Negozio in affitto e indennità per la perdita dell’avviamento

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Negozio in affitto: ecco quando spetta l’indennità per la perdita dell’avviamento a seguito della fine del contratto di locazione

L’avviamento commerciale – come noto – è la capacità dell’impresa di produrre profitto. Tale capacità dipende da numerosi fattori: uno tra questi è certamente la collocazione territoriale. Ed infatti, è ovvio che un negozio situato nel centro di una grande città avrà – almeno “sulla carta” – maggiori possibilità di produrre profitto, rispetto ad un’attività commerciale situata nelle periferie di un piccolo paesino. In considerazione di questa circostanza, il legislatore ha previsto una serie di tutele per l’imprenditore che conduca in locazione un immobile ad uso commerciale, nel caso in cui la locazione cessi per volontà del locatore ed il conduttore sia costretto a trasferire altrove l’attività. Cosa succederà in tali ipotesi? Cosa succede se il titolare di un negozio in affitto sia costretto a trasferire altrove la sua attività? Certamente, in tali ipotesi si verificherà una perdita dell’avviamento commerciale: il titolare del negozio avrà, dunque, diritto ad un “risarcimento”.

Più precisamente, se l’imprenditore – che aveva preso in affitto un negozio – è costretto a spostare la propria attività commerciale altrove a causa della cessazione del contratto di locazione, questi avrà diritto ad un’indennità (c.d. indennità per la perdita dell’avviamento). In particolare, la legge prevede che nel caso di locazione finita per volontà del locatore, questi deve versare al conduttore 18 mensilità dell’ultimo canone corrisposto a titolo di indennità.

 

Indennità per la perdita dell’avviamento: cos’è?

Cerchiamo di comprendere meglio la natura e le finalità della tutela indennitaria prevista dalla legge. L’”indennità per la perdita di avviamento” è dovuta per il solo fatto che il proprietario non intenda più proseguire la locazione e spetta al conduttore per il solo fatto che nell’immobile vi è stata per lungo tempo esercitata un’attività produttiva che sia diventata, così, un punto di riferimento per la clientela. Detta indennità, dunque, è finalizzata a predeterminare il danno che il conduttore subirà per il cambio di sede dell’attività a causa dello scioglimento del contratto di locazione. Allo stesso tempo, l’indennità ha l’obiettivo di sostenere l’imprenditore nella ricerca del nuovo locale in cui poter proseguire la sua attività.In sostanza, il diritto all’indennità per la perdita dell’avviamento presuppone:

  • l’esistenza di un contratto di locazione ad uso diverso da quello abitativo;
  • la cessazione di tale contratto per disdetta del locatore e non per recesso od inadempimento del conduttore. Si tenga presente che, secondo un orientamento della Cassazione [2], anche la risoluzione consensuale del contratto di locazione escluderebbe il diritto del conduttore ad ottenere l’indennità per la perdita dell’avviamento.

 

Perdita dell’avviamento: vale per tutti i negozi?

Relativamente alla tipologia di negozi e attività commerciali cui è riconosciuto il diritto all’indennità bisogna compiere delle ulteriori precisazioni, atteso che la legge espressamente lo esclude per taluni immobili. In particolare, l’indennità non è dovuta nel caso in cui la cessazione del rapporto di locazione riguarda immobili utilizzati per lo svolgimento di attività che non comportano contatti diretti con il pubblico o di carattere transitorio o, ancora, immobili situati all’interno di stazioni ferroviarie, porti, aeroporti, aree di servizio, alberghi e villaggi turistici. In assenza di una esplicita previsione di legge, inoltre, sono sorti dei dubbi sul diritto all’indennità nel caso di negozio situato all’interno di un centro commerciale. In questa ipotesi, infatti, le incertezze derivano dalla difficoltà di stabilire se la clientela (e dunque l’avviamento) è il frutto dell’attività posta in essere dal conduttore del singolo negozio, oppure sia il risultato della collocazione dell’attività all’interno di una struttura più ampia (e cioè il centro commerciale).

 

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La Nuova Darsena

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Considerata l’antico porto di Milano, unisce il Naviglio Pavese e il Naviglio Grande; essa è ritornata ad essere il punto di ritrovo dei milanesi e dei numerosi turisti che negli ultimi anni stanno visitando la nostra città.
La zona è ricca negozi e caratteristiche bancarelle.
Se vi trovate in zona, non potete dimenticarvi di fare un salto al mercato coperto che si trova in P.zza XXIV Maggio proprio al centro della Darsena. Esso sorge all’interno di una struttura moderna realizzata in ferro, qui è possibile acquistare di tutto. Si passa infatti dalla vendita di generi alimentari alla vendita di frutta esotica e fiori, ma anche a quella di biciclette.
Sempre all’interno della struttura è possibile pranzare e/o cenare presso molti degli stand presenti.2

Molto suggestivo, soprattutto nel periodo estivo, un giro in battello navigando sui Navigli recuperando un’antica pratica.
Partendo dall’ Alzaia Naviglio Grande al n°4 si potrà ammirare in successione, il Vicolo dei Lavandai, Palazzo Galloni con il centro dell’Incisione, il bel complesso monumentale che comprende la Chiesa, il Ponte e il Lavatoio di San Cristoforo. Tornando indietro si passerà sotto il Ponte dello Scodellino, fino a concludere il tour proprio sulla Nuova Darsena.

Nel periodo natalizio tutta la darsena si riempie di bancarelle a tema trasformandola in un vero e proprio villaggio e tutto diventa un po’ “magico” per la gioia dei più piccoli. E dei più grandi.
Che dire…….Milan l’è on gran Milan

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LO SHOPPING DISTRICT DI CITY LIFE

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City Life si arricchisce di negozi e non solo; per l’esattezza tra piazzale Giulio Cesare, piazza VI Febbraio e largo Domodossola, aprirà tra poco più di un mese, un nuovo centro commerciale distribuito su tre piani considerato il più grande d’Italia presente in un’area urbana.
Al suo interno troveremo circa 100 negozi di moda e design, 20 ristoranti, un cinema multisala gestito da Anteo che ospiterà 1200 persone, un grande supermercato e spazi dedicati al benessere e alla salute con l’apertura di un centro diagnostico italiano con un poliambulatorio ed un centro prelievi.

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Tra i numerosi ristoranti, ci sarà il debutto “Pie, Pizza Italiana Espressa” ovvero la prima pizzeria, dove il cliente sceglie il tipo di farina, gli ingredienti preferiti e sotto i propri occhi viene farcita la pizza.
Dopo le case e i grattacieli, l’abitare e il business, a City Life arriva anche lo Shopping District, facilissimo da raggiungere sia in auto, grazie alla creazione di 1.700 parcheggi interrati che, in alternativa, con il trasporto pubblico, soprattutto con l’utilizzo della linea lilla (M5) della metropolitana di Milano che ha la fermata Tre Torri proprio all’interno di City Life.
Insomma tenetevi tutti pronti, il 30 novembre, data di apertura, si sta avvicinando.

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Bonus del 20% per chi compra una casa da affittare

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Chi, entro il 31.12.2017, compra una casa per poi concederla in locazione avrà diritto ad una detrazione Irpef pari al 20%

Se hai intenzione di comprare una casa per poi darla in locazione è questo il momento giusto per farlo. Fino al 31 dicembre prossimo, infatti, chi acquista una casa e la vuole affittare godrà di un forte “sconto” sul prezzo di acquisto. Si tratta di un’importante agevolazione consistente, più nel dettaglio, in una riduzione Irpef pari al 20%.  Vediamo, dunque, in cosa consiste questo bonus del 20% per chi compra una casa da affittare, chi ha diritto a detta agevolazione ed a quali condizioni essa opera.

Bonus del 20% sulla casa da affittare: a chi spetta?

Tutti i cittadini, non esercenti attività commerciali, che acquistano una casa per poi concederla in locazione potranno contare sull’aiuto del fisco. Il bonus non opera solo per l’acquisto della casa da dare in locazione, ma anche per la costruzione della stessa, purché sia ultimata entro il 31.12.2017 e per la quale prima del 12.11.2014 sia stato rilasciato il titolo abilitativo edilizio. Ed infatti, il periodo di operatività del bonus in parola è cominciato il 12.11.2014 e scadrà il 31.11.2017. Quindi, ci sono ancora pochi mesi per approfittare di detta agevolazione. Vediamo, dunque, in che consiste.

Bonus del 20% sulla casa da affittare: in che consiste?

Il bonus del 20% sulla casa da affittare consiste in una detrazione Irpef pari, appunto, al 20%. In buona sostanza, quindi, il 20% del prezzo pagato per l’acquisto o la costruzione della casa tornerà nelle tasche dell’acquirente. L’agevolazione consistente nella deduzione dal reddito complessivo Irpef  in misura pari al 20%, infatti, opererà:

sul prezzo di acquisto dell’immobile risultante dall’atto di compravendita;

oppure sull’ammontare complessivo degli interessi passivi del mutuo contratto per comprare la casa;

o, nel caso di costruzione, sull’ammontare delle spese di costruzione attestate dall’impresa che ha eseguito i lavori fino ad un limite massimo pari a 300mila euro.

Attenzione: detto limite massimo vale anche nel caso in cui si proceda all’acquisto di più case. Quindi, se ad esempio Tizio compra tre appartamenti con l’intenzione di concederli in locazione non potrà beneficiare di un’agevolazione pari a 300mila euro su ognuno di essi, al contrario usufruirà dei 300mila euro come limite complessivo dei tre acquisti.

Bonus del 20% sulla casa da affittare: a quali immobili si applica?

Non tutti gli immobili possono godere della deduzione. Ed infatti, deve trattarsi di immobili residenziali: di conseguenza il bonus non opera per l’acquisto di negozi o locali commerciali, né vale per gli immobili c.d. “di lusso”. L’immobile deve poi essere di nuova costruzione oppure deve essere rimasto invenduto dalla data di entrata in vigore della legge che ha disposto il bonus: quindi, come anticipato, dalla data del 12.11.2014

Volendo, dunque, schematizzare l’incentivo in commento opera, più nel dettaglio, per:

  • l’acquisto di immobili a destinazione residenziale di nuova costruzione, invenduti al 12.11.2014, ceduti da imprese di costruzione e da cooperative edilizie;
  • l’acquisto di immobili a destinazione residenziale oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia o di restauro e di risanamento conservativo ceduti da imprese di ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie;
  • la costruzione di immobili a destinazione residenziale su aree edificabili già possedute dal cittadino prima dell’inizio dei lavori o sulle quali erano comunque già riconosciuti dei diritti edificatori e per le quali, prima del 12.11.2014, era stato rilasciato il titolo abilitativo edilizio.

L’immobile inoltre deve soddisfare precisi requisiti di prestazioni energetiche: deve rientrare, per l’esattezza nelle prestazioni energetiche certificate in classe A o B. Infine la casa non deve essere ubicata nelle zone omogenee classificate E, ossia in parti di territorio destinate ad usi agricoli.

Bonus del 20% sulla casa da affittare: a quali condizioni opera?

Il bonus del 20% vale, come detto, per l’acquisto o la costruzione delle unità immobiliari che si intendono concedere in locazione. Se questo è il presupposto fondamentale, vi sono, tuttavia, ulteriori condizioni da rispettare per godere dell’agevolazione. Vediamole.

  • La locazione deve avere inizio entro e non oltre sei mesi dall’acquisto della casa o dal termine dei lavori di costruzione.
  • La locazione deve avere una durata di almeno otto anni e tale periodo deve essere continuativo.

Non devono esserci rapporti di parentela entro il primo grado tra il locatore e il locatario. Quindi, ad esempio, non è possibile comprare la casa per poi affittarla ad una figlia o al proprio genitore. Ciò in quanto si vuole evitare che goda dell’agevolazione chi compri una casa per poi stipulare un contratto di locazione “finto” o “di comodo”.

Il canone di locazione, inoltre, non può essere liberamente stabilito dalle parti, poiché non potrà  superare quello definito in ambito locale per gli alloggi di edilizia convenzionata. Dovrà trattarsi, per intenderci, di un canone molto “calmierato” e  variabile a seconda della zona territoriale di riferimento.

Bonus del 20% sulla casa da affittare: come opera?

La deduzione va ripartita in 8 quote annuali di pari importo, è riconosciuta a decorrere dall’anno in cui è stipulato il contratto di locazione e non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per le medesime spese.L’agevolazione, inoltre, è legata alla durata del contratto di locazione. Cosa succede, però, se il contratto di locazione si interrompe? Ebbene, se le interruzioni del periodo di locazione non sono dovute a motivi imputabili al locatore, e purché ogni interruzione sia inferiore ad un anno, non si decadrà dal diritto di usufruire del bonus.

 

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La colonna del diavolo

SantAmbrogio

La scorsa settimana vi abbiamo narrato la vicenda legata al killer di via Bagnera. Oggi vogliamo raccontarvi un’altra misteriosa leggenda che si nasconde nella nostra città.
Tutti conosciamo la meravigliosa Basilica di Sant’Ambrogio; essa infatti è una delle più antiche chiese presenti sul nostro territorio ed è considerata la seconda per importanza dopo il Duomo. Inoltre, è una delle rare cattedrali che presenta due campanili.
All’esterno della Chiesa quello che però salta all’occhio è una strana colonna in marmo di epoca romana.
Su di essa, infatti, si possono notare a distanza molto ravvicinata, a circa 25 cm l’uno dall’altro, due fori.

colonna_fori

La leggenda narra che il diavolo cercò di far vacillare la fede del nostro patrono Sant’Ambrogio cercando di tentarlo in ogni modo ma senza alcun risultato.
Il diavolo quindi, in preda alla rabbia cominciò a prendere a cornate la colonna praticando quei due fori tutt’ora presenti. Ancora oggi si dice che, accostandosi in prossimità dei buchi, si riesca a percepire l’odore di zolfo che essi emanano.
Questa non è l’unica versione esistente. Alcune persone narrano che fu proprio Sant’Ambrogio a colpire il diavolo facendolo andare a sbattere con le corna contro la colonna formando i due buchi.
Il demonio rimase incastrato nella colona fino al giorno seguente quando scomparve da essa tramite uno dei due fori dove giunse direttamente all’inferno.
Vi invitiamo, se passate da quelle parti, senza alcun timore, ad infilare le dita in quei fori ….. dicono che porti fortuna!!!!

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LA STRETTA BAGNERA

via_Bagnera

In pieno centro storico di Milano si trova vicolo Bagnera con la sua storia noir.
La via è diventata tristemente famosa per aver ospitato in uno scantinato i cadaveri delle vittime del primo serial killer di Milano “Antonio Boggia intorno al 1850.

Antonio_BoggiaIl Boggia sapeva camuffare bene la sua pericolosità, si presentava come una brava persona timorata di Dio, affabile e gentile nei modi e conoscitore della lingua tedesca che gli consentì di lavorare come fuochista presso la sede del comando militare austriaco.
Egli aveva preso abitazione in un palazzo di via Nerino e, dopo averne conquistato la fiducia, uccise Ester Maria Perrocchio, la proprietaria, falsificando documenti con i quali risultava nominato amministratore dello stabile e nascose il cadavere nel suo scantinato in via Bagnera.
Il figlio della vittima impiegò un po’ di tempo a dimostrare la falsità dei documenti. Altre persone furono truffate e uccise. Quando finalmente andarono a perquisire lo scantinato, in seguito a denunce motivate da strani movimenti del Boggia, trovarono non uno, ma quattro cadaveri.
Il Boggia si finse pazzo, ma non riuscì a scampare all’impiccagione avvenuta l’8 aprile 1862; fu l’ultima eseguita fino alla seconda guerra mondiale.
Nonostante tutto il nostro killer è addirittura entrato a far parte dei modi di dire meneghini: “fa minga el bogia” indica chi è falsamente gentile per accattivarsi la fiducia delle vittime per poi truffarle.
Se avete voglia di andare a verificare se è vero che ancora oggi il Boggia aleggia per il vicolo in forma di ventate di aria gelida anche d’estate vi sarà sufficiente andare nel distretto delle 5 Vie ed inoltrarvici. Andateci a piedi, il vicolo è talmente stretto che perfino le utilitarie stentano a passarci.

 

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LE STRAVAGANTI ARCHITETTURE DI MILANO


3.villaggio_giornalisti


Milano, città frettolosa e capitale dell’economia e del business, ha sempre dato di sé un’immagine seriosa e fredda: come immaginarsi quindi che, muovendosi per la metropoli, ci si possa imbattere in cose strane e curiose?
Passeggiando alla Maggiolina, quartiere posto a nord di Milano, più esattamente nel Villaggio dei Giornalisti, tra le variegate architetture del quartiere si celano alcune casette dalla forma alquanto bizzarra, le case “igloo” o dette anche “zucca” progettate dell’ingegnere Mario Cavallè e realizzate nel 1946.


2 Case-igloo-della-Maggiolina-Milano-


Inizialmente vennero costruite 12 unità a forma di igloo e due a forma di fungo; proprio per questo motivo la via Lepanto venne soprannominata la strada degli Gnomi o strada delle case a fungo.
Purtroppo negli anni sessanta le case a fungo vennero demolite dal nipote dell’ingegnere che le aveva progettate, mentre le case igloo presenti ancora oggi risultano essere 8.
Queste case sono abitate, strutturate al loro interno in uno o più vani e tutte con un secondo livello che funge da cantina; sono circondate da un piccolo giardino che dà davvero l’impressione della dimora di una creatura dei boschi. Al di là di tutto, ci si chiede come i proprietari abbiano adattato la sistemazione dei mobili alle pareti ricurve.
E voi…… sapevate dell’esistenza di questo quartiere?
Non possiamo che ammettere che la nostra Milano si trova sempre in pole position anche quando si tratta di bizzarrie architettoniche!

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Agosto a Milano

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Un tempo nel mese di agosto Milano si svuotava e tutte le attività rimanevano in sospeso fino al “grande rientro” (i più grandi tra di noi avranno memoria delle lunghe code in uscita ed in entrata ai caselli autostradali). Ora non è più così e le amministrazioni sono diventate sempre più attente e propositive.
Per chi resta in città e per chi sarà già tornato il comune di Milano ha organizzato e raccolto una serie di manifestazioni da non perdere.

Qui di seguito Vi riportiamo alcuni eventi a nostro avviso molto interessanti da non perdere al Castello Sforzesco.

Venerdì 11 agosto ore 21.00   Musica e Parole – Io e Mimì

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Musica dal vivo con le canzoni scritte da Dario Baldan Bembo per Mia Martini e altri grandi artisti.

Ingresso: € 10

Domenica 13 agosto ore 20.30    Um abraço desde Milão

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L’Estate Sforzesca abbraccia tre grandi della cultura brasiliana“. Omaggio a tre talenti brasiliani cosmopoliti: Carlos Gomes, compositore brasiliano che visse per lunghi anni a Milano; Clarice Lispector, scrittrice brasiliana scomparsa 40 anni fa; Antônio Callado, scrittore di cui quest’anno si commemora il Centenario.

Ingresso: € 5

Giovedì 17 agosto ore 21.00   Il carnevale degli animali

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a cura di La Sala dei Tanti.

Invenzione narrativa sviluppata per accompagnare la celeberrima composizione musicale di Saint-Saëns e renderla intellegibile a un pubblico di bambini.

Ingresso: € 7,50

Giovedì 24 agosto ore 21.30  Ennio Morricone VS Vacanze Romane

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a cura di Associazione Amici della Musica Milano.
Milano Chamber Orchestra
Direttore: Lorenzo Passerini
Due leggende del cinema e della musica che hanno firmato le più belle colonne sonore di tutti i tempi in un’unica serata.

Ingresso: € 10

Molti altri eventi potete trovarli direttamente sul sito www. milanocastello.it

Inoltre vi ricordiamo che il 15 Agosto in piazza del Cannone al Castello Parco Sempione si potrà assistere ad una giornata di concerti live dedicati a tutta la famiglia per trascorrere assieme a tempo di musica la giornata clou dell’estate.

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IL NUOVO POLICNICO FIRMATO BOERI

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Milano sempre più all’avanguardia.
Nel 2022 è prevista la costruzione di un nuovo ospedale all’avanguardia proprio nel centro della città e sarà la più grande opera architettonica degli ultimi 90 anni.
L’edificio, di 130.000 mq, avrà un giardino sul tetto esteso come un campo da calcio, sorgerà a 500 metri dal Duomo e ospiterà circa 900 posti letto.
Il Nuovo Policlinico sarà una struttura aperta ed accessibile non solo ai pazienti e alle loro famiglie, ma a tutta la città.
Tra i punti di forza del Nuovo Policlinico, che sarà il più grande e moderno di Milano, ci sono la realizzazione di una galleria pedonale con servizi e attività commerciali e quella di un parco sopraelevato che costituirà un ‘polmone verde’ grande come il Duomo della nostra cittadina e sarà il primo giardino pensile terapeutico del mondo; esso sarà attrezzato per ospitare percorsi di riabilitazione per i pazienti, ma anche per concedere un po’ di relax ai familiari dei degenti e agli operatori sanitari. Inoltre, avrà spazi protetti per le attività dei bambini, laboratori di cura dell’orto per pazienti oncologici, aree dedicate alla pet therapy, allo yoga, al fitness per anziani e per le donne in gravidanza.

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Il progetto è stato presentato giovedì 29 giugno dall’architetto Stefano Boeri e dal presidente del Policlinico di Milano Marco Giachetti e la posa della prima pietra è prevista per il 2018. In totale la nuova struttura costerà 266 milioni di euro (di cui 200 ricavati con un auto-finanziamento).

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COME MIGLIORARE L’EFFICIENZA ENERGETICA DELLA CASA

Ecco alcuni semplici passi per migliorare l’efficienza energetica di una casa:

  1. Evitare i ponti termici. I ponti termici sono quelle parti strutturali della casa che risultano più fredde della casa. Quando avviene la saturazione del vapore in una stanza si crea una zona di condensa in corrispondenza delle parti più fredde. E’ necessario quindi isolare queste parti, meglio dall’esterno, per evitare condensazioni.
  2. Sostituire le finestre con modelli performanti e per evitare fenomeni di condensa o muffa effettuare ricambi d’aria completi. E’ necessario ricreare una ventilazione all’interno dell’abitazione.
  3. Isolare il tetto poiché il caldo tende ad andare verso l’alto. Il tetto va isolato con cognizione evitando perdite di calore in inverno.
  4. Riscaldare con il metodo più efficace. Maggiore sarà l’isolamento dell’involucro esterno e minore sarà il fabbisogno necessario al riscaldamento e al raffrescamento. Negli impianti tradizionali di tipo “autonomo” sarebbe già sufficiente cambiare la vecchia caldaia con una più performante.
  5. Isolamento delle pareti esterne. Qualsiasi sia la scelta del pacchetto d’isolamento il cappotto va sempre applicato all’esterno dell’involucro da isolare. Le tipologie dei cappotti sono tante. La scelta va fatta in funzione dell’orientamento, latitudine e esposizione ai venti. L’isolamento dovrà essere realizzato anche per le superfici piane ovvero gli intradossi dei solai.
  6. Le tende oscuranti e frangisole sono anch’esse importanti sistemi di protezione dall’irraggiamento solare.
  7. Le serre solari ovvero i famosi giardini d’inverno e verande. La funzione di tali strutture dovrebbe essere quella di apportare calore in inverno e fresco nel periodo estivo agli ambienti adiacenti però spesso i vantaggi sono minimi rispetto al costo sostenuto per la loro realizzazione.
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