Milano e le sue vie

vie

Vi siete ma chiesti quali siano le vie più belle della nostra città?

A questa domanda, non è possibile dare una risposta obbiettiva.
Noi qui di seguito, Vi segnaliamo le vie a nostro avviso più interessati:

via manzoni

Via Manzoni: parte dal Teatro alla Scala con accanto Palazzo Marino ed arriva fino ai giardini di Porta Venezia. Essa veniva considerata nell’800 come la strada più lussuosa d’Europa;

corso garibaldi

Corso Garibaldi: da Corso Como a Via Pontaccio, è considerata la strada più amata dai milanesi. Prima dell’unità d’Italia, veniva chiamata “Corso di Porta Comasina” perché puntava verso Como.

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Via Brera: qui, il simbolo principale è rappresentato dalla Pinacoteca. Essa ospita una delle più celebri collezioni di pitture italiane, tra le quali ricordiamo la Cena in Emmaus del Caravaggio e Il bacio di Hayez. All’inizio del 900’ Brera era la via dell’amore, in quanto vi erano presenti i più frequentati bordelli della città. A partire dagli anni 50’ invece, divenne la via degli artisti.

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C.so Buenos Aires: considerata la strada del commercio, qui sono presenti circa 300 punti vendita. Secondo alcune statistiche, circa 100.000 persone percorrono ogni giorno i suoi 1600 mt di lunghezza, rendendola una delle più lunghe passeggiate commerciali d’Europa;

via-montenapoleone
Via Montenapoleone: è la regina del quadrilatero della moda. Essa è famosa in tutto il mondo per i numerosi negozi di alta moda qui presenti.

corso venezia-

C.so Venezia: considerata la strada dei nobili, come già detto nel nostro precedente articolo, qui sorsero i primi giardini pubblici della città.

porta ticinese

Corso di Porta Ticinese: strada molto amata dai giovani e dagli appassionati di moda da strada.

porta romana

C.so Di Porta Romana: collega Piazza Missori con Piazzale Medaglie d’Oro. Secondo una vecchia leggenda in passato vi abitava il diavolo.

vittorio emanuele

C.so Vittorio Emanuele: collega il Duomo con San Babila, ed è una delle strade più antiche della nostra città.

via torino-

Via Torino: è la via della street fashion. Da visitare, oltre che per lo shopping, anche per le tre belle chiese qui presenti: quella di San Giorgio, quella di San Sebastiano, e quella di San Satiro, con il famoso abside dalla prospettiva “magica” del Bramante.

E voi….dove sognate di abitare?
Avete adocchiato una casa nella Vostra via preferita , ma non c’è il cartello di vendesi?
Fateci sapere con un commento la Vostra preferenza.

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Atto di compravendita: corrispondenza tra dati catastali e stato di fatto dell’immobile

L’art. 19 del DL 78/2010 prevede negli atti di compravendita l’inserimento da parte del notaio di una dichiarazione con la quale il venditore afferma che i dati catastali e la planimetria catastale sono conformi allo stato di fatto dell’immobile.
Qualora vi fosse una falsa dichiarazione si potrebbe arrivare a dichiarare nullo l’atto di compravendita.
Occorre tuttavia sottolineare che non tutte le difformità comportano la nullità dell’atto.

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Detrazioni per impianto di riscaldamento ex novo

La creazione di un impianto di riscaldamento completo ex novo (in un immobile privo di riscaldamento) usufruisce della detrazione del 50% nei limiti di 96.000 €. Per ottenere la detrazione è necessario pagare le fatture con bonifico bancario o postale. Non è possibile usufruire della detrazione del 65% perché l’immobile, prima dell’inizio dei lavori, era privo dell’impianto di riscaldamento.
Viene applicata l’IVA al 10%, sino alla raggiungimento del valore della manodopera utilizzata nello svolgimento dei lavori (corrispettivo per l’installazione e per le materie prime), mentre viene adottata l’IVA al 22% per la parte eccedente.

 

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Ripartizione delle spese relative all’scensore in un condominio privato

Le spese ordinarie e straordinarie dell’ascensore possono essere regolate oltre che dall’art. 1124 del Codice Civile anche dal regolamento condominiale. Può essere quindi previsto un aumento della contribuzione del pagamento delle spese per il maggior uso dell’ascensore in base ai componenti dei nuclei famigliari. Ciò può essere deliberato, in assenza di disposizioni contrarie del regolamento condominiale, dall’assemblea condominiale con la maggioranza regolamentare (maggioranza degli intervenuti oltre a 500 millesimi).

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A chi competono i costi dei lastrici solari

L’art. 1126 del codice civile stabilisce che il criterio di ripartizione dei costi per gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria o rifacimento dei lastrici solari competa per 1/3 a carico del condomino che abbia l’uso esclusivo del lastrico o della terrazza e per 2/3 a carico dei proprietari delle unità abitative sottostanti.
Sono escluse da questo criterio le spese che tendono esclusivamente al miglior godimento dell’unità immobiliare di proprietà individuale di cui la terrazza/ lastrico sia il prolungamento.

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La detraibilità delle spese per la ristrutturazione e bonus mobili spettano anche ai famigliari

Nella circolare 7/E/2017, viene specificato che la detrazione del 50% per i costi sostenuti per gli interventi effettuati sull’immobile può spettare anche al familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento.
Per familiari, si intendono il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.
Per usufruire della detrazione è necessario che i familiari attestino, con un certificato di stato di famiglia o con una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di essere familiari conviventi.
Lo status di convivenza deve sussistere già al momento in cui si attiva la procedura, cioè alla data di inizio dei lavori, purché tale immobile risulti a disposizione.

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E’ possibile usufruire del bonus mobili sostituendo la caldaia

L’articolo 16-bis, comma 8, del Tuir (Dpr 917/1986) e l’art. 1, comma 3, lettera B, legge 205/2017 stabiliscono che in presenza di sostituzione di caldaia (autonoma) all’interno di una singola unità immobiliare sia possibile usufruire anche del bonus mobili, che prevede una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili fino ad un massimo di 10.000 euro.

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I GIARDINI DI PORTA VENEZIA

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Nella zona dei Bastioni si trova uno dei più grossi ”polmoni verdi” della nostra città: i giardini pubblici di Porta Venezia.
Essi furono progettati nel 1780 dal noto architetto milanese Giuseppe Piermarini (lo stesso che ha progettato l’arco della Pace) su commissione dell’Arciduca Ferdinando d’Asburgo Este.
L’area su cui sorgono comprendeva, tra l’altro, anche i monasteri di San Dionigi e delle Carcanine ed i loro giardini.
Il parco venne aperto il 26 settembre 1786 dando vita ai primi giardini pubblici della città.

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Tra gli anni 1888 e 1893 venne realizzato il Museo di Storia Naturale e nel 1930 il Planetario; entrambi ancora presenti e funzionanti.
I giardini hanno anche ospitato lo zoo di Milano fino al 1992; in questo anno vene finalmente chiuso in seguito alle pressioni degli animalisti. Nell’area sono ancora presenti alcune strutture che vengono utilizzate a scopo didattico.
Nel 2002 i giardini vennero intitolati al giornalista e saggista Idro Montanelli, il quale tutte le mattine prima di raggiungere la sede del Giornale, ubicata in Piazza Cavour, sostava sulle panchine per qualche attimo.
Proprio all’interno del parco, il 2 giugno del 1977 il giornalista fu oggetto di un attentato ad opera delle Brigate Rosse, gli spararono alle gambe, e la statua in sua memoria sorge proprio vicino al luogo dell’attentato.
All’interno di questa meravigliosa riserva, troviamo oltre ad un ampio spazio verde, tre aree giochi per bambini, un’area divertimento con trenino e giostre.
Vi ricordiamo che a partire da questo mese e per tutto il periodo estivo, il parco rimarrà aperto fino alle ore 23.30.
E’ facilmente raggiungibile con la linea M1 scendendo alla fermata di Porta Venezia o Palestro e rappresenta per la nostra città un luogo di incanto per lo svago collettivo di ogni età.

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La detrazione del 50% per la ristrutturazione resta al venditore se viene fatta richiesta nel rogito notarile

L’articolo 16-bis, comma 8, del Tuir (Dpr 917/1986), prevede che la detrazione Irpef per la ristrutturazione non utilizzata si trasferisca direttamente all’acquirente, salvo ci sia un diverso accordo tra le parti, nel caso di vendita di un immobile ad una persona fisica.
Qualora invece l’immobile venga venduto ad una società il trasferimento non avviene e si perde il diritto alla detrazione.
Il venditore può comunque optare per il mantenimento dei benefici fiscali. Tale opzione deve essere inserita direttamente nel rogito notarile di trasferimento dell’immobile.

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