A chi spettano gli aiuti pubblici per l’acquisto di superfici agricole

Gli aiuti pubblici per l’acquisto di un’azienda agricola spettano solamente ai giovani agricoltori, con età inferiore ai 40 anni, che fanno il loro ingresso nel settore agricolo per la prima volta.
Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che non hanno i requisiti sopra indicati l’unica forma di incentivo prevista è l’agevolazione fiscale legata all’acquisto.

CONDIVIDI

Agevolazioni prima casa anche per i proprietari di alloggi inidonei

L’ultima sentenza della Corte di Cassazione ha dato un’interpretazione chiara sui requisiti necessari per poter usufruire delle agevolazioni “prima casa”:

  • L’agevolazione prima casa non può essere applicata a soggetti che abbiano la proprietà di una casa acquistata con tale l’agevolazione (a meno che tale immobile venga venduto prima del rogito di acquisto oppure entro 12 mesi dalla data dello stesso);
  • La proprietà di una casa nello stesso comune (non acquistata con l’agevolazione prima casa) non impedisce al soggetto di poter acquistare un altro immobile con l’agevolazione prima casa se l’abitazione già in possesso non è idonea ad essere abitata. L’inidoneità può essere di due tipi:
    a) soggettiva: legata alla situazione personale del contribuente;
    b) oggettiva: legata alle condizioni dell’edificio (ad esempio l’immobile è in rovina). Nell’inidoneità oggettiva rientra anche quella giuridica (ad esempio il proprietario non può utilizzare la casa perché concessa in affitto ad altri).
CONDIVIDI

Milano ed il “toro portaforuna”

galleria-vittorio-emanuele

Soprannominata “il salotto dei milanesi” per l’ambiente sfarzoso, elegante e ricco di prestigiosi negozi, ristoranti, bar alla moda e librerie, la Galleria Vittorio Emanuele II rappresenta il passaggio pedonale d’eccellenza che collega Piazza del Duomo a Piazza della Scala.
Quando venne progettata si decise di decorare il suo pavimento con il simbolo della città di Milano attorniato da quello di altre importanti città italiane come la lupa di Roma o il giglio di Firenze; per rappresentare la città di Torino si scelse di realizzare un toro.
Non si conosce l’origine di questa credenza, ma poco tempo dopo l’apertura della Galleria si diffuse la diceria che quel toro, e in particolare i suoi grossi attributi, portasse fortuna. Di certo non l’ha portata all’architetto che ha progettato la Galleria, Giuseppe Mengoni, che morì il 30 dicembre 1877, pochi giorno prima dell’inaugurazione, precipitando dalla cupola centrale nel corso di un’ispezione.
Nell’Ottocento i milanesi cominciarono a compiere il rito scaramantico, tre giri sui testicoli del toro col tallone del piede destro, il 31 dicembre per propiziarsi la sorte per il nuovo anno. Il rituale stride con l’aria aristocratica del luogo, ma nessuno resiste al richiamo della superstizione e, poiché le dicerie nel corso degli anni sono state diverse in merito a questo rito, dalla fertilità per le donne, al garantirsi una seconda visita a Milano (come buttare una monetina nella Fontana di Trevi a Roma) ogni giorno centinaia di turisti aspettano con pazienza il proprio turno. Il comune di Milano si trova sistematicamente a dover provvedere al restauro delle parti intime del toro.

Copertina-1

Scegliete la vostra motivazione, fatevi i vostri “giri” e Buona Fortuna!

CONDIVIDI

Le famose piscine dei Milanesi

04_Piscine

Chi l’ha detto che per godersi l’estate bisogna per forza recarsi al mare?
L’unica certezza che abbiamo è che per molti di noi le agognate vacanze al mare, in montagna o in qualsiasi altra parte del globo sembrano sempre troppo lontane. Così, per cercare un minimo refrigerio, Vi suggeriamo piscine (alcune storiche) aperte a tutti a Milano e dintorni dove poter trovare pace e ristoro.
Forse non si potrà parlare proprio di pace durante il week end ma, con i piedi a mollo anche la più grande confusione può passare, per qualche ora, in secondo piano.
Noi, qui di seguito, Vi elenchiamo alcune delle più rinomate piscine presenti nella nostra metropoli:

“I Bagni misteriosi”: (l’ex centro balneare Caimi, chiuso nel 2007 per mancanza di risorse e riaperto nel 2016).
Qui troviamo due vasche ampie, una per i più piccoli con acqua bassa e una dedicata anche al nuoto libero, molto più grande. Il tutto circondato da un prato sintetico, fiori colorati e docce;

“Piscina Argelati”: progettata tra il 1956 e il 1962 rappresenta assieme al lido, una delle mete più gettonate dei milanesi.

“Il Lido”: costruita nel 1920, rappresenta uno degli impianti sportivi più importanti della città. Qui, troviamo non la classica vasca quadrata piò o meno olimpionica, ma una vasca di 8 mila metri quadri di forma circolare irregolare.

“Piscina Cardellino”: considerata il “mare di Lorenteggio” con vasca all’aperto di 50 metri, palestra, solarium.

“Centro Balneare Romano” a pochi passi da Piola, ampia vasca di 4.000 mq.

Infine, per la gioia dei più piccoli, ma non solo, vi ricordiamo l’Acquatica Park.
Quest’ultimo è considerato lo storico parco acquatico di Milano che da sempre consente a grandi e piccini di trascorrere intere giornate all’insegna del divertimento, dello sport e del relax attorniati da spiagge bianche, acque cristalline e palme dall’ombra rinfrescante pur essendo a due passi dalla città.

E voi….nelle calde giornate estive di Milano, quando non vi è la possibilità di recarvi al mare, in quale tra quelle elencate preferite trascorrere le giornate più calde dell’anno? Frequentate posti diversi da questi? Quali?

CONDIVIDI

Fabbricato rurale: requisiti per ottenere la qualifica

La qualifica di ruralità comporta un beneficio per il contribuente perché non deve essere indicata la rendita del fabbricato rurale nel reddito complessivo.
Sono considerati rurali i fabbricati le cui caratteristiche rientrano nel decreto legge n. 557/1993 e siano certificati dalla specifica categoria catastale (D/10 per i fabbricati strumentali oppure A/6 per le abitazioni).
In particolare sono considerati rurali i fabbricati strumentali alle attività agricole e agrituristiche. Per i fabbricati strumentali la ruralità è data dall’uso oggettivo che viene fatto dell’immobile.
La ruralità dell’abitazione è riconosciuta solamente ai soggetti che ricoprono la qualifica di imprenditore agricolo iscritto nel Registro delle Imprese. Il terreno a cui il fabbricato è asservito non deve avere superficie inferiore a 1 ha oppure nel caso di colture in serra o colture intensive il terreno può avere una metratura di 3.000 mq. Il volume di affari deve risultare superiore alla metà del reddito complessivo del soggetto che conduce il fondo.

CONDIVIDI

Credito d’imposta per il riacquisto della prima casa

Nel caso di riacquisto di una nuova prima casa, e l’alienazione entro un anno dell’abitazione acquistata con le agevolazioni prima casa, al contribuente spetta un credito di imposta pari all’imposta di registro o Iva versata in relazione al precedente acquisto effettuato con le agevolazioni prima casa.
Il credito di imposta compete in misura pari all’imposta di registro o IVA assolta in occasione dell’acquisto dell’abitazione alienata (al massimo da un anno) e non può comunque superare l’importo dell’imposta dovuta ai fini dell’acquisto della nuova casa.

CONDIVIDI

Ristrutturazione della cucina: detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie

La ristrutturazione integrale della cucina, ivi compresi gli impianti, rientra negli interventi di tipo straordinari e può fruire della detrazione del 50% prevista per le ristrutturazioni edilizie. In questo caso tutte le spese sono detraibili, comprese quelle di manutenzione ordinaria come la sostituzione delle mattonelle.
Inoltre, in questo caso, si può fruire anche della detrazione del 50% per l’acquisto dei mobili per un importo massimo di 10.000 € per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici di classe A+ (classe A per i forni).

CONDIVIDI

Imu, come contestare una richiesta di pagamento

Imu è l’acronimo di Imposta Municipale Unica: più comunemente conosciuta come tassa sulla casa, è dovuta sul patrimonio immobiliare. Viene solitamente determinata in base alla rendita catastale dell’immobile, applicando un’ aliquota stabilita da ogni Comune.

 

Il contribuente che riceve un avviso di accertamento per l’Imu, ha a disposizione i seguenti mezzi di tutela:

  • definizione agevolata;
  • istanza di autotutela;
  • accertamento con adesione;
  • ricorso in Commissione Tributaria.

La definizione agevolata si ha quando il contribuente decide di pagare l’importo contestato entro 60 giorni, rinunciando contestualmente al ricorso, ottenendo, in tal modo, la riduzione a un terzo delle sanzioni applicate. Si comprende che, poiché essa implica la rinuncia al ricorso e a ogni forma di contestazione, è consigliabile solo nel caso in cui l’avviso di accertamento sia fondato e legittimo sotto ogni aspetto, compresa la procedura di notifica.

Se nell’avviso di accertamento il contribuente riscontra errori o, comunque, motivi di illegittimità facilmente dimostrabili (ad esempio, nel caso di pagamento già effettuato), può inviare al Comune la cosiddetta istanza di autotutela, con cui chiedere formalmente l’annullamento e/o la rettifica totale o parziale dell’avviso di accertamento.

 

Al suo interno, occorre indicare:

  • l’atto di cui viene chiesto l’annullamento (totale o parziale);
  • i motivi per cui si ritiene tale atto illegittimo e, quindi, annullabile, documentandoli opportunamente .

Questo strumento non determina alcuna sospensione né interruzione dei termini per proporre ricorso in Commissione Tributaria.

 

Lo strumento dell’accertamento con adesione si può utilizzare solo per gli avvisi di accertamento per omessa o infedele dichiarazione. In pratica, quando l’accertamento si basa su elementi non del tutto certi e che possono essere valutati diversamente: il contribuente, infatti, chiede all’ufficio competente di rivedere la valutazione degli oggetti presenti nell’avviso di accertamento e di ricalcolare l’importo dovuto, i relativi interessi e le sanzioni.

Il risultato di tale richiesta sarà la sospensione dei termini per l’impugnazione e quelli di pagamento del tributo per un periodo di 90 giorni dalla data di presentazione. Entro 15 giorni dal ricevimento dell’accertamento con adesione, il contribuente viene contattato per concordare un incontro durante il quale potranno essere effettuati tutti gli approfondimenti del caso. Se le parti riescono a trovare un accordo, viene redatto un atto di accertamento con adesione in duplice copia che va sottoscritto dal contribuente (o dal suo procuratore) e dal responsabile dell’ufficio o suo delegato. In tal modo, si applicherà la sanzione pari ad un quarto del minimo previsto dalla relativa normativa.Se, invece, non si raggiunge l’accordo o nel caso in cui il contribuente non si presenti all’incontro, decade il diritto all’accertamento con adesione.

L’ultimo strumento a difesa del contribuente è la presentazione di un ricorso in Commissione Tributaria Provinciale, entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento (salva la sospensione di 90 giorni se è stato richiesto l’accertamento con adesione, nonchè la sospensione feriale dal 1 agosto al 15 settembre), eccependo ogni vizio, formale e di merito, relativo all’avviso di accertamento, indipendentemente dalla violazione contestata.

CONDIVIDI

Bonus ristrutturazioni: trasferimento del credito d’imposta solo per intero

Il contribuente può cedere il credito d’imposta per tutti gli interventi sul risparmio energetico qualificato (non solo quelli sulle parti comuni ma anche quelli sulle singole unità) ai fornitori e ad altri soggetti privati solo per intero e non in parte.
Gli incapienti possono cedere il credito d’imposta, sempre per intero, ai fornitori e ad altri soggetti privati come istituti di credito e intermediari finanziari.

CONDIVIDI

LA CHIESA DI SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO E L’ILLUSIONE OTTICA DI BRAMANTE

San-Satiro

Nel centro storico di Milano, precisamente in via Torino, si trova una delle Chiese più belle e caratteristiche della nostra città: la chiesa di Santa Maria presso San Satiro.
Essa fu edificata dal Bramante alla fine del Quattrocento ed è definita un vero e proprio gioiello di architettura bramantesca.
Al suo interno infatti, dietro l’altare, sembra ci sia un grande spazio, un’abside regolare, ben completata da colonne e decorazioni.
La realtà invece non è questa, si tratta infatti di un’illusione ottica.
Per renderci conto che si tratta appunto di un’illusione ottica bisogna arrivare proprio vicino all’altare, quasi toccare con mano poiché dietro l’altare non si passa, c’è poco meno di un metro di spazio. Insomma non esiste nella realtà l’abside così come appare.
Questo “inganno prospettico” venne realizzato perché la diocesi, al momento di costruire la Chiesa, non ebbe i necessari permessi e uno spazio ridotto avrebbe richiesto un altro progetto, oppure reso impossibile la creazione dell’opera.
Bramante accettò la sfida e riportò in scala le stesse misure presenti nel progetto d’origine.
La finta abside infatti, anziché misurare 9 metri e 70 cm, misura appena 97 cm e rappresenta una delle molteplici meraviglie presenti nella nostra città che richiama circa 200 mila visitatori l’anno.
Da non perdere anche la vista del retro della chiesa in via Falcone, dove constatare che le misure dell’abside sono ridottissime e dimostrano la genialità nella realizzazione di uno spazio illusorio che applica dal vivo le regole della prospettiva.

CONDIVIDI