 2021 e Mondiali 2022

Altri tre eventi straordinari che rappresenteranno fonte di attrazione continua di capitali a Dubai.
Per la sola Expo 2020 si aspettano tra i 20 e i 30 milioni di visitatori.

  • Sole e possibilità di andare al mare tutto l’anno

Da ottobre a metà giugno il clima di Dubai può essere considerato perfetto per apprezzare al meglio il mare

  • Regime fiscale molto conveniente

Negli Emirati non sono previste imposte sul reddito delle persone fisiche (“personal income tax”).

A parte le banche estere e le società petrolifere, non sono previste imposte sulle plusvalenze, sul capitale e sui dividendi fra soci e di fatto non esiste una legislazione sulle tasse.

  • Prezzi competitivi

Anche considerando il livello di lusso ed di confort delle soluzioni abitative, il prezzo al metro quadro a Dubai è 10 volte più conveniente rispetto a capitali europee come Londra, New York e Parigi qualificando come migliore investimento immobiliare all’estero in questo momento.

Detto questo cosa aspettate ad investire in Dubai?

Vieni all’evento che si terrà a Napoli al GRAND HOTEL PARKERS di Corso Vittorio Emanuele 135, 80121 Napoli

Iscriviti Gratuitamente all’evento.

CONDIVIDI

La magia della Casa di Babbo Natale

Un viaggio al Polo Nord per visitare la Casa di Babbo Natale? Sarebbe bellissimo, al meno una volta nella vita dovremmo poterlo fare (anche da adulti), ma c’è un’alternativa molto molto più a portata di mano, soprattutto per i milanesi.


A Melegnano nel 1982 il sig. Massimiliano Goglio decide di addobbare il giardino di casa con abbondanza di luci a tema natalizio. Da allora ogni anno sono state aggiunte novità, fino a diventare l’attuale depandance della Casa di Babbo Natale.
La signora Annalisa, moglie del sig. Goglio, comincia ad agosto a curare gli allestimenti della scenografia con un unico obiettivo: vedere la meraviglia negli occhi dei bambini che andranno da loro.
Lo spettacolo è completamente gratuito, è sufficiente recarsi a Melegnano (si trova alle porte di Milano) in via Dei Platani 3, dal 7 dicembre al 6 gennaio.

Accompagnate i vostri bambini e condividete con loro l’incanto delle migliaia di luci.

CONDIVIDI

Porte interne quando si fruisce della detrazione del 50%

 

La fornitura e la posa in opera di porte interne a unità residenziali non fruiscono della detrazione del 50% in quanto considerate oggetto di arredo. Viceversa qualora si effettuino sull’immobile degli interventi di manutenzione straordinaria che prevedono la variazione delle dimensioni di porte interne o l’installazione di porte a scomparsa che richiedono anche lavori in muratura la detrazione del 50% si può applicare sia per l’intervento edile che per la fornitura delle porte come materiali accessori.

CONDIVIDI